Capitolo 2

793 70 12
                                    

CRYS

Nonostante la nostra discussione, Sarah è arrivata sotto casa mia alle otto, puntuale come previsto.

E no, non con la macchina.
A piedi, con le sue gambe lunghe e snelle come quella di una modella di Victoria's Secret.

Da casa mia basta percorrere la strada principale della città per raggiungere la spiaggia, e per fortuna non ci vuole molto. Con una camminata lenta e moderata si arriva in un quarto d'ora, massimo venti minuti.

"Ce l'hai ancora con me?" Mi domanda mentre sta cercando disperatamente di raccogliere i suoi lunghi capelli castani in uno chignon spettinato, ma che le sta sempre meravigliosamente.
"Ce l'ho sempre con te." Dico seria, ma appena mi rivolge una delle sue occhiatacce con i suoi occhi da cerbiatta non possiamo fare a meno di scoppiare a ridere entrambe.
"Sei una stronza."
"Sta' zitta, o ti rovino quello scimmione che ti sei fatta in testa." La minaccio.
"Non ti azzardare, altrimenti..." Sarah si ferma sul posto per mimare un pugno con fare giocoso.
"Altrimenti cosa?" Rido io. "Hai paura di non fare colpo sul tuo Tyler?"
"Oh, quello è impossibile... lo sai." Con veramente molta modestia, Sarah fa spallucce riprendendo a camminare al mio fianco. "Anzi, se tutto fila come previsto..." Non finisce neanche la frase, si mette solo a ridacchiare.
"Ti prego, vedi di non farmi diventare zia a soli diciotto anni."
"Ma sei scema?!" Scoppia a ridere lei. "Intendevo dire che mi fermo a dormire da lui."
"Seh, dormire... ma aspetta, non dovevi venire a dormire da me?" Ragiono, ricordandomi su come eravamo rimaste d'accordo. "Ho anche aggiunto tutti i cuscini che, ogni volta, mi rubi."
"Lo so, ma Tyler me l'ha proposto solo poco fa. Non ho fatto in tempo ad avvisarti."
"Uff, a saperlo non dormivo dai miei..."

Spesso, quando arriva il weekend, ne approfitto per starmene fuori casa il più possibile.

E Sarah lo sa benissimo, fin da quando siamo bambine.

"Beh, di certo Haru mica ti lascia fuori casa sua!"
"Certo che non lo farebbe, anche perché casa sua è sempre aperta... ma non voglio svegliarlo nel bel mezzo della notte senza nemmeno averlo avvisato prima."
"Mh... va bene dai, tranquilla. Dico a Tyler che vado da lui la prossima volta."
"Non se ne parla!" Esclamo. "Dormo tutta la settimana dai miei, non muoio di certo per un giorno in più."

Sarah non mi risponde, ma il suo sguardo rammaricato lo percepirei a chilometri di distanza.

"Oh, ti ho detto che non fa nulla!" Ripeto cercando di non farle sentire quel senso di colpa che so che sta provando. "Basta che non mi fai diventare zia."
"Ah, finiscila!" Dice, cercando di non ridere.

Pochi minuti dopo raggiungiamo la spiaggia che pullula già di ragazzi che ballano e bevono al bar.
Un grosso falò illumina l'ambiente che sta cominciando ad oscurarsi. Il sole è tramontato da poco, e il filo di luce che c'era finora sta svanendo ormai a vista d'occhio.

Sarah corre subito a salutare alcuni nostri compagni di corso, rubando una birra ad uno di questi.

"Te l'avevo detto che non potevamo perderci questa festa!" Sarah scoppia a ridere venendomi addosso. Con un braccio mi avvolge il collo, mentre con l'altro sta tenendo in mano la bottiglia.
"Ti prego, fa solo che Noah non mi si avvicini troppo." Sorrido disperatamente cercando quel donnaiolo con lo sguardo in mezzo a tutta quella gente.
"Amica mia, tu hai bisogno di divertirti un po'..." Mi stuzzica Sarah tirandomi una gomitata al fianco.
"Beh, lui è l'ultima persona con cui lo farei mai."
"E invece è proprio la persona con cui lo faresti divinamente!"

Lost crystalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora