destino

228 13 0
                                    

Era Tom con i suoi uomini "ah Clarice sei talmente ingenua nessuno direbbe *sono una schiava di Tom*" disse con un sorrisetto tenendo la mia carta di identità, si avvicinò a me e strappando la mia carta d'identità e buttandomela addosso
"Dov'è Michela?"dissi " ah non te l'hanno detto vabbè te lo dirò io e di nostra proprietà ora anche tu lo sei " ridacchiando "va all'inferno" dissi ,Tom si avvicinò con un coltello e disse "tu già ci sei all'inferno" mi punto un coltello al collo e se ne andò avevo ancora il mio coltellino ma il problema era come dovevo prenderlo? Alzai i piedi e scossi il mio petto finalmente cadde il coltellino era sopra al mio piede , lentamente avvicinai il mio piede a me e lo presi mi levai le manette con io coltellino ero scesa finalmente a terra i polsi erano tutti rossi e dissanguati dovevo solo prendere Michela e c'è ne dovevamo andare. Cazzo la porta e chiusa pensai non c'erano finestre era tipo un bunker dove mi teneva, scassinai la porta con il mio coltellino e mi misi a cercare Michela ma ero allo stesso tempo preucupata di essere di nuovo presa, ero molto debole quasi svenivo sentivo dei passi lungo il corridoio mi misi dietro ad una valanga di scatoloni ed erano gli uomini di Tom che mi stavano cercando "CAZZO È SCAPPATA" disse l'uomo, io feci cadere per sbaglio il mio coltellino lo ripresi subito ma  vedevo che l'uomo si avvicinò sui scatoloni dove ero nascosta e guardai il mio coltellino che lo tenevo stretto, l'uomo si avvicinò e io gli accoltellai la pancia ma era ancora vivo andai in una stanza dove c'erano tutte le ragazze trovai Michela ma era quasi irriconoscibile era tutta drogata e pallida la riconoscevo dai suoi occhi ,dai suoi capelli,ormai mi ero affezionata a lei era tutto non potevo lasciarla là anche se lei mi ha messo in questa situazione la presi per il braccio mentre cercavo l'uscita mi si presentò il ragazzo biondo con gli occhiali che mi prese per il braccio Michela era svenuta lui chiamò Tom " a a a Clarice non devi scappare ormai è il tuo destino così mi costringi a uccidere lei davanti a te, e poi ucciderò te" si avvicinò a me con il coltello puntandomelo sul petto poi salì fino al collo e poi si avvicinò al mio orecchio "meglio che ti consegni al destino perché se continui a fare la stronza ti uccido come un maiale" mi portarono in una stanza ma non ero sola ero con Tom mi svegliai per terra con incatenata braccia, piedi i miei vestiti erano sporchi di sangue, lui era accanto a me "ah Clarice se fossi così gentile col mondo "
Io non risposi non potevo parlare ero molto debole "c-cosa vuoi da me" dissi
Lui non parlo ma si avvicinò e con il coltello mi tagliò i bottoni della camicia ero rimasta in intimo quasi si avvicinò e mi disse "bello il tuo petto fosse un vero peccato se questo coltello entra nella tua carne " lì non resistetti "BRUTTO PSICOPATICO DEL CAZZO FAMMI USCIRE DA QUI!" urlai "Nono Clarice non fare così sai io le schiave le faccio quello che voglio la maggior parte non hanno visto più la luce del sole, io le odio per me sono sbagli ma tu hmm tu sei nata solo per essere un oggetto" ridacchiò " FIGLIO DI PUTTANA SE MI LASCI TI UCCIDO CON LE MIE STESSE MANI!" urlai di nuovo ma lui mi infilzò il coltello nella gamba " DEVI CHIUDERE lA BOCCA, STAI ZITTA ALTRIMENTI LO FACCIO ALLA TUA GOLA!" Lui spinse ancora di più il coltello in fondo e poi lo lascio mi aveva fatto molto male talmente male che non riuscì a tenere gli occhi aperti ma dopo mezz'ora apri gli occhi quindi mi ero addormentata pensai, sentì dei passi era Tom con delle ragazze ma io non ero più nella stanza di prima ero in un altra stanza era una camera confortevole, entrò Tom con tre ragazze credo che erano prostitute lui le porto nel letto poi si avvicinò a me a mi tirò i capelli neri "devi guardare non dormire "mi fece guardare per tutto il tempo lui che faceva sesso con queste tre prostitute mi venne il volta stomaco volevo piangere ma le lacrime non mi uscivano perché già le avevo sprecato per il mio passato da bambina chiusi gli occhi non mi importava se Tom mi avrebbe picchato ma non me ne fregava non volevo vedere quello schifo dopo che avevano finito lui si avvicinò da me ancora con la sua biancheria "ora vai dalle altre che oggi avremmo uno spettacolo" lui mi slego io in un battibaleno lo diedi un calcio nelle palle ma lui lo schivò e mi prese in braccio buttandomi su una cristalliera,il vetro mi penetrò nella carne ero tutta insanguinata lui mi prese per i polsi "bel tentativo Clarice" disse con un sorriso sadico dopo poco arrivò il ragazzo con i capelli lunghi "che cazzo sta succedendo? " " fatti i cazzi tuoi georg " disse Tom , dopo un po' mi lascio andare ero caduta a terra avevo tutto il vetro nella carne anche in profondità presi il pezzo più grande che stava sulla mia schiena corsi dietro Tom e lo graffiai sulla schiena lui prese il vetro e mi graffio la pancia era un graffio profondo e mi diede tanti calci sullo stomaco e in faccia ero svenuta mentre ero svenuta mi vennero tutti i ricordi di quando ero bambina e passavo l'infanzia con i miei genitori che mi maltratavano peggio di un mostro tutto quello lo stavo rivivendo...

escape from nightmares ~Tom Kaulitz~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora