Marcus
«Allora, Marcus, come va?»
La voce del Dottor Ross mi fa smettere di sbattere su e giù la gamba e decido di incrociarla con l'altra per tentare di rimanere fermo.
«Direi...bene»
Mi guarda con un sorrisetto rilassato e dice «Ho visto che ha firmato il contratto terapeutico; ne devo dedurre che ha intenzione di iniziare questo percorso con me?».
«Beh, sì, decisamente» rispondo sicuro.
Lui accende la sigaretta che era sul tavolino e, tra una boccata di fumo e l'altra, dice «ottimo! E allora mi dica, ha lavorato su ciò che ci siamo detti la scorsa volta?».
Un flash di tutti i momenti trascorsi con Jonathan si sostituiscono alla mia attuale visuale sul suo studio, e rimango accaldato sulla poltrona a pensare a quanto sesso abbiamo fatto.
Ma la cosa che mi fa boccheggiare di più è la sua dichiarazione d'amore.
"io ti amo, così fottutamente tanto che mi togli il respiro"
Sospiro e torno con lo sguardo al sorriso rilassato di Ross «io...ho preso una decisione, cioè una decisione dovuta ad una nuova consapevolezza».
«Wow. E mi dica, di cosa si tratta questa nuova consapevolezza?» mi chiede paziente.
«Sono gay»
l'ho appena detto ad alta voce.
A qualcuno che respira.
A qualcuno che respira e che non è Hank.
«beh, congratulazioni allora, Marcus» mi dice Ross contento, come se avessi detto che ho vinto alla lotteria e lo porto con me ai Caraibi.
Mi viene da ridere per il suo "congratulazioni", quindi mi parte una risatina nervosa per poi continuare a ruota libera a spiegare come voglio lasciare Amara, come voglio dirlo ai miei familiari e a come tutto questo mi fa sentire.
«la sua è una scelta importante, e ovviamente non parlo dell'essere gay, perché non è una scelta esserlo o meno» butta fuori il fumo dalle labbra e continua «ma parlo del fatto di voler finalmente dire la verità ai suoi conoscenti riguardo qualcosa di profondamente intimo»
Alle parole di Doc, faccio di sì con il capo e rispondo «esatto, mi spaventa l'idea che anche chi fino ad oggi mi ha sempre guardato in un certo modo, possa cambiare opinione una volta che mi sarò esposto...».
«capisco» dice spegnendo l'ennesima sigaretta della seduta.
Ritorna composto e continua «Marcus, credo che se una persona dovesse smettere di volerle bene solo perché comunica di esser gay, a quel punto forse è meglio lasciarla andare e godersi la vita libera da individui tossici».
«e se quella persona fosse mio padre? O addirittura Boyd? Come potrei vivere senza la mia famiglia...?» chiedo agitato.
Doc va a spegnere la sveglia che segna la fine dell'ora e ritorna a sedersi «credo che la sua famiglia potrebbe anche sorprenderla in positivo. In ogni caso, non deve accelerare i tempi, se non se la sente può aspettare...la vita è sua, è libero di fare tutto ciò che vuole».
Rimango imbambolato a pensare alle sue parole anche quando lo saluto e vado via dal suo studio.
Il fatto che la mia vita mi appartienga è proprio ciò che sto scoprendo man mano che trascorro il tempo con Jonathan.
Con lui il rapporto è diverso da quello che avevo con Amara, e non perché facciamo chissà cosa insieme, ma perché sono io a sentirmi diverso in sua presenza.
STAI LEGGENDO
SADLY BUT MINE
Romance- Marcus finge da tutta la vita di essere un'altra persona: il figlio perfetto, il fratello perfetto e il fidanzato perfetto... Desidera solo liberarsi dal peso e dal conflitto interiore che lo anima. Vorrebbe essere chi è davvero; ma come può raggi...