Capitolo 19

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Scusate gli eventuali errori o orrori-

***
IL GIORNO DEL MINI CONCERTO

Millie's pov

Dire che ho l'ansia e poco, sono agitata ma allo stesso tempo tranquilla, cerco di auto convincermi che andrà tutto bene ma ho un brutto presentimento e questo non mi da pace.

S: hey...
M: Cristo mi hai fatto spaventare, Sadie
S: scusa principessa, ti vedo pensierosa, cosa ti passa nella mente eh?

Sospiro.

M: uhm, ho un brutto presentimento che non mi da pace e in più ho l'ansia per il "concerto"
S: non sei sola, ma sono certa che andrà bene.
M: la fai facile.
S: è la verità, se per caso non andrà bene, ma ne dubito, cercheremo di riparare. E poi noi abbiamo provato molto, sei bravissima, la tua voce è incantevole, andremo alla grande tranquilla.
M: ti posso abbracciare?
S: si chiede? Stai zitta e fallo.

Mi accoccolo nelle sue braccia ma poco dopo ci stacchiamo.

M: tu come stai?
S: ansia ma per lo più è adrenalina.
M: capisco.
S: si..
M: io-
N: RAGAZZE NOTIZIONA!
S: spara.
M: tempismo perfetto Nowah

Dico sussurrando

N: ALLOR, appena finito il concerto non c'è ne andremo da soli, MA HO PRENOTATO UN BUS CHE CI PORTERÀ IN ALBERGO E PASSANDO UNA NOTTE TUTTI ASSIEME.

Sgrano gli occhi, non sono l'unica. Tutti sono nella mia stessa situazione.

-3 ore dall'entrata.

Mancano solo 3 ore e dobbiamo salire sul quel palco. Non so ancora come è fatto il locale ma descritto da Noah sembra davvero carino.
Pavimento in mattonelle bianche, muri completamente bianchi e alcuni grigi, i tavoli dove servono gli aperitivi e cose varie accanto al barista e si, c'è un barista. Tavolini con delle sedie, poltrone e divanetti proprio per stare comodi e ascoltarci.

Pensa fare una figura di merda davanti a tutti... solo a pensare mi sale la vergogna e l'imbarazzo. Per figura di merda intendo sbagliare tempo, parola, confondere i testi... okay stai tranquilla Millie, pensa alle parole di Sadie. Andrà tutto bene. Certo, tutto nel verso giusto.

M: tutto nel verso giusto... verso giusto.
S: parli anche da sola adesso?
M: vuoi proprio farmi prendere un infarto oggi eh? Cristo.

Dico arrabbiandomi.

S: scusami, torno di nuovo ad accordare la mia chitarra dato che qualcuno non vuole il mio aiuto.
M: no ti prego resta...

Sta per andarsene ma io la prendo per il braccio.

M: scusa se mi sono arrabbiata tanto... e che sono così ansiosa.
S: don't worry, sono io che ogni volta ti faccio prendere un colpo, perdona. Per l'ansia che ne dici di prendere una boccata d'aria?
M: si, mi farebbe bene.

Ci dirigiamo fuori al balcone della casa di Emma, qui è molto più vicino al locale.

S: chi l'avrebbe mai detto che da un idea completamente dal nulla adesso ci troviamo a suonare ad un locale, certo non è il massimo ma wow.
M: già.
S: ti dispiace se ne accendo una?

Intendeva la sigaretta ovviamente.

M: fai pure.
S: grazie.

Se l'accende se l'appoggia alle labbra.

S: dopo tutto questo cosa ti piacerebbe fare?
M: cosa intendi?
S: Noah ha detto che passeremo tutti la notte insieme, beh cosa vorresti fare sta notte?
M: oh, non lo so ma credo che mi farebbe piacere giocare al monopoly sempre se ce l'abbiamo.
S: di sicuro c'è l'avremmo. Sai com'è fatto Noah.
M: giusto.

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