Capitolo 13

120 5 0
                                    

Scusate gli errori o orrori.

***

Arrivati a casa di Noah, ci fa accomodare sul magnifico e comodissimo divano letto.

Noah si posiziona di fianco a me.

N: com'è andata?
S: andata cosa?
N: Millie mi ha detto dell'uscita, com'è andata?
S: bene, solo per quello stronzo di Jake.
N: si mi dispiace anche a me, dovrebbe mozzarsi le mani.

Perché scusa?

S:perché?
N: perché ha dato uno schiaffo a Millie, non te l'ha detto?

La rabbia mi bolliva nelle vene, non me ne starò ferma adesso. Ma la cosa che mi da fastidio perché Millie non me l'abbia detto.

S: certo, me l'ha detto.

Silenzio stampa.

S: adesso devo andare torno subito.
N: Sadie porta anche la tua chitarra.
S: sta in macchina. Adesso vado ciao.

Nel mentre vado dalla porta, qualcuno mi prende dal braccio.

M: perché te ne vai?
S: torno subito.

Dico con uno sguardo freddo. Non suscitava emozioni.

M: v-va bene.

Mi libero della presa ed esco.

Sapevo dove viveva Jake.


***


Arrivata a destinazione, busso al campanello e lui mi apre.

JK: cosa vuoi?
S: voglio solo parlare.

Mi fa entrare.

S: è vero che hai dato uno schiaffo a Millie?
JK: si perché?

Ma ne va fiero?

La rabbia continuava a salire.

S: e perché? Il motivo.
JK: le ho detto che era cornuta e lei ha detto se era maschio o femmina, mi ha chiamato frocio!
S: così le hai dato uno schiaffo?
JK: talmente forte da farle sanguina quasi la guancia.
S: non osare più a toccarla nemmeno con un fiore di scuse.
JK: non mi scuserò, e poi tu cosa mi fai? Mi dai un calcio nelle palle o-

Lo interrompo dandogli un pugno dritto sul naso facendoglielo sanguinare, lui a sua volta mi da un pugno che purtroppo non sono riuscita a schivare, dritto sullo zigomo. Sta per darmene un altro ma lo schivo e gli do uno io e un ginocchio allo stomaco facendolo piegare in avanti.
Lo butto a terra e lo prendo per la mandibola facendo un faccia a faccia.

S: non osare a toccare un altra volta Millie, uomo avvisato mezzo salvato no? Bene.

Lo lascio, lui non riesce a muoversi.

JK: rendila felice, cosa che io non sono riuscito a fare.
S: oh ma sta zitto, sei un tossico del cazzo è normale che non sei riuscito a renderla felice. L'hai anche tradita per due mesi.
JK: già hai ragione a chi voglio darla a bere. Ma sono fiero di averla tradita lei mi dava cose che la tua Millie non ha mai dato.
S: forse perché l'hai manipolata dal primo giorno? Se solamente l'avresti amata così com'è  adesso stavate ancora insieme.
JK: non mi interessa più ormai, anzi non mi è mai interessata. Ma l'hai vista, è bruttissima, non ha personalità, si appoggia sempre ai miei soldi e si scusa dicendo di aver scordato il portafogli.

Manca l'ultima goccia da far traboccare il vaso e renderlo come Voldemort.

Prendi un fazzoletto e lo bagno con dell'acqua.
Lo passo sul mio zigomo.

JK: potresti darlo anche a me.
S: Si, solo perché non sono come te.
JK: ma sta zitta maschiaccio del cazzo.

Ed eccola la goccia.

La serie.       Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora