Heart breaking

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'Don't tell me I'm a heartbreaker, cause girl my heart is breaking'

'Non dirmi che sono uno spezza cuori perché il mio cuore di sta rompendo'

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JUSTIN POW

- Juju?- la voce squillante di Cathlyne mi perforò il cervello mentre sgranocchiavo delle noccioline sul divano

- si?- mi raggiunse e si sedette sulle mie ginocchia

- ciao campione - baciai il lato della sua pancia

- pensavo...e se ci sposassimo prima che partorisca?-

- perché amore?-

- così... È più romantico- balbettò lei

- va tutto bene? Mi sembri strana -

- no,tutto a meraviglia,vado a preparare la cena...se ci sposassimo la settimana prossima?- una nocciolina rischiò di bloccarsi in gola

- la prossima settimana?- sputai l'arachide

- perché no?-

- niente...si okay certo-

- che bello!- avvolse le braccia attorno al mio collo e fece coincidere le nostre labbra un paio di volte

- ti amo tanto- sussurrò sulle mie labbra

- anche io - sorrisi teneramente anche se ero certo che qualcosa in lei non andasse

- mi ha chiamata Nate- nate era l'ex fidanzato di Cathlyne e non smetteva di tormentarla. Alzai gli occhi al cielo

- che vuole?-

- vorrebbe sapere se è invitato al matrimonio - abbassò lo sguardo

- no-

- dai, Justin. Dagli una possibilità. Vuole solo esserti amico..-

- e va bene. - sbuffai

- grazie!- gridò felice afferrando il cellulare per spedire gli inviti

- facciamo una cosa semplice ed intima...- le ricordai anche se sapevo il che avrebbe invitato tutta la popolazione terrestre e buona parte di quella di Marte.

Ovviamente non era il caso di invitare Chris.
So che ho sbagliato, mi sono rifidanzato ma la promessa l'ho mantenuta. Non mi sono mai dimenticato di lei, l'ho pensata spesso.
Mi sono chiesto dove potesse essere, della scuola, della sua nuova città, della sua famiglia, dei suoi figli.
Ma non mi aspettavo di ritrovarmela davanti così, all'improvviso.

Di malavoglia afferrai la valigetta e sistemai la cravatta.
Dovevo andare in ufficio per una riunione importante con un imprenditore russo anche se era quasi l'ora di cena

- tesoro, esco!-

- si,amore. Buon lavoro..stasera c'è anche Nate a cena- gridò lei dal piano di sopra...alzai gli occhi al cielo

Arrivai in ufficio e dopo un'oretta avevo già concluso la riunione, così chiamai un taxi e tornai a casa.
Suonai il campanello ed entrai lentamente

- Cathlyne?- niente.

- sono a casa!- gridai,ma nessuno rispose.

Sentii delle voci nel salotto per cui mi avvicinai e mi bloccai contro il muro. Nate era lì .

Feci per entrare a salutarli quando quelle parole pronunciate dal ragazzo accanto alla mia futura moglie mi spezzarono il cuore.
Potei sentire addirittura il rumore delle schegge del mio cuore sbattere sul pavimento e percepii il calore salato delle lacrime che scendevano sulle guance.
No, non era possibile

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