Prologo

1.7K 108 25
                                    

Avevo solo nove anni quando capì che sarebbero state poche le persone di cui mi sarei realmente potuta fidare nella vita.

E fu davvero un semplice caso.

Quando sei bambino vivi dentro una bolla che ti protegge da qualsiasi pericolo, da qualsiasi menzogna.

Ma prima o poi succede qualcosa.
Qualcosa che fa scoppiare quella bolla che tanto ti teneva al sicuro, esponendoti completamente al mondo reale.

Prima non ci facevi caso. Ci vedevi attraverso e tutto sembrava così chiaro e limpido che nulla poteva scalfirti.

Esatto, nulla.

Fino a che non c'è lo scoppio.

Tutto avvenne quando scoprì che mia madre tradì il suo stesso marito con un altro uomo.
Il marito a cui giurò amore eterno, rispetto e fedeltà fino alla morte, davanti a Dio.

Davanti a Dio...

Se si giura davanti a Dio, non ci si dovrebbe aspettare che una persona mantenga la parola data?

Forse sì, o forse no...

Sta di fatto che lei non lo fece.

Davanti a Dio...

Che potere possono avere le parole se non gli diamo l'importanza che meritano? Se rimangono buttate al vento? Che senso ha pronunciarle se poi le azioni compiute sono totalmente diverse? Ma soprattutto... se queste possono ferire qualcuno?

Qualcuno che diciamo di amare.

Tante volte non ce ne accorgiamo, ma le parole sono la più grande fonte di connessione che possediamo, in grado di costruire ponti, ma anche di distruggerli.

Sono le nostre azioni a definire chi siamo, non le nostre parole. Ma, al contempo, le parole che utilizziamo possono dire molto su di noi.

Mia madre tradì il suo stesso marito con un altro uomo.

Quell'uomo... era mio padre.

Lost crystalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora