VIII

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CRISTAL'S POV
uscimmo di casa e ci dirigemmo alla macchina di tom, era una meravigliosa bmw nera
non potevo credere di star andando a cenare a casa del mio idolo, o meglio di mio marito che non sa di essere sposato con me.
mi aprii la portiera come un gentiluomo, non me lo aspettavo da lui, pensavo che fosse un po' più donnaiolo, ma evidentemente mi sbagliavo.. vabbè meglio così. ci accomodammo io nel sedile del passeggero e lui si mise alla guida; notai che era vestito abbastanza elegante, non con i soliti vestiti baggy, però vestiva con cose del genere. era perfetto, come sempre d'altronde. «che succede? il gatto ti ha mangiato la lingua?» mi chiese lui ridendo. «no, guarda ce l'ho» e gli feci la linguaccia. «che monella che sei, non si fa» disse tenendo lo sguardo fisso sulla strada. «me l'hanno sempre detto» dissi guardandomi attorno «comunque.. che cercavi di dirmi prima che tua mamma ti interrompesse?» oh merda, e mo che gli dico? gli dico la verità o una bugia? meglio mentire non posso sapere se mi capirebbe o meno. «oh, beh stavo solo blaterando, sai com'è avere il proprio idolo davanti»mentii e lui sorrise: il sorriso. più bello. sulla faccia. della terra.
arrivammo a destinazione e tom mi aiuto ad uscire dalla macchina.
dall'esterno sembra essere molto grande, non oso immaginare all'interno la sua grandezza. tom mi passa la mano davanti, si mi ero imbambolata a guardare la casa. sbattei un attimo le palpebre ed entrammo.
ad accogliermi fu simone, la madre di tom. «buonasera cara! piacere simone» mi porse la mano e feci lo stesso, poi mi abbracciò come di solito una madre fa con la propria figlia. «bene ragazzi, direi che è pronto, bill!!!» urla dalla cucina, bill scese e mi saluta abbracciandomi, tom sembrava essere geloso...
ci sedemmo a tavola e mangiammo, era tutto buonissimo anche se la madre dei gemelli aveva cucinato solo un po' di pizza, ma era fatta da dio. «allora, cristal, come va a scuola?» mi chiese la signora. «bene bene, grazie della domanda.. anche se qualche rimprovero non manca mai però nel complesso va tutto ok» risposi io «mh, oggi cristal ha anche suonato la chitarra, tom l'ha aiutata ad accordare le note. ha suonato un pezzo fortissimo! dovevi vederla mamma è stata bravissima!» disse bill. sua mamma mi fece i complimenti per la cosa appena raccontata. ci stavamo facendo un sacco di risate, è proprio sul più bello, mi chiama mia mamma. rispondo.
«mamma? mamma mi senti? pronto?» non si capiva niente, sembrava ci fosse la terza guerra mondiale in casa. «ehi tn, tesoro stasera siamo tornati prima dalla festa che ne dici se ritorni a casa e facciamo una serata film tutti insieme?» beh mi sarebbe piaciuto rimanere a casa kaulitz.. però è da tanto che non facciamo serate film, quindi lo comunicai agli altri e simone e bill rimasero molto dispiaciuti della cosa, ma capirono la situazione quindi mi lasciarono andare. «tom la accompagni tu a casa? sai magari a quest'ora potrebbero esserci certe persone..» chiese la mamma di tom mettendomi la giacca, era così premurosa... «certo ci vorranno 10 minuti»
uscimmo di casa e durante la strada, tom mi faceva alcune domande ad esempio come era la situazione a casa oppure a scuola, mi chiese anche se fossi libera per vederci un'altra volta. arrivammo a casa mia e ci salutammo «buonanotte allora, tn, ci vediamo» e ci abbracciammo. WAAA
entro in casa, poso il giubbotto e...
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MUHAHAH vi lascio con l'ansia è il panico e tutto perché posso usare il telefono un'ora al giorno dato che sto in castigo😤😤 vabbè se mi ricordo e se ho tempo scrivo la parte nuova, vabbè notte bellissimi MUHAHAH🫶🏼🫶🏼

eyes don't lie - tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora