nuovi incontri

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durante la ricreazione dopo le prime tre ore noto Micaela e le sue amiche bloccarmi il passaggio.

<< Hey tu stronzetta! Noi dobbiamo parlare per quello che hai fatto a Damon >>

<< ma cara mia, sai vero che è stato lui a baciarmi e non io>>

<< non me ne frega un cazzo, tu devi stare lontana da lui, so come siete fatte voi troiette che venite da altrove per venire a stare nell'Upper East Side, qua tu sei solo ospite in casa altrui, quindi vedi di comportarti bene con i proprietari originali >>

<< se no cosa fai? ti ricordo che ho baciato il tuo ragazzo >>

dico in tono provocatorio

<< io ti uccido! >>

dice Micaela mettendomi le mani attorno al collo per poi fare la stessa medesima cosa con lei

<< grande puttana, che cosa credevi eh? >>

dico stringendo ancora di più il suo collo, ma lei essendo una vampira usa il doppio della forza, comincio a perdere colore e a diventare bianca e a perdere colore, subito dopo lei mi lascia e cado a terra, avevo il segno evidente delle sue mani attorno il mio collo.

<< lascia stare Damon, lui ama me non le mocciose come te, tu sei solo un oggetto sessuale per lui >>

mi rialzo in piedi e la guardo dritta negli occhi

<< Micaela, vatti a fare un bagno che puzzi di invidia >>

dico andandomene via ancheggiando

<< io quella la faccio fuori >>

dice Micaela con molta rabbia.

le ore passano e la scuola finisce.

decido di prendere l'autobus e fermarmi a mangiare da sola a un McDonald tanto oggi non hanno dato da studiare per verifiche o interrogazioni, sarei andata fino a Time Square ovviamente, visto che in questi quartieri eleganti come l'Upper East Side ha solo ristoranti di classe.

appena scendo dalla fermata entro al mc, lì dentro gli adolescenti sono tutti come me, girano con felpone, top, scarpe della nike, jeans a zampa, vestiti di bershka e pull&bear, finalmente vedo gli americani che mi aspettavo veramente di vedere e non delle Blair Waldorf, dei Chuck Bass o dei Nate Archibald.

decido di ordinare alla lavagnetta e di prendere un segnaposto per farmi portare le cose, per poi raggiungere un divanetto vuoto attaccato alla parete, vicino a me trovo un ragazzo da solo, un po' più alto di me, quindi sarà stato 1,65 , moro con i ricci, con addosso una felpa oversize dei jeans a zampa e delle converse nere , aveva degli occhiali e dei bei occhi color nocciola.

noto che mi guarda, io guardo lui.

nel mentre chiamo Mia e mi metto a parlare in italiano.

<< Ciao Mia. >>

<< Ciao tesoro com'è andato il primo giorno di scuola alle private?>>

<< ho fatto rissa con quella gallina di Micaela, possibile che lì nell'Upper East Side siano tutti così snob e altezzosi >>

<< Già immagino haha, comunque qua c'è Matteo che ti saluta >>

dice passandomi suo moroso.

<< ciao Celeee >>

<< ciao Matte >>

il ragazzo vicino a me, continua a guardarmi ancora di più

𝐮𝐧 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐨 𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞//𝐚𝐧𝐝𝐫𝐞𝐰 𝐥𝐢𝐧𝐜𝐨𝐥𝐧.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora