Coffee

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'My Chris'

'La mia Chris'

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CHRIS POW

Lì, esattamente di fronte a me, c'era lui.
L'uomo che avevo amato di più al mondo, l'uomo per il quale provavo odio, amore,rabbia e passione,era difronte a me.
Fissai in modo penetrante le sue iridi color caramello che non vedevo da tre anni, le sue ciglia bionde ed i suoi capelli come sempre perfetti.
Fissai le sue labbra, che avevo amato tanto, così carnose, rosee e che davano vita ad un piccolo cuoricino.

- Ch-Chris - balbettò Justin continuando imperterrito a fissarmi - tu..-

In quel momento avrei potuto fare mille cose: abbracciarlo, baciarlo, odiarlo, dargli uno schiaffo, gridargli contro. Ma scappai, esatto, scappai.
Afferrai la mia borsa caduta a terra e spalancai velocemente la porta alle mie spalle e la richiusi appoggiandomi per un attimo su di essa dall'esterno mentre fissavo un punto indefinito con gli occhi sbarrati e respiravo con fatica.

- allora? Come è andata?- Lindsey si avvicinò sorridendomi

- vado al bar- la scansai e scesi per le scale velocemente prima di ritrovarmi sulle strade trafficate di New York.

JUSTIN POW

Cercò di afferrare la maniglia della porta alle sue spalle e la aprì uscendo velocemente prima di richiuderla con forza.
Avevo appena rivisto Chris.

Chris, la mia Chris.

La Chris che avevo amato così tanto, l'unico grande amore della mia vita era appena stata qui.

Ma sapete cosa?

Non l'avrei persa ancora.

Mi catapultai fuori dalla porta e mi rigirai vorticosamente cercando di scorgere la sua figura tra le mille persone che camminavano nel corridoio

- hey hey, Lindsey - la bloccai per un braccio

- mi dica signor Bieber - sorrise lei cordialmente

- sai dov'é andata Chris?-

- intende la signorina Parcker?-

- sisi...lei. -

- mi ha detto che andava al bar, sembrava distrutta- mi fece uno sguardo come per dire 'lei è uno stronzo' ma la ignorai facendolo un cenno con il capo sussurrandole un veloce 'grazie' prima di correre giù per le scale e raggiungere la strada.
Percorsi correndo tutta Grossoven street fino alla caffetteria e guardai all'interno. Eccola. Mi specchiai velocemente nella vetrina sistemandomi la cravatta ed i capelli, ricordando a quanto lei ci tenesse che fossero ordinati.

- un caffè grande - ordinò lei al cameriere mentre sorrideva debolmente

- Chris!- la chiamai e lei abbassò il capo mentre fece per andarsene

- no, no. Non andare via - la bloccai per il polso e la costrinsi a risedersi mentre io presi posto davanti a lei

- un cappuccino- ordinai al cameriere mentre mi tiravo sù le maniche della camicia bianca che indossavo sotto alla giacca

- allora...- sussurrò lei a bassa voce

- allora...- ripetei nel più totale imbarazzo

- senti io- dicemmo in coro, ridacchiai -prima tu-

- ehm, okay...come stai?- chiese seria

- va tutto bene, con il lavoro e con il resto...-

- il resto?- chiese lei un po' stranita

- si, la mia fidanzata aspetta un bambino e mi sto per sposare-

- ah, congratulazioni - disse sorridendo anche se conoscevo a memoria i suoi sorrisi falsi

- e tu?- chiesi nel tentativo di cambiare al più presto argomento

- io..- il cameriere arrivò e le porse la sua ordinazione

- io...vado adesso. A domani - prese la sua roba, il suo caffè e corse fuori dal locale.

Bene.
L'hai vista due volte e l'hai già fatta piangere, pirla.

We are UNBREAKABLE 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora