Memories

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Cazzo,no.
Dimmi che non sta guardando quella cosa. Porca ....mi sono dimenticata di toglierla...ma perché sono così sfigata nella vita?

Justin si avvicinò lentamente al mobile antico che faceva parte dell'arredamento della sala e sfiorò con l'indice la cornice di una foto

- la tieni con te ancora?- sussurrò mentre annuivo debolmente.
Stava parlando della fotografia che ci eravamo scattati al parco 3 anni prima.
Si limitò a sorridere con un angolo della bocca e annuire spostando la mano dal porta foto d'argento che la incorniciava
Ecco. Gli sarò sembrata una sfigata che non è riuscita ad andare avanti senza di lui...oddio che figura di merda.

- ehm. Beh,vogliamo mangiare? Non sono una grande cuoca..ma-

- certo- annuì e ci accomodammo a tavola.
La cena non fu nulla di particolare anche perché passai l'intero pasto a guardare i suoi occhi e le sue guance quando rideva limitandomi ad annuire soltanto e dire qualche parola per rispondere alle sue domande.

- Puoi uscire ora?-

- ora?- chiesi un po' stranita mentre lui annuiva

- b-beh si...ma perché?-

- devo mostrarsi una cosa- sorrise e mi afferrò la mano facendomi
rabbrividire, non avevo più avuto contatti fisici con lui e non ci ero abituata.
Afferrai la chiave e la giacca prima di chiudermi la porta alle spalle e trovarmi davanti ad una porsche nera

- bella macchina- sorrisi

- i vantaggi di essere capo- ridacchiò facendo girare le chiavi intorno all'indice

- già - dissi salendo dal lato del passeggero

- dove si va?-

- dopo tutto questo tempo dovresti saperlo-

- dovrei sapere dove mi stai portando?- corrugai le sopracciglia

- no, dovresti sapere che non te lo dirò - sorrise con un angolo della bocca mentre sbuffavo

- sai, mi sembra di averlo già vissuto - sussurrò.

Certo, l'hai già vissuto. Ma ora mi hai dimenticato anche se mi avevi promesso che non l'avresti mai fatto, ti sei quasi sposato e aspettate un bambino.

- già - sorrisi falsamente mentre lui metteva in moto.
Dopo un buon quarto d'ora arrivammo davanti a...

- l'ufficio?- chiesi stranita mentre scendevo dall'auto richiudendo poi la portiera alle mie spalle

- esatto, seguimi- fece un cenno e io obbedii entrando dall'ingresso principale

- la luce la accendo dall'interno..- sussurrò mentre percorrevano il corridoio buio e raggiungevamo una stanza a cui non avevo fatto caso. Frugò nella tasca estraendo un mazzo di chiavi e ed una piccola torcia che mise in bocca per illuminare la serratura e riuscire ad aprire più facilmente la porta.
Lo seguii all'interno dove accese la luce grazie ad un interruttore sulla parete.
Davanti a me c'era una specie di salotto con un paio di poltrone di pelle, delle chitarre appese al muro e una marea di scatoloni

- e questo posto?-

- ci vengo a suonare o a cantare quando sono stressato- alzò le spalle frugando in una scatola

- canti ancora?-

- si- rispose estraendo un piccolo bauletto con una 'C' incisa sopra

- c-cos'è?- chiesi avvicinandomi a lui. Aprì la scatola di legno e lottai contro me stessa per non mettermi a piangere come un imbecille

- posso?- chiesi mentre immergevo la mano dentro il contenitore

- si- pescai una foto da li dentro

- te la ricordi?- sorrise dolcemente

- il mio compleanno...e..qui è sulla spiaggia, qui...in montagna e questa...mentre dormo...oh e questa te l'ho fatta io alle Maldive..guarda che sorriso da ritardato ahah -

- ahah esatto...e poi..- estrasse un ciondolo

- questo? Te lo ricordi questo?- lo lasciò cadere tra le mie mani

- 'We are UNBREAKABLE' - sussurrai sfiorando con un dito quella che portavo al collo mentre sorpresi Justin a fissarmi

- che c'è?-

- l'hai tenuta al collo per tutto questo tempo Chris?- annuii lentamente cercando di non sembrare ridicola.

Lo sguardo di Justin si addolcì e inaspettatamente mi strinse a se così forte da togliermi il respiro...esitai,era tutto sbagliato.

- forse...è meglio che andiamo...si è fatto tardi - sussurrai asciugando una lacrima

- come? Oh si giusto..- ripose tutto nella scatola mettendo in tasca una foto ed il piccolo ciondolo per poi uscire dall'edificio seguito da me.

Dopo un viaggio silenzioso mi salutò baciandomi la guancia e ringraziandomi per la serata.

Mi disse che ci saremmo visti a lavoro il giorno dopo e che lui doveva tornare a casa, annuii e lo salutai gettandomi nel letto ancora vestita prima di addormentarmi con 1000 pensieri nella testa.

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IMPORTANTE

Ciao ragazzi,

intanto vi informo che ci sarà una sorpresa e tra un po' sgancerò la bomba!

Vero dirvi anche che la mia nuova fanfiction che per ora ho deciso di

chiamare 'heroes' (ma potrebbe cambiare) sta per uscire!

Non ve la perdete....credo di essere l'unica su wattpad a scrivere una storia

con una trama così folle!

Baci e grazie mille

We are UNBREAKABLE 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora