Raggiunsi la classe di minho, lui era davanti che ti stava aspettando. E gli andasti lì vicino.
T/n- "ciao minho, scusa se ti ho fatto aspettare"
Minho- "tranquilla, ehm vuoi che andiamo da qualche parte in particolare?"
T/n- "eh volevo parlare di questo..."
Minho- "devi andare via?"
T/n- "eh purtroppo si... mi dispiace..." dissi abbassando lo sguardo
Minho- "eii ma tranquilla, non ce nessun problema ci possiamo incontrare un'altra volta" disse appoggiando le mani sulle tue spalle e sorridendo. Ma a te non dava fastidio.
T/n- "sicuro che non ti dispiace?"
Minho- "ma tranquilla... magari ci possiamo... scambiare i numeri?..." disse staccando le mani
T/n- "oh ehm... certo"
Dissi prendendo i vostri telefono e scambiandoveli.
Minho- "ecco qua"
T/n- "va bene adesso io devo andare"
Minho- "ciao e quando vuoi scrivimi"
T/n- "certo, anche tu" dissi per poi andare via
"Perché l'ho detto... non voglio scrivermi con lui..." pensasti
Camminasti e andasti verso la classe di Felix... m era vuota quindi andasti più avanti e trovasti proprio la persona che volevi, Han Jisung.
Era proprio sul suo armadietto, da solo quindi gli andasti in contro.
Arrivata vicino a lui gli chiusi l'armadietto e lo prendesti per un braccio portandolo in un posto appartato dove poter parlare.
T/n- "bene ora spiega"
Jisung- "che cazzo dovrei spiegare, a te poi..."
T/n- "perché dici di non conoscermi quando ci siamo letteralmente trovati uno di fronte all'altro nella gara di ballo"
Jisung- "abbassa quella cazzo di voce non voglio che ti sentano"
T/n- "allora muoviti a spiegare"
Jisung- "a te non devo proprio nessuna spiegazione" disse per andare ma tu lo riprendesti per il braccio, gli feci sbattere la schiena contro il muro e ti mettesti davanti a lui.
T/n- "tu non te ne vai e mi spieghi" dissi avvicinandoti e alzando la testa per la differenza di altezza.
Trovarti Jisung in difficoltà perché voleva spingerti ma non voleva toccarti.
Jisung- "sei un'antipatica del cazzo lo sai"
T/n- "mai quanto te che mi fai sembrare una deficiente davanti agli altri... cos'è fai finta di non conoscermi davanti agli altri solo perché ti ho battuto e non vuoi far sapere che sei stato sconfitto da una ragazza più piccola di te?"
Jisung- "COSA?! NO NO E NO"
T/n- "eppure è quel che dimostri..."
Jisung fece un respiro di sopportazione.
Jisung- "perché dovrei dirti le mie robe"
T/n- "voglio spiegazioni del perché mi eviti"
Jisung- "non te lo dirò"
T/n- "bene allora passiamo al ricatto"
Jisung- "e sarebbe"
T/n- "sai vero che i miei amici hanno fatto dei video..."
Jisung- "e quindi"
T/n- "beh sai... hanno ripreso anche te..."
Jisung- "..."
T/n- "e sai vero che potrei prendere quei video e metterli sui solcial"
Jisung spalancò gli occhi, per lui sarebbe stata la fine se mai i suoi genitori dovessero vedere quei video.
Jisung- "cos'è che ti devo spiegare così almeno mi lasci andare" disse facendo un secondo respiro di sopportazione
T/n- "bene bene... allora per primo... perché fai finta di non conoscermi?"
Jisung- "perché non posso dire agli altri che ci siamo incontrati in quel locale"
T/n- "è perché sei stra ricco?"
Jisung- "no è per un altro motivo"
T/n- "bene sono qui ad ascoltarti e i video sempre pronti ad essere pubblicati"
Jisung fece un terzo respiro di sopportazione
Jisung- "allora... penso che tu sappia da che famiglia provengo..."
T/n- "eh si"
Jisung- "ecco allora... sin da bambino il mio sogno è sempre stato quello di fare l'idol..."
T/n- "con tutti i soldi che hai penso non sia un problema"
Jisung- "appunto ma... i miei non l'hanno mai reputato come un lavoro vero e proprio, per loro non ha senso scrivere canzoni, pubblicarle, ballare e fare concerti. Sin da piccolo mi mettevo in soggiorno davanti alla tv e a ogni canzone che sentivo mi mettevo a ballare... o almeno ci provavo... e loro mi hanno sempre fermato o non mi hanno mai dato la soddisfazione di fare tutto ciò. Poi a una certa età quando loro hanno cominciato a non tornare più spesso a casa andavo nella palestra di casa mia e mi allenavo, e mi alleno tutt'ora di nascosto. Finché non vidi quel locale e mi venne in mente di voler provare. Nessuno dei miei amici lo sa, tranne uno"
Tu restasti zitta, non sapevi cosa dire...
"Dev'essere difficile per lui..." pensasti