MarcusSono fermo a fissare il letto di Jonathan come se fosse ricoperto da sabbie mobili pronte a risucchiarmi e, nel frattempo, ascolto lo scrosciare dell'acqua in bagno.
Si, c'è un bagno privato in camera delle dimensioni del mio fottuto soggiorno, con una doccia che sembra uscita fuori da una spa.
Jonathan è andato a lavarsi e ha detto di "mettermi comodo", qualsiasi cosa voglia dire.
Abbiamo cenato e dopo poco Hank si è acciambellato nella sua nuova cuccia, segnando per tutti l'orario per dormire.
Il rumore dell'acqua cessa ed io sono ancora paralizzato di fronte al materasso.
«che c'è ragazzino? Hai paura che il letto ti mangi?»
Sobbalzo per il suono della sua voce alle mie spalle, e nell'agitarmi sbatto contro il suo petto nudo.
Petto nudo.
Jonathan nudo.
Perlustro il suo corpo con lo sguardo e scopro che non è proprio nudo, in quanto ha un asciugamano in vita, ma comunque la visione mi fa seccare la bocca.
Mi scocca un sorrisetto dei suoi e dice «ti piace quello che vedi?».
Cerco delle parole che non mi facciano sembrare un pervertito e partorisco questa perla: «te l'ho mai detto che sono miope?»
Jonathan mi guarda interdetto e poi scoppia a ridere.
«che c'è da ridere?» dico io. Poi, giocandomi il tutto e per tutto, aggiungo «Signor Wenston, si prende gioco dell'essere miope del suo avvocato?».
Lui diventa serio e mi lancia uno sguardo capace di polverizzarmi i vestiti.
Forse Jonathan ha i raggi x?
Sto delirando...
«non ti ho mai visto con gli occhiali da vista» nel dirlo mi accarezza la guancia.
«io...cioè no, infatti uso le lenti a contatto» il palmo della sua mano, sul mio viso, è bollente.
«scommetto che saresti bellissimo anche con gli occhiali, però adoro vedere i tuoi occhi azzurri senza ostacoli nel mezzo...» si avvicina e mi bacia con dolcezza.
Mi fa venire il mal di testa per come alterna il suo modo di essere con me. Un secondo prima sembra mi stia per divorare e quello dopo mi coccola come se fossi un essere indifeso.
Quando si stacca aggiunge «di solito dormo nudo, ma per te farò un'eccezione.» Lascia cadere l'asciugamano a terra e va a prendere le mutande dal cassetto.
Io, nel frattempo, rimango come un ebete a fissarlo.
Si infila i boxer come se nulla fosse e si volta a guardarmi, «tutto bene?».
«bellissimo...cioè benissimo, io andrò a mettere il pigiama» indietreggio verso il bagno e mi chiudo la porta alle spalle come una furia.
Rilascio un profondo sospiro e ripenso al corpo di Jonathan, al modo in cui le goccioline d'acqua danzavano sulla sua pelle, come cristalli illuminati dalla luce del mattino.
Nel mentre, infilo i pantaloni della tuta e decido di rimanere senza maglietta. Quando esco dal bagno lo trovo nel letto con un libro tra le mani.
Mi guarda per qualche secondo, come se fossi io quello in boxer, e poi si schiarisce la gola, «dormiamo?».
«penso che sarebbe meglio se dormissi sul divano»
«penso che sarebbe meglio se adesso portassi quel bel culo su questo materasso, ragazzino.» le sue parole mi fanno boccheggiare per la milionesima volta e mi inizio ad agitare.
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SADLY BUT MINE
Romance- Marcus finge da tutta la vita di essere un'altra persona: il figlio perfetto, il fratello perfetto e il fidanzato perfetto... Desidera solo liberarsi dal peso e dal conflitto interiore che lo anima. Vorrebbe essere chi è davvero; ma come può raggi...