Maria

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Uscimmo dalla clinica e proprio davanti ad essa vidi un negozio per bambini. «Amò ti prego » guardai ciro quasi pregandolo «Jamm ja vien» mi prese per mano ed entrammo all'interno del negozietto «No amò guard ca» dissi prendendo fra le mani una tutina tutta rosa con ricamata una corona ed il nome di nostra figlia Chanel «Ua tropp bell» disse il mio fidanzato prendendone i piedini in mano «Ua sta pur o cappellin amo t preg» disse sempre lui prendendolo «No amò l'amma piglià» sorrisi e lo baciai dolcemente,era peggio di me,già follemente innamorato della sua principessa. Comprammo tutto e posammo la bustina nel cofano.

Ciro mi guardó per pochi secondi per poi dirmi «Sagl» «Jamm a na part» salimmo mi posó una mano sulla coscia e partí senza più rivolgermi parola per tutto il viaggio. Arrivammo sulla spiaggia e mi fece sedere sulla sabbia. «A primma vot ca t agg purtat ca erm in duij» «Mo simm ij te e a femmn ra vita mij» disse ridendo per poi mettersi sopra di me e baciarmi dolcemente la pancia. Rimanemmo lí a baciarci per svariati minuti fino a quando qualcuno interruppe tutto fingendo di tossire.

Era una ragazza,evidentemente anche lei in attesa con un gran pancione che si faceva spazio sotto il suo vestitino rosso.La guardai e sorrisi intenerita dal suo pancione ma lei non ricambió «Ciro?» disse guardandolo «Maria» «Hai messo incinta me e poi te ne sei trovata un altra da scopare?Bravo» disse battendo le mani e ridendo nervosamente. Mi girai di scatto verso di lui e mi allontanai d'istinto «Che hai fatto» «Nient nennè to giur nun è o mij o criatur ca ten rind a panz ess» «No?» la ragazza tiró fuori dalla tasca del jeans il suo telefonino per poi mostrarmi delle loro fotografie da fidanzati,alcune dopo la doccia,alcune dove si baciavano,e alcune chiaramente dopo aver  appena fatto "l'amore" . Guardai Ciro e mi sentii gli occhi riempirsi di lacrime «Perché non me lo hai detto?perché?» scoppiai a piangere ed alzandomi dal suolo feci per correre via.Ciro mi afferró il braccio «To giur nun è o mij crirm» «Ciro sarà di nove mesi,e si vede che quelle sono foto di non molto tempo fa,pensa a tuo figlio,con lei me la vedo io. Corsi via ma appena salite le scale della spiaggia sentii un dolore lancinante al basso ventre. Mi portai le mani su di esso e mi accasciai a terra stringendo gli occhi «La pancia». Da lí buio.

Aprii gli occhi,e mi risvegliai su di un letto di ospedale. Sentivo come un peso sulla pancia,abbassai lo sguardo e vidi ciro dormire beatamente mentre mi teneva salda a sé stringendomi le gambe con le sue braccia. Ero follemente innamorata di lui,ma l'idea che un altro bambino oltre a mia figlia avesse potuto chiamarlo papà mi frantumava il cuore,così lo spinsi via. Lui aprí glí occhi di colpo e mi guardó «Amm rischiat e perdr a criatur» lo guardai e mi portai una mano sul pancione per fortuna ancora contenente l'amore della mia vita,tirai un sospiro di sollievo e mi girai nuovamente verso di lui cominciando ad urlare «TUTTO PER COLPA TUA» «SEI UN UOMO DI MERDA» «NON TI VOGLIO COME PADRE DI MIA FIGLIA» «Vattene via Ciro» quasi sussurrai l'ultima frase e poi scoppiai a piangere. Non capivo perché dovesse farmi soffrire così tanto,nei pochi mesi in cui eravamo stati assieme gli avevo dato tutto,e continuavo a farlo,aveva il mio cuore completamente nelle sue mani eppure l'unica cosa che sapeva fare era distruggerlo lentamente. Lui mi guardò deluso «Nun m crir eh?» «Mo ca nasc c facc fa o DNA» «Si nun è figl a me ij e te amm chius p semp». Lo guardai incredula,sapevo che nonostante tutto non sarei riuscita a stargli lontano.«Voglio una dimostrazione valida che quel bambino non sia tuo» «Sono al quarto mese io,per me c'è tempo,lei starà per partorire» «Valla a cercare su» dissi fra le lacrime per poi girarmi sul fianco. Ciro avvicinò le labbra al mio orecchio e mi sussurrò «Song nu strunz,ma na cos e chest nun a facess maij».

Uscí dalla stanza lasciandomi sola. Aveva dimenticato il telefono sul letto,ma non avevo le forze per andarlo a cercare.Dopo pochi secondi lo schermo si illuminó e presa dalla curiosità lo sbloccai. Sapevo il codice perché lo avevo visto di sfuggita due o tre volte. La prima cosa che feci fu andare su whatsapp. Non avrei dovuto,lo so,ma morivo dalla gelosia,morivo dal desiderio di sapere se fossi l'unica per lui,se quella ragazza fosse stata davvero sua o se fosse stata tutta una sua invenzione. Cercai immediatamente fra le conversazioni "Maria",ricordavo perfettamente come la aveva chiamata,aprii la prima chat che comparve e lessi dal primo messaggio. Erano vecchi messaggi,risalenti tutti al 2020,tranne un ultimo,5 mesi fa. «Ciao Ciro,come stai?Mi manchi,possiamo vederci?» «Sono fidanzato» a quel messaggio sorrisi e mi portai il cellulare al petto tirando quasi un sospiro di sollievo. Proprio in quel momento vidi Ciro entrare nella stanza con un bimbo fra le braccia. «Francesco» disse guardandolo per poi guardare la ragazza a fianco a lui.

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