LA TEMPESTA ARGENTEA

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Il castello della famiglia Malfoy si ergeva con prepotenza (caratteristica indiscutibile di quella aristocratica gente) su tutta la campagna di Finchingfield. L'edera rampicante aveva attecchito in ogni spazio fra le pietre della maestosa costruzione,creando un'ambientazione ancora più intima e fuori dal mondo.
I pavoni camminavano indisturbati nel parco innanzi al castello e le molteplici tipologie di fiori permeavano l'aria di un dolce profumo.
Il croscio delle fontane faceva compagnia al continuo rumore di passi sul sentiero sterrato.Erano i passi degli ospiti che venivano a far visita ad Abraxas e Lucius Malfoy.
Nella sala principale,vi erano i corrispettivi membri delle venti famiglie aristocratiche più in auge della Gran Bretagna. Erano tutti vestiti di nero,come il colore di tutte le tende che avevano fatto sprofondare il castello dei Malfoy in un buio perenne da ormai tre giorni.
In fondo alla stanza vi era disteso il corpo di una donna,una bellissima donna dai capelli color dell'oro. Era stata adagiata su una spessa lastra in marmo decorato,e contornata da numerose rose bianche.
Di fianco a lei vi era la figura distinta di un ragazzo,anche lui altrettanto bello,alto e dal fisico atletico,con dei lunghi capelli di un inconfondibile biondo argenteo.
Una donna snella e di mezza età si avvicinò ad un uomo volto di spalle, che teneva un bicchiere di whiskey incendiario in mano. <<Abraxas,vi porgo le mie più sentite condoglianze per... l'improvvisa perdita di vostra moglie>>. L'uomo si girò,con gli occhi di un grigio acciaio ridotti a fessura.<<Vi ringrazio signora Greengrass, è stata una disdicevole perdita>>.le rispose con tono gelido e distaccato. Lei,stizzita dall'insensibilità dell'uomo,fece un cenno di assenso con il capo e poi avanzò in direzione del giovane in fondo alla stanza: Lucius.
<<Condoglianze Lucius. So quanto amavi tua madre e quanto sia difficile per te in questo momento. Lei era mia amica,siamo cresciute insieme...sai,tu me la rammenti molto.>> un singhiozzo smorzato uscì dalla bocca della donna. Mentre si asciugava le lacrime con una mano, con l'altra accarezzò il viso di Lucius.
Il giovane gliela sfiorò,con l'intento di ricambiare.<<Grazie infinite Mrs Greengrass,mia madre vi voleva particolarmente bene e mi raccontava spesso delle vostre imprese ad Hogwarts.>>un sorriso divertito apparve per un breve istante sul viso di Lucius per poi svanire nel nulla subito dopo. <<Io ammiravo molto mia madre,a differenza di mio padre,che ha una bassa reputazione di tutto il genere femminile. Lei ha fatto moltissimo per me...>>.
<<Oh caro,lo so.>> sussurrò Mrs Greengrass un secondo prima di scoppiare nuovamente in lacrime.
L'inaspettato tintinnio provocato dallo scontro fra una forchetta e un bicchiere destò l'attenzione di tutti.
<<La cerimonia funebre sta per avere inizio,vi sarei grato se mi seguiste tutti quanti fino al bosco qui fuori.>> Annunciò con autorità il signor Malfoy.
Pochi secondi più tardi si trovavano tutti lì,nel luogo prestabilito.
Un mago-sacerdote spalmò degli unguenti alle erbe sul viso della defunta e le posò dei fiori essiccati sui dorsi delle mani. Poi pronunciò: <<Wingardium leviosa!>> e la salma della donna levitò in aria.  Tutti i presenti alzarono le bacchette e le puntarono su di essa proclamando in coro: <<Incendio!>>: fiamme ardenti inghiottirono quel corpo,una volta vivo e intrinseco di un'anima pura.Lucius assisteva alla scena addolorato: non l'avrebbe mai dimenticata.

Due ore dopo se ne erano andati via tutti,lasciando i due Malfoy nuovamente soli,inghiottiti da un buio assai deprimente.
Abraxas si era ritirato nel suo studio dopo aver ricevuto una lettera che lo aveva turbato non poco.Lucius si trovava nelle scuderie,con il viso appoggiato sul muso del suo cavallo,Alderon.
<<Oh amico mio,lei se ne è andata per sempre.>>
Alderon nitrì come per consolarlo.
<<È tutta colpa di quello stupido vecchio! L'ha uccisa lui,ne sono certo.Lui non l'ha mai amata, la detestava profondamente. E lei,al contrario,ha sempre continuato ad amarlo nonostante tutto. Che fortuna che ha avuto colui che son costretto a chiamare "padre"; il solo nome mi fa venire il voltastomaco.>> si strinse ancora più forte al suo cavallo,accarezzandogli il collo. Poi,con un gesto delicato,aprì il cancelletto e montò su Alderon.<<vai amico mio,sfreccia come solo il vento sa fare.>> e con uno schiocco di redini,Alderon si impennò e uscì al galoppo addentrandosi nel bosco,in balia della più intensa oscurità.
Mentre il cavallo galoppava,il mite e umido vento di ottobre si stagliava sul corpo di Lucius come un secchio d'acqua gelida.
La sua camicia bianca era leggermente bagnata e il suo volto era solcato da piccoli rigoli di sangue,tagli inferti dai rami che incontrava violentemente sul suo cammino.
A quel punto aveva capito che la notizia sulla strana morte di sua madre avrebbe fatto il giro di tutto il mondo magico inglese,il che avrebbe comportato la rovina della sua casata.
Odiava profondamente suo padre ma cosa poteva fare? Non aveva potere,o perlomeno non ancora. Avrebbe dovuto sottostare ai voleri di Malfoy senior fino alla morte dello stesso. Solo dopo di allora avrebbe ottenuto la piena potestà.

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