Capitolo 28

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Scusate gli eventuali errori o orrori-

Sadie's pov:

Mi sveglio da uno strano sogno, sfocato, non ho capito nulla di quel che stava succedendo.
C'era Millie in una stanza buia che lentamente spariva. Non proferiva parola, mi guardava con aria dispiaciuta e cupa. Per fortuna era solo un sogno.

Capisco dove mi trovo e resto ad ammirare il bel faccino di Millie. È un angelo sceso in terra, mi da serenità solo guardandola.
Non so quando ma le voglio chiedere se vuole diventare ufficialmente la mia ragazza, senza giochi di parole, senza girarci intorno. Voglio fare una sorpresa per poi chiederglielo con magari un anello, non lo so, devo pensarci.

Cazzo! Oggi mi scadeva la promozione, come farò a programmare tutto senza giga?
Soluzione: l'hotspot di Millie ;)
Non mi alzo, allungo il braccio per verificare se arrivasse al comodino con sopra il telefono, senza successo. Mi alzo senza svegliarla, noto che ha la modalità aereo, la tolgo e accendo l'hotspot appoggiandomi su di esso con il mio cellulare.
Noto delle chiamate perse da... Jake... il mio sguardo si sofferma in un punto indefinito della stanza per poi disperdersi. Perché non me l'ha detto?...ci deve essere un motivo. Volevo ri mettermi a letto ma questo mi ha fatto cambiare idea, ho bisogno di un caffè dopo una sigaretta. Riposo il telefono sul comodino, la guardo dormire beatamente, perché non me l'hai detto Millie?

Vi avvio verso la cucina per prepararmi un caffè, rigorosamente amaro.

Ma poi perché mi preoccupo di questo, non stiamo nemmeno insieme io e Millie, lei può fare quel che le pare.
Sento una notifica dal mio telefono. È Lauren.

Da Laur [8:10]:
hey hey,come stai?

Le dico la verità? Come sempre no.

A Laur [8:10]:
Bene! E tu?

Da Laur [8:10]:
Bene, oggi non vieni in palestra?

A Laur [8:11]:
Non lo so, ti faccio sapere poi. Ci sentiamo!

Spengo il telefono per poi riporlo in tasca.
Sorseggio il mio amato caffè mentre apro le finestre dato che dopo accenderò una sigaretta.
Adesso che ci penso sto quasi per finire il pacchetto, forse dopo mi affretto a comprarne un altro.
E si, già sono vestita perché ieri sera non mi sono cambiata, e non ho la voglia di cambiarmi adesso.

Finito di bere, ripongo la tazzina nel lavandino. Accendo la sigaretta, respiro un bel po di fumo e lo caccio verso la finestra. Di nuovo quella sensazione. Finalmente un po' di libertà. Questa bella sensazione mi fa sviare la mente.
Decido di nemmeno finire la sigaretta che ho adesso tra le labbra di avviarmi verso il tabaccaio qui vicino per comprarmi un altro pacchetto.

S: buongiorno.
X: buongiorno, cosa desidera?
S: vende sigarette?
X: certo, quale vuole?

Mi mostra una specie di murales con tutti i tipi di sigaretta che vende, è vedo le mie principesse: le Marlboro rosse.

S: mi dia pure le Marlboro rosse.
X: va pesante vedo.

Il ragazzo che le vendeva aveva circa la mia stessa età, oggettivamente carino, moro, occhi chiari, faccia da bambino, baffi all'ultima moda...

S: già.
X: la credevo una donna da iqos, schizzinosa...
S: non sono così.

Dico sorridendo leggermente capendo cosa intendesse.

X: lo vedo, come si chiama?
S: Sadie, e tu?
JM: James.
S: piacere.
JM: piacere mio.

Dice con una faccia da angioletto. Pago.

S: le auguro una buona giornata.
JM: anche a lei.

Sembra in gamba.

Ritorno a casa mia.

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