JUNGKOOK'S POVLe cattive abitudini non si abbandonano mai, lo sapevo io e lo sapeva anche lui.
Non riuscivo a capacitarmi di come ogni volta che andassimo ad una festa, io e Taehyung ci ritrovassimo avvinghiati l'uno all'altro. Lui dentro di me, io sopra di lui a cavalcare l'onda di un piacere immenso.
Ormai era diventato un must delle nostre serate. Giocavamo scommesse stupide, uno dei due perdeva e il pegno finiva sempre per essere qualcosa che implicava il finire a letto insieme. La mattina dopo facevamo finta di niente, i giorni dopo evitavamo di parlarci, ci stancavamo di stare lontani e tutto tornava alla normalità.
Dopo quella volta allo Shake capitò altre volte. Alla festa di metà anno per gli studenti che dovevano diplomarsi, alla festa per celebrare la vittoria della squadra di basket, alla festa di compleanno di un suo compagno di classe.
L'imbarazzo e il disagio iniziarono a sparire man mano che succedeva. Dopo l'ennesima volta smettemmo persino di evitarci, ormai ci avevamo fatto l'abitudine. Volente o nolente, sapevamo che sarebbe successo.
A volte però, siamo talmente certi di qualcosa, che l'idea che tutto potrebbe cambiare ci spaventa, ci distrugge nel profondo.
Finire a letto con il mio migliore amico era diventata la mia certezza. Tutto nella mia vita poteva mutare o andare a rotoli, ma quello no. Quello sarebbe successo sempre, o almeno lo credevo.
Ne ero talmente tanto convinto, che quasi non ci credetti quando lo vidi scoparsi un altro. Pensavo di aver esagerato troppo con l'alcool, che qualcuno avesse messo qualcosa nel mio bicchiere per farmi avere le allucinazioni.
Mi tirai uno, due, tre schiaffi per convincermi che non fosse vero, che quello che stavo vedendo era solo frutto della mia immaginazione, ma quando la guancia iniziò a bruciarmi per colpa del dolore, presi coscienza del fatto che fosse reale.
So che non avrei dovuto sentirmi in quel modo, so che era la cosa più sbagliata e tossica che potessi pensare, ma mi sentivo tradito.
Ero corso fuori in giardino sbattendomi la porta alle spalle. Avevo spintonato le persone che mi capitavano davanti senza curarmi che avrei potuto far loro del male. Almeno quello sarebbe stato più giustificabile rispetto al mio.
Mi sedetti sull'erba bagnata tenendomi la testa tra le mani. Più che essere arrabbiato con Taehyung, ero deluso da me stesso. Perché mi sentivo in quel modo? Perché il petto mi faceva così male da togliermi il respiro? Noi due non stavamo insieme, eravamo solo amici. Niente impediva a Taehyung di scopare con altre persone, e allora perché mi aveva dato così fastidio vederlo con un altro?
<<Koo>> Non piangere, non farti vedere così. Non hai il diritto di provare questi sentimenti. Siete solo amici.
La delicatezza con cui si sedette vicino a me fu disarmante. Tastò il terreno per vedere se mi sarei allontanato, ma non successe, così man mano che i secondi passavano, lui si avvicinava, di soppiatto, senza farsene accorgere.
Per quanto mi stessero montando dentro una valanga di emozioni oltre che negative anche contrastanti, ero rasserenato nell'averlo lì con me. Taehyung mi rendeva ipocrita. Per una parte di me che lo voleva lontano, l'altra parte bramava la sua presenza.
<<Che ti è preso?>> Non capiva il perché del mio atteggiamento. Era confuso e il suo tono di voce esprimeva la punta di dolore che i suoi occhi e i suoi atteggiamenti evitarono di rendere palese.
Una semplicissima e banalissima domanda a cui avrei potuto rispondere nel modo più pacato possibile, senza far trapelare l'amarezza e il fastidio che provavo dentro di me.
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Our stupid Love Bet || Taekook
Fanfiction"Farlo entrare nella mia vita era stato difficile, ma dirgli addio fu letteralmente impossibile". Taehyung e Jungkook sono migliori amici, si conoscono da quando sono bambini. L'amicizia che li lega da anni è la cosa più preziosa che hanno, non la m...