Supra

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'Justin'

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CHRIS POW

Keisey sapeva qualcosa che io ignoravo.
Il chiamarmi tutte le mattine in attesa che io arrivassi in ufficio...e poi la telefonata di ieri 'buona fortuna, ti servirà' ...mi nascondeva qualcosa.
Indossai un vestito a tubino nero molto aderente ed un paio di tacchi neri molto alti. Raccolsi i capelli in uno chignon con due ciuffi liberi lungo le guance, afferrai il cappotto, il cellulare, i soldi ed i documenti prima di richiudermi la porta alle spalle e correre in ufficio

- sono in ritardo...ma che strano!- sbuffai facendo roteare gli occhi.
Arrivai poco dopo e per poco non mi ruppi la testa mentre evitavo una craniata contro la porta a verti dell'ufficio

- oh, eccola signorina Parcker -

- salve Lindsey ...mi chiami pure Chris e mi dia del tu -sorrisi

- oh,okay. Anche tu per favore - sorrise di rimando - seguimi-

- certo - la affiancai mentre ci inoltrammo nel corridoio principale dove un odore di caffè e carta appena stampata mi invase le narici

- hai già fatto un tour qui?- mi chiese cortesemente senza fermarsi

- ehm, una segretaria mi ha fatto fare un giro ma...non ho visto nulla perché andava ai 300 all'ora- risi e lo fece anche lei

- okay, allora..dopo che avrai incontrato il capo ti farò fare un giro!- disse felice

- oh okay...grazie mille - le sorrisi

- ora ho una riunione con il capo di una ditta francese- alzò gli occhi al cielo - l'ufficio del capo è all'ultimo piano...non ti puoi sbagliare.
La porta è di legno massiccio e c'è una targa d'oro con scritto 'Boss' - gesticolò per farmi intendere meglio

- oh,certo- feci un cenno con la mano

- buona fortuna- strizzò l'occhio

- grazie,a dopo- mi voltai e presi l'ascensore.

Il mio cuore batteva ad un ritmo insostenibile...stavo per svenire.
No Chris, non svenire ora...da questo incontro ne vale il tuo futuro.
Sospirai e mi fermai davanti alla porta dell'ufficio del capo, respira Chris,respira. È solo una persona, non ti mangia mica
Bussai timidamente ed una voce molto profonda rispose dopo qualche secondo

- avanti -

Entrai e richiusi la porta.
Davanti a me c'era un uomo con i piedi sulla scrivania che gli coprivano il volto, perciò non riuscii a capire se era vecchio o giovane. Spostai lo sguardo lungo il suo corpo disteso fino alle suole delle sue scarpe, sollevate in aria.

Erano un paio di Supra.

Oh cazzo,no.

Vi voltai rapidamente
Chris mantieni la calma, sai quanti cazzo di americani portano le Supra?

Sentii dei passi alle mie spalle così feci per andare via ma una mano bloccò la porta davanti a me.
Strizzai gli occhi e presi un bel respiro

- dove pensa di andare?- chiese severo mentre io rimasi di spalle in silenzio

- si volti per favore ....non mi faccia perdere tempo!- sbottò

Chiusi per l'ultima volta gli occhi e mi voltai rapidamente fissando le sue iridi color caramello.

- Justin - fu tutto quello che riuscii a dire prima che il mio cuore smise di battere e salì in gola bloccandomi il respiro.

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