Epilogo.

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Epilogo.


-64C, St James, Victor Trevor-

Il pacco si muove sul "nastro trasportatore" e lo vedi scomparire, dopo che la ragazza davanti a te lo ha bollato come "fragile" e ha controllato che non ci fossero bombe e che, sopratutto, il pacco non fosse troppo pieno.

Pieno, poi ... 13 cassette, una "mappa" e nient' altro. Cosa dovrebbe renderlo pieno se è più leggero di una piuma? Bè ... non proprio, però il concetto è quello.

-Signore, è vietato fumare- spiega, la ragazza di fronte a te, con tono cordiale e un sorriso gentile sulla faccia. Si chiama Johanna, è bionda e ha gli occhi azzurri.

Fa male. Ti ricorda lui.

-Oh, è vietato?- chiedi tu, con la faccia più innocente che riesci a sfoggiare, di solito funziona.

La ragazza davanti a te annuisce, l'espressione di chi vorrebbe ma non può. Abbassi lo sguardo e osservi la sigaretta che comincia a bruciare e deteriorarsi.

-Però ... potrei chiudere un occhio ... - conclude lei, mentre cerca il tuo sguardo, sperando di averti reso un po' più felice. Tu fai un sorrisetto amaro. Sei cambiato in questi giorni. Sei più ... distrutto. Sei un uomo distrutto.

Sei consapevole del fatto che tutto quello che hai fatto è stato terribilmente sbagliato.

Quelle tredici cassette, registrate per divertirti e veder soffrire chi doveva soffrire per tutto quello che ti aveva fatto, hanno soltanto reso la situazione peggiore di quanto non fosse.

Era proprio giusto coinvolgere per l'ennesima volta John? Sì, era giusto.

Perchè era giusto? Perchè lui doveva sapere. Doveva sapere quello che mi succedeva.

Perchè non dirglielo tu stesso? Non ne avrei avuto il coraggio.

Ecco che ogni domanda che ti sei posto in una settimana, adesso, dopo aver rivisto i suoi occhi ... no, non i suoi, quelli di Johanna, che, Dio, gli somiglia così tanto, riesce ad avere, finalmente una risposta.

Ogni singola domanda.

Perchè non ti sei fatto vedere prima? Perchè volevo sapesse tutto prima di vedermi.

Perchè non sei intervenuto quando hai visto John sul cornicione? Non avevo capito ... no, non avevo dedotto che volesse buttarsi ... pensavo solo che volesse sentire le mie sensazioni ... non pensavo che fosse tanto devoto ... no, non devoto, Molly, mi ha detto che si dice "innamorato" ... non credevo fosse tanto innamorato di me a tal punto da seguirmi perfino dopo che tutto fosse finito.

Ti sbagliavi. Mi sbagliavo.

Milioni di immagini vorticano nella tua testa, possibilità, scenari ... esattamente come in una partita a scacchi, dove ogni mossa fa scattare un modo diverso di giocare, dove ogni mossa è fondamentale per il gioco.

Non mi piace giocare a scacchi. Non mi piace calcolare troppo le cose prima di arrivare alla vittoria.

No, certo che no. Preferisci essere più teatrale, preferisci essere sempre migliore, preferisci sempre illudere le gente del fatto che anche quando "improvvisi" la cosa riesce sempre.

Ma a quanto pare non è così, giusto? No, non è così.

Ed ora ti autocommiseri per la morte del tuo ... qualunque cosa fosse! Dovresti smetterla, invece. Dovresti semplicemente accettare la realtà: John si è ucciso e tu non hai fatto nulla. Non inventare scuse, non era per nessuna delle ragioni che hai appena pensato.

13 Reasons Why || Johnlock style.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora