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23 Novembre 1879

"Mia piccola Bambina, è arrivata una lettera per te, da zio Leopold" mia madre mi porse la lettera e mi guardò attentamente mentre la aprì . Sembrava impaziente.
"Allora.. Cosa ti dice?"
Lessi velocemente e poi la guardai con aria un po' sospettosa, scommetto che in fondo dietro alla richiesta di mio zio ci sia lei...
"Vuole che vada li. Deve parlarmi"
"Di cosa? Non ti ha scritto i motivi?"
"No.." mi limitai a dire.
Lei mi prense la lettera dalle mani e la lesse.
"Che strano.." disse leggendo.
"È tuo fratello. Scrivigli per saperne di più.."
"No. Verrò direttamente con te."
"Va bene madre. Ora se permettete, io andrei a cavalcare. "
Mia madre è sempre stata una donna abbastanza fredda e sulle sue, certo non posso dire che non mi voglia bene, ma.. Mi ama a modo suo diciamo. Non ricordo un suo abbraccio e nemmeno una parola di incoraggiamento, né di affetto.. Niente.
È una donna calcolatrice, che manipola tutti per ottenere ciò che vuole e da un lato può essere positivo da un'altro no.
Non è la classica madre ecco...
Non lo sarà mai...
"Ne parlerò con tuo padre e vedremo come organizzare il tuo trasferimento lì. "
"Va bene. Fammi sapere poi.."
Prensi poi il mio capello e il frustino per il cavallo e mi diressi verso la porta.
"Non dovresti andare a cavalcare." mi guardò seria.
"Perché mai? Ci vado sempre.."
"Appunto. Non fa bene andare sempre a cavallo e poi il bosco è un posto pericoloso"
"Madre, state tranquilla! Non mi succederà nulla. Ormai conosco quel bosco ad occhi chiusi" cercai di rassicurarla.
Alzò gli occhi al cielo.
"Eh va bene.." sospirò amaramente.
"Ma torna prima che faccia buio.." aggiunse.
"Certo. A dopo"

Sarebbe falso dire che non pensai a cosa dovesse dirmi mio zio Leopold di così tanto urgente, il pensiero mi tormentò per quasi tutta la mia uscita a cavallo, pensai anche a come potrebbe essere stata coinvolta mia madre in questa vicenda.
Non trovavo motivi sinceramente per cui mi chiamasse li.. E mia madre perché doveva essere per forza coinvolta.. Forse sto sbagliando qualcosa.
"Vostra altezza aspettate..!" mi sentii chiamare.
Riesco ormai a riconoscere la sua voce.
Non mi fermai e nemmeno lo aspettai, anzi iniziai a far correre il cavallo più forte.
"Aspettate!" senti gridare ancora una volta.
Non mi fermai finché non raggiunsi il piccolo laghetto a nord del bosco.
"Lo avete fatto apposta!" senti dire dietro di me.
Mi girai e vidi lui. Harold Lancaster.
"Si. L'ho fatto apposta. Ma solo perché siete voi.." sorrisi e mi avvicinai.
"Siete crudele, vostra altezza" rise.
Quando fui vicina abbastanza, lui mi accarezzò i capelli che ormai erano in disordine per il vento.
"Isabelle.. Mi siete mancata così tanto" mi sussurrò dolcemente all'orecchio.
"Anche voi.. Mi siete mancato davvero molto." arrossii un po'.
Harold Lancaster è il mio maestro di equitazione da ben 5 anni, diciamo che tra noi c'è una relazione che va oltre il normale rapporto tra maestro e allieva.
Lui è diverso dagli altri, non mi vede come una principessa ma come una ragazza normale di 18 anni.
Mi ama per quello che sono e credo anch'io di amarlo.
"Siete così bella. Mi togliete il fiato ogni volta" vidi i suoi occhi brillare di una luce particolare.
"Smettetela! Mi farete arrossire così!" gli diedi una piccola spinta, ma lui con destrezza mi afferrò per le braccia e mi tirò a se. Ora eravamo a pochi centimetri, riuscì a percepire il suo respiro farsi più affannoso e anche il mio.
"Mi volete baciare?" lo stuzzicai.
"Beh, a dir la verità non saprei. Volete che vi baci?" chiese guardandomi intensamente.
"Si. Lo voglio.." sussurrai.
Dentro di me ero in fiamme.
Mi vennero i brividi appena sentii le sue labbra fredde sulle mie.
Mi staccai  poco dopo da lui.
"Vi dovrò abbandonare per qualche giorno.."
"Cosa?" mi guardò perplesso.
"Mio zio Leopold, vuole che vada alla corte di Svezia"
"Mi lascerete qui.. Come occuperò il mio tempo?" scherzò.
"Troverete modo." gli sistemai i capelli arruffati.
"Penserò a voi per tutto il tempo lo sapete questo?" mi passò un dito sulle labbra.
"E io voi.." dissi sinceramente.
"Ho bisogno di un tuo abbraccio prima che tu parta.."
"Solo questo?" chiesi scherzando.
"Magari anche un bacio o due.." mi sorrise.
Mi rifugiai tra le sue braccia che mi strinsero forte a se, poi mi diede un leggero bacio sulla testa.

BOUND TO YOU Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora