Era il primo anno presso l'istituto di arti occulte di Tokyo, un istituto privato dove stregoni e aspiranti stregoni si rifugiavano e imparavano tutto quello che c'era da sapere, o quasi, sulla stregoneria.
Mirai e Gojo si conoscevano già da parecchi anni all'epoca, ed erano entrati in istituto in giovane età. Per Satoru era stata una scelta obbligata e dettata dalla sua appartenenza al clan Gojo e al fatto che fosse il primo stregone dopo secoli ad ereditare sia il minimo infinito che i sei occhi, mentre per Mirai la sua arruolazione era stata più una volontà da parte del ragazzo, minacciando di andarci solo a condizione che Mirai potesse andarci con lui.
Era un'estate particolarmente calda quell'anno e Mirai era appena tornata da un ritiro d'allenamento al quale Gojo non aveva preso parte. Camminando all'ombra degli alberi, percorse i lunghi viali fino a quando udì una voce familiare. Percorse la distanza che li separava e si trovò davanti il suo migliore amico che si allenava nel corpo a corpo con un ragazzo che non aveva mai visto prima d'ora.
Lunghi capelli corvini raccolti in una specie di chignon, vistosi orecchini neri e una schiena paurosamente tonica. Mirai si fermò ad osservare i due ragazzi finire l'allenamento e scambiarsi un pugno amichevole come a congratularsi a vicenda per il lavoro svolto.
Quando lo stregone dai capelli bianchi notò la sua presenza la salutò agitando una mano in aria. «Mirai» le gridò con enfasi, facendo voltare nella sua direzione il bello sconosciuto che era con lui.
Aveva uno strambo ciuffo che gli ricadeva a lato della fronte e non riusciva a capire nemmeno lei se fosse ridicolo o affascinante.
«Mirai, ti presento Suguru Geto, si è appena unito all'istituto» disse quando lei si avvicinò al gruppo.
Suguru tese una mano, fissando i suoi sottili occhi color melassa nei suoi e sfoggiando un sorriso dolce che per poco non la fece arrossire. Prese la mano nella sua e la strinse con decisione ricambiando il sorriso. «Mirai Tanaka, chiamami Mirai, odio essere chiamata per cognome» rispose lei, lasciando andare a malincuore la mano del giovane stregone.
Mirai era stesa sul letto dell'infermeria. Aveva perso conoscenza a causa del dolore ma era stato un bene, così Shoko era riuscita a lavorare su di lei con calma, senza che si dimenasse a destra e a manca. Era priva di sensi da un paio di giorni ormai e Gojo stava vegliando su di lei, seduto al suo fianco e guardando distrattamente il cellulare.
Quando la sentì muoversi nel sonno un po' irrequieta, spostò il suo sguardo su di lei. Aveva la fronte corrucciata in una smorfia indecifrabile.
Chissà che cosa sta sognando. Pensò lui inclinando la testa di lato senza smettere di guardarla. Mirai era sempre stata un po' come una sorella per lui. Erano praticamente cresciuti insieme e vederla in quello stato non era affatto piacevole. A maggior ragione perché la causa di tutto quanto era lui.
«No, papà...» Mormorò la ragazza nel sonno, contorcendosi leggermente di fianco a lui. «Lascia stare la mamma! Papà!» disse di nuovo.
Gojo, sapendo benissimo cosa volesse dire quella frase, sospirò piano e si abbassò verso di lei per passarle un braccio attorno al busto per cercare di calmarla e confortarla ma lei, non appena percepì qualcosa toccarla, iniziò ad agitarsi ancora di più.
«No! No, lasciami andare» disse lei alzando la voce e agitando le braccia, colpendo accidentalmente il naso di Satoru con una manata che lo fece grugnire leggermente mentre tentava di tenerla ferma. «Ti prego, non mi picchiare»
STAI LEGGENDO
Yin & Yang Love - ITA [ Satoru Gojo X Main Character ]
FanfictionMirai è una stregona di 29 anni, amica d'infanzia dello stregone piu famoso all'interno del mondo del jujutsu: Satoru Gojo. Migliori amici da sempre, un giorno il loro rapporto si incrina irreparabilmente a causa delle azioni di Gojo. Riuscirà Mirai...