eyes don't lie - tom kaulitz

IV

lucy rimase tesa e zitta. guardava in basso e le sue "amiche" se così si può dire, la consolavano nonostante avessero scoperto che lei le sparlava dietro. «ok ragazze, basta. dai miller vieni qui a suonare.»
il sangue nelle mie vene si congelò. non ci volevo salire sul palco. troppa ansia. e se mi fosse venuto un attacco di panico? le mie amiche mi incoraggiarono e mi sedetti sullo sgabello che era già pronto per la mia esibizione; presi il mio plettro preferito e cominciai ad accordare qualche nota, con scarsi risultati.
erano 10 minuti che continuavo ad accordare le note, e mi sentivo gli occhi di tutti addosso. «non ce la faccio. davvero, faccia salire qualcun'altro.» dissi con la voce piena di imbarazzo alla professoressa. a un tratto una voce bellissima mi disse di aspettare.
mi girai e riconobbi che la voce era di tom. era diventato il mio suono preferito ormai. vidi che si stava avvicinando a me. il mio cuore batteva a mille e quasi dimenticai di respirare. lui prese tra le dita un accordatore e lo girò.
osservai i suoi movimenti delle dita, e li misi come a rallentatore. «devi solo girare in avanti questo accordatore e avrai un 'sol' più ottuso.» poi mi prese la mano per farmi provare delle note e sentii il calore delle sue mani sulle mie che erano fredde.
lui si voltò e puntò il suo sguardo sui miei occhi. lo guardavo con la coda dell'occhio e capii che stava sorridendo, forse si era accorto che lo avevo visto. poi si diresse al suo posto con la band lasciando che uno dei suoi dread mi accarezzasse i capelli.
il suo profumo era una cosa sola. lasciò la scia e io non potei fare a meno di godermela. poi mi concentrai sulla canzone da suonare e decisi: scelsi l'assolo di king crimson nella canzone "fracture".
era uno tra gli assoli più complicati da suonare ma decisi di farlo.
presi un respiro profondo e iniziai a suonare. le mie dita scorrevano sulla chitarra in un modo velocissimo, quasi bruciava quella sensazione. mentre suonavo avevo gli occhi chiusi, in modo da concentrarmi meglio.
terminai con una passata su tutte le corde e sentii delle mani battere, poi iniziarono a farmi gli applausi tutte e tre le classi, compresi i professori e la band.
c'è l'avevo fatta, avevo superato la paura di poter avere gli attacchi di panico!
feci un finto sorriso per dimostrare di essere felice, anche se dentro stavo morendo di gioia.
poi presi la chitarra e tornai in mezzo alle mie amiche che mi fecero un sacco di complimenti.

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SPAZIO AUTRICE 💕🫶🏼
che ne pensate di questo capitolo? forse è un po' corto ma vi dico che i prossimi saranno più lunghi. in ogni caso potete chiedere aggiornamenti su ig: nicolerizzoo8 o tiktok: nicolejade.con