Filo rosso

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"Hai intenzione di restare a guardare ancora per molto?"

Chiese lo stregone al vampiro, stava guardando proprio nella sua direzione e con la testa lo stava invitando ad avvicinarsi a lui. Quali fossero le sue intenzioni, non era dato sapere al vampiro.

Due, tre, quattro...sette erano i passi che li separavano, Richard non si era reso conto di essersi avvicinato così tanto nel suo inseguimento, per forza era stato scoperto.

Christopher troneggiava su di lui, il viso leggermente incavato e il colorito spento. Il suo odore sapeva di inferno, che aveva coperto il suo profumo originale che sapeva di notte fresca.

"Non qui"

Intimò il vampiro, non voleva che un loro eventuale scontro distruggesse il mercato, anche se avrebbe potuto sfruttare la zona come deterrente per indurlo a parlare soltanto. Ma non sarebbe accaduto solo quello, Lucifero aveva ammaestrato il figlio ad attaccare indiscriminatamente.

"Non qui"

Ripeté l'ex stregone, ormai divenuto demone come era nella sua natura, e con un altro cenno della testa invitò lui a seguirlo in quello che si dimostrò un silenzioso giro panoramico per i vari banchetti. Parlava tutte le lingue natie dei venditori, chiedendo informazioni sui vari oggetti esposti. Trovo strano, il vampiro, che lui chiedesse cosa rappresentassero quasi non ricordasse nemmeno cose così semplici come la forma di un'ortensia scarlatta. Al contrario, ciò che proveniva dagli inferi o da creature della notte lo conosceva benissimo.
Per quanto fosse strano, era piacevole fare due passi accanto a lui. Se solo fosse stato come qualche mese prima...

"Ti hanno mozzato la lingua, per caso?"

Gli domandò il figlio di Lucifero, non aveva detto una parola durante tutto il tempo.

" Mi stavo chiedendo, dove porterà questo nostro tour"

Rispose il vampiro, guardandosi attorno in cerca di eventuali altri nemici. Lui era pur sempre il futuro re dell'inferno, c'era la possibilità che durante il tempo libero girasse attorniato da guardie del corpo, che si muovevano invisibili agli occhi degli altri pronti per scattare.

"Non c'è nessun altro, solo io. Non sono così importante da avere la scorta"

Christopher puntó un passaggio ad arco, non era affatto nascosto agli occhi dei presenti, e imboccò quella via scendendo dunque le scale usurate dal tempo che era passato.

"Va meglio qui?"

Domandò al suo accompagnatore, ritrovandosi in quello che una volta era la prima città e che adesso era stata trasformata in un sotterraneo vuoto costellato di colonne che sorreggevano ciò che era di sopra. Adesso che erano in uno spazio aperto, poté aprire le maestose ali. Il vampiro notò come loro riflettessero la sofferenza del suo padrone: le piume spente e impolverate, dei sei occhi tre erano felici di vedere il vampiro mentre gli altri erano nostalgici.
Loro si ricordavano di lui, della gentilezza che aveva dimostrato verso il loro padrone, e prima degli altri si erano accorti che stesse nascendo qualcosa tra i due.

"Possiamo, solo parlare?"

Pregó Richard, le mani giunte eppure i sensi erano all'erta.

"Parlare? - Gli occhi di Christopher si illuminarono minacciosi. - Lo abbiamo già fatto abbastanza la volta scorsa, non credi?" In un impeto, si scagliò contro il vampiro che questa volta reagì parando il colpo e lanciandolo a sua volta contro una colonna. Non era una di quelle portanti, non poggiava nemmeno sull'alto soffitto, e cadendo le macerie ricoprirono il demone.

"Chris..."

Sussurrò Richard, facendo per avvicinarsi a lui. Rimase sul posto alla fine: il figlio di Lucifero si rialzò senza nemmeno un graffio.

Demon in disguiseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora