O sang nuost

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POV TN
Non me lo aspettavo. Non pensavo che Ciro potesse farmi una cosa del genere.Mi sembrava davvero cominciasse ad innamorarsi di me,ed invece si era rivelato come tutti lo definivano,uno stronzo. Stavamo insieme da pochissimo,nemmeno il tempo di legarci che già mi faceva le corna,e per giunta proprio dopo avermi messa incinta. Ero felicissima di essere diventata mamma,ma avrei desiderato anche il padre del mio bimbo o bimba al mio fianco. Corsi in cella disperata e mi accasciai sul pavimento del bagno.

POV CIRO
«Che succede?» disse viola sorridendomi soddisfatta «Litigato?» continuò passandomi il pollice sul labbro inferiore «Te la fai con i tuoi nemici ora?» portò la bocca sul mio collo facendomi sentire il suo alito caldo su di esso. «E la hai anche messa incinta» esclamò sorridendo sempre sul mio collo. Nun pnsav chiú nient e viola,m facev sul ribbrezz.Sí,er na bella uaglion,ma er cattiv,ess o sapev,ess sapev tutt cos,l'er fatt appost. Sarei potuto diventare padre e festeggiare con la ragazza di cui mi stavo innamorando la nascita di nostro figlio,ma dopo questo temo di non riuscire nemmeno mai a vederlo da vicino. «Viola jesc» «Già mi mandi via?» disse spostando le sue labbra dal mio collo al mio orecchio. «Vattenn» mi sorrise e uscí dalla stanza. Mi ero fatto fottere. M er fatt fottr comm a nu strunz,pa siconda vot. Ero spaventato dall'idea di avere un figlio. Come la avrebbe presa mio padre? Io non potevo gestire una cosa del genere. Non sapevo come fare e cosa fare. Mi stavo innamorando di lei,ma non potevamo avere un bambino. Mi misi un pantalone della tuta una maglietta attillata e corsi da lei. Dovevo mettere le cose in chiaro.

POV TN
Mi tirai le gambe al petto e appoggiai il mento sulle ginocchia sentendo le mie guance bagnarsi per via delle goccioline calde che si facevano strada sul mio volto. Ma perché?Che avevo fatto di male io? Mia madre non c'era più,mio padre odiava l'uomo che amavo,l'uomo che amavo non amava me e pensava a divertirsi con un'altra mentre io pensavo a come accudire il nostro bambino. Pensavo fosse diverso,pensavo Ciro potesse capirmi. Aveva vissuto cose che poche persone sono in grado di sopportare eppure era riuscito a distruggermi in una manciata di secondi. Mi passai una mano sotto gli occhi quando lo vidi entrare all'interno della mia cella e sedersi di fronte a me. «Pccrè» «Pccrè chiamaci la tua puttana non me» lo guardai con la vista ancora offuscata dalle lacrime. «Sient io..»

POV CIRO
«Tu?» «Ij nun m pozz piglià cur ro criatur» «E questo lo avevo capito» mi rispose alzandosi da dove era seduta per dirigersi verso la finestra. «No ascolta» «Ij teng riciott ann e nun m pozz piglià na responsabilità del genere,nu criatur è coccos e gruoss a gestí» «Nun so pront» «Ciro vattene» la vidi girarsi cautamente verso di me e guardarmi negli occhi,non erano i suoi soliti occhi allegri ed innamorati,ora erano vuoti. «Io che pensavo fossi venuto quantomeno a scusarti,o magari addirittura a dirmi che mi avresti aiutata» «Ma a quanto pare sei l'uomo di merda che tutti conoscono» disse prendendosi una breve pausa e continuò «Mi fai schifo ciro,sei senza cuore» la guardai negli occhi e deglutii. Avrei voluto tenerlo con me,avrei voluto il mio bambino fra le braccia mentre guardavo la donna di cui ero innamorato sorridendole con gli occhi lucidi fiero del capolavoro che avevamo creato. Ed invece no,non accadrà mai. Ten raggion ess song n'omm e merd,nun mo mmert nu criatur,nun ma mmert na famigl. Io volevo provarci,non volevo vivere con il rimorso di aver abbandonato il mio bambino,e allora presi parola guardandola negli occhi. «Ti aiuto io,lo cresciamo insieme,si merita una famiglia,s mmert nu pat ca o vo ben,no un ca nun o vo comm è succies a me» lei spalancò gli occhi guardandomi stupita «Ormai pensavo di dover fare tutto da sola» «No,c stong ij» dissi avvicinandomi a lei.

POV TN
Lo vidi avvicinarsi a me,non pensavo se ne sarebbe preso cura,ormai già pensavo alla mia vita da mamma a 16 anni senza un padre per il mio bimbo,ed invece forse ciro mi aveva dimostrato di avere un cuore,tuo figlio è sempre tuo figlio,sangue del tuo sangue.
Mi posò una mano sulla pancia accarezzandola delicatamente e guardandomi con gli occhi lucidi. «O sang nuost» ciro appoggiò la fronte sulla mia facendo sfiorare i nostri nasi,a quel contatto entrambi chiudemmo gli occhi lasciandoci trasportare dalla passione. Eravamo legati,eravamo legati da qualcosa di invisibile che ci attraeva come la forza di gravità attrae i corpi al centro della Terra. Cinsi il suo collo con le mie braccia mentre lui mi prese per i fianchi scendendo sul mio collo. Passó le labbra su di esso lasciandomi una scia di piccoli baci sulla sua superficie. Ad ogni suo tocco il mio corpo veniva attraversato da un brivido,non avrei mai saputo spiegare ciò che mi faceva provare anche semplicemente sfiorandomi,era indescrivibile. «Ij nun sacc pecchè m facc condizionà accussí assaij a patm» «Ij nun o vulev fa,l'agg fatt sul p t scurdà,sul pecchè a patm nun jev bon chell ca c sta fra me e te,c agg pruvat a t rimpiazzà cu nat,ma nun sent nient,ij nun agg sntut nient» «C agg chiavat,nun c agg fatt ammor» disse guardandomi e facendo ricongiungere nuovamente le nostre fronti. «Cu te è tutt nata cos» «Agg capit c vo ricr tnè na nnammurat e no sul na uaglion» «Scus pccrè» «T preg,o crscimm nsiem stu criatur?»

traduzione
("Io non so perché mi faccio condizionare così tanto da mio padre. non volevo farlo,lo ho fatto solo per scordarti,solo perché a mio padre non andava bene quello che ci sta fra di noi,io ci ho provato a rimpiazzarti con un altra,ma non sento nulla,non ho sentito niente. Ci ho scopato,non ci ho fatto l'amore. Con te è tutta un'altra cosa. Con te ho capito che vuol dire avere una fidanzata e non solo una ragazza.
Scusa piccola. Ti prego,cresciamo questo bambino insieme?")

Gli presi il viso fra le mani e feci unire le nostre labbra,mi aveva tradita si,ma era pentito,lo era sul serio,non lo aveva fatto con il desiderio di un'altra,ma col desiderio di attenuare sentimenti nei miei confronti,cosa che però gli era risultata impossibile,mi aveva confessato indirettamente di essere innamorato di me e a me questo bastava per essere serena.

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