Lezione di storia

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Larisse era rimasta di sasso, non poteva credere che l'angelo volesse davvero tornare laggiù, non dopo quello che avevano visto.

"Ma Lucifero avrà messo guardie dappertutto...si aspetterà una qualunque mossa da parte tua."

Gli disse, stringendo le mani alla camicia che la copriva. La temperatura della stanza era pressoché piacevole, ma il solo pensiero di ciò che avevano visto, la possibilità di tornare lì in presenza di quel... qualunque cosa fosse ormai quell'angelo...

"Lo so, ma devo fare qualcosa, so che non posso fermarlo del tutto ma..."

Ghemenael scorse gli occhi tra i vari scaffali, e prese una boccetta apparentemente a caso.

"Potrei... perlomeno provare a sabotarlo, devo farlo...per lui"

E con lui intendeva quel caro amico che stava soffrendo in quella pozza.

"Come puoi pensare di farlo? Non puoi andare semplicemente la e fare casino, non da solo almeno"

La demone non dubitava affatto della forza dell'angelo, tuttavia si trattava pur sempre di una persona che aveva un corpo ancora ferito dal passato e che voleva andare incontro ad una sfida molto pericolosa.

Ghemenael fermò i suoi pensieri, la figura di Lucifero si stagliò sul percorso che portava al suo obiettivo. Strinse il pugno, la lussuriosa aveva ragione, ma come avrebbe potuto fare altrimenti?

"Senti...hai detto che dobbiamo avvisare il principe e il figlio di Michele, quindi vuoi dire che sai dove sono giusto?"

Domandò Larisse, dentro di sé tirò un sospiro di sollievo perché indicava che quei due erano sani e salvi da qualche parte, nascosti all'occhio di Lucifero.

"Sono sul piano degli umani, in un luogo chiamato Bureau. Li si stanno occupando del principe: le sevizie del padre...beh non se la sta passando bene."

Rispose l'angelo, sentendosi stringere le mani da lei.

"Credo che questo voglia dire che vuoi venire da loro con me"

Decretò lui, e ciò che ricevette in risposta fu una demone che si chiuse l'abito un poco largo tenendo poi le mani sui fianchi.

"E subito anche"

Quello di Larisse era più un ordine che una semplice affermazione.

Al Bureau si era fatto il tramonto, erano stati tutto il giorno fuori, avevano consumato il pranzo al sacco e parlato molto. Chris aveva ascoltato, fatto le sue domande e osservato molti animaletti abitanti della zona. Per i figli di Hellboy, quella era stata una riscoperta dello stregone, il che fece sorgere in loro la domanda su quale fosse il suo vero Io, la sua vera personalità: quella che avevano conosciuto in passato, o quella di adesso?  Avevano ovviamente escluso quella mostrata quando era sotto il controllo mentale di Lucifero, quella era soltanto una marionetta.

"È così strano, vederlo comportarsi in quel modo..."

Rimuginò Georg, non che fosse un male ma dovevano farci l'abitudine.
Alzò improvvisamente la testa mentre stava parlando con i fratelli, gli occhi erano in cerca.

"G..."

Sussurrò Bill, anche gli altri avevano puntato lo sguardo su di lui.

"Arriva qualcosa"

Si alzò, dove indicò comparve un'ombra e dunque due figure. Un uomo, e una donna.

"Chi diavolo siete voi due?"

Tom era già in posizione di guardia, pronto ad accendere la fiamma non appena i due nuovi arrivati avessero fatto anche solo una mossa. Attorno a lui si sventagliò il resto del gruppo.

Demon in disguiseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora