Me ne andai in camera dove c'erano tutte le ragazze chiesi a loro se potevo stare da sola e loro acconsentirono c'era una grande finestra difronte al letto, il cielo era un blu chiaro avevo le ginocchia al petto
Pov's Tom
Stavo guardando Clarice seduta sul letto, ah quella stronzetta con gli occhi spenti pensai non c'è droga migliore di vederla in questo stato mi eccitava, mi avvicinai lentamente al letto e mi sedetti a guardare la finestra con lei, non si degnò neanche a guardarmi misi una mano affianco alla sua gamba e lei cominciò a tremare gli diedi una spinta che si stese sul letto gli incatenai le braccia "cosa c'è, non sei in grado di parlare? Hai paura del mio respiro che si fa sempre più forte? Del mio corpo che si struscia contro il tuo?" sussurrai gli leccai il lobo dell' orecchio le nostre facce si sfioravano sentivo il suo battito cardiaco accelerare, una adrenalina mi percorreva per tutto il corpo quando ero sopra di lei le sue mani che premevano contro il mio petto in modo da allontanarmi, le mie labbra si appoggiarono sulle sue era come se le nostre labbra fossero fatte uno per l'altra mi allontanai e una lacrima gli scese rigando tutto il suo viso, mentre sbottonavo miei jeans lei tremava io la tirai per le gambe in modo da avvicinarla a me le mie dita scivolano sulla sua pelle, arrivai al suo pantalone abbassai i miei boxer e lentamente entrai dentro di lei, le sue urla mi rimbombavano nella mente la sollevai il mento per guardarla meglio, per stamparmela in testa e non dimenticarla non ero mai stato delicato con nessuna ma lei mi tirava una furia becera e animalesca e questo mi piaceva lei dimenava, scalciava, e piangeva. Stavo per venire ma lei si è alzata mi alzai subito i boxer e la spinsi contro il muro misi la mia mano sul suo collo il mio sguardo era un contrasto tra odio e attrazione sessuale poi me ne andai sbattendo la portaPov's Clarice
Ero seduta per terra con le ginocchia sul petto in modo da farmi più piccola possibile chiusi gli occhi e mi lasciai andare in un sonno, aprì gli occhi e vidi che ero sott'acqua il mio vestito bianco ondeggiava nell'acqua cercai di risalire in superficie ma niente stavo cominciando a perdere fiato, ho riprovato di nuovo ha risalire e finalmente ci ero riuscita era un mare non vedevo bene perché era buio ma vidi un isola quindi cominciai a nuotare verso l'isola,arrivai sull'isola ma qualcosa mi diceva che non era sicuro avevo freddo il mio vestito era tutto inzuppato d'acqua vidi una persona ci andai contro ma, passo dopo passo vidi che questa persona era appesa ad un albero feci subito passi indietro e mettendomi una mano sulla bocca in modo da non urlare mi guardai un torno e non era solo l'unica persona impiccata ma altre 10 persone c'era una grotta quindi decisi di entrare sui muri c'erano scritte e disegni che non riuscivo a capire vidi una fonte di luce era un falò e distinte al falò c'era una signora avrà avuto su una sessantina d'anni "sono tutti morti tu perché sei ancora viva?" Disse l'anziana "tu-tu sei Clarice giusto?" Disse con un leggero sorriso "come mi conosce?" "Vieni, accomodati" mi fece segno di sedermi accanto al falò e così feci "dammi le mani" disse prendendo le mie mani poi si girò e prese una ciotola di legno "cos'è?" Gli chiesi "tranquilla" mise una una specie di liquido infine si fece un taglio sulla mano per poi versare il sangue sulle mie mani infine chiuse gli occhi, dopo un paio di minuti aprì gli occhi "male" disse con gli occhi pieni di paura mi girai e vidi l'ombra gigantesca mi girai verso la signora e al posto della signora vidi uno scheletro corsi subito
Più lontano possibile fino a quando non persi i sensi.
Mi svegliai ero ancora nella stanza di Tom, era un sogno? Tutto questo era strano i miei pensieri finirono fino a quando non entro Bill "cazzo, cazzo cazzo!" Urlò "che succede?" "Tom è all'ospedale" disse dando un cazzotto alla porta "e stato sparato alla sprovvista,figli di puttana!" Disse piangendo una parte in me era felice e l'altra no perché dovevo spararlo io non loro, Bill mi prese per il braccio "dove mi porti lasciami!"urlai "andiamo da Tom e tu non fare resistenza!" Mi buttò sul sedile posteriore e cominciò a guidare"Levatevi dal cazzo!" Urlava contro gli automobilisti, arrivammo all'ospedale e incontrammo anche Georg e Gustav, Bill e Georg entrarono nella stanza di Tom il ero rimasta con Gustav dopo mezz'ora uscirono e andarono giù a parlare con gli infermieri io ero dietro alla porta della stanza d'ospedale di Tom alla fine entrai era come se fossi entrata nella bocca del diavolo vidi Tom sdraiato sul lettino cominciò anche a piovere, mi avvicinai al lettino stava dormendo mi sedetti accanto al lettino chiusi malapena gli occhi avevo un sonno bestiale ma non volevo dormire per paura che Tom si svegliasse ma cazzo se avevo sonno mi arresi e mi addormentai mi svegliai e Tom stava ancora dormendo quindi decisi di andarmene scesi le scale ma caddi per terra perché era bagnato un infermiere si avvicinò a me per aiutarmi, mi alzai e l'infermiere mi baciò la mano ma sentii
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escape from nightmares ~Tom Kaulitz~
Azione⚠️ attenzione questa storia contiene : violenza, parolacce, sesso droga e alcol⚠️