4×07 La gelosia

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CAPITOLO 37°

Nella maestosa capitale dei Nove Regni, Ponente, un oscuro segreto si svela nelle profonde stanze di palazzo. Jessica, guidata dalla sua ricerca di verità, si dirige verso Seline con un'accusa che pesa come un macigno.

Seline, sorpreso e angosciato, cerca di nascondere la sua preoccupazione mentre Jessica espone ciò che ha udito: «Ho sentito tutto, Seline. La storia sugli Holdwin e il vostro coinvolgimento nella loro caduta!»

Seline, con un'espressione ansiosa: «Che cosa intendi? È tutto quello che sai?»

ma Jessica, con un tono determinato, gli rivela:
«Oliver mi aveva già riferito dell'argomento della vostra illegittimità. Ma ora sto cercando risposte più profonde e sconvolgenti!»

Il palazzo di Ponente, una volta un luogo di maestosità e intrighi politici, ora è permeato dall'atmosfera pesante di segreti oscuri, e la verità rimane appesa nell'aria, pronta a sconvolgere le vite di coloro che osano cercarla.

Nel regale palazzo, Seline, con aria solenne, conduce Jessica nella sua stanza privata, un luogo impregnato di segreti e verità celate per anni.

«Jessica, è giunto il momento di svelare la verità. Ti prego, voglio levarmi questo peso di dosso, e se voglio cambiare, è giusto ammettere i miei errori, ascolta attentamente!» dice Seline.

Jessica annuisce, ansiosa di conoscere finalmente il segreto che ha perseguitato i Casterio per generazioni.

Seline, con voce calma e determinata, inizia a narrare la storia intricata che ha tenuto nascosta per tanto tempo:

«Mio fratello Yari ed io abbiamo condiviso un legame profondo fin dall'infanzia, mentre nostro fratello maggiore, Joe, è sempre stato un'anima solitaria, nonostante la sua posizione di primogenito. Inizialmente, credevo che Joe avesse un atteggiamento di superiorità nei nostri confronti, e questa percezione era condivisa da Yari. Tuttavia, col senno di poi, capisco che gran parte di quel distacco era dovuto alla nostra invidia. Yari, in particolare, covava una gelosia profonda verso Joe, per il semplice fatto che lui un giorno sarebbe diventato re in virtù della sua primogenitura. Tutta l'attenzione sembrava essere rivolta a Joe, solo a Joe, e questo faceva sentire Yari messo in disparte.

Io, d'altro canto, nutrivo un certo disprezzo per Joe, attribuendo la sua condotta a un'arroganza immotivata. Ora mi rendo conto che questa era solo una giustificazione per la mia antipatia nei suoi confronti.

Nel giorno dell'incoronazione di Joe, prima della cerimonia, entrai nella cucina del castello e vi trovai Yari. Era intento a scambiare il calice di vino destinato a lady Mary, che sarebbe stato successivamente presentato a Joe, come di consueto, durante gli eventi nuziali.

Ho cercato di persuaderlo a desistere, ma in cuor mio, ero tentata persino a rimuovere mio fratello dal quadro, definendolo con disprezzo come "il perbenista". Tuttavia, i cuochi arrivarono in quel momento, costringendoci a fuggire senza che avessi potuto completare lo scambio del calice. Un calice che, per inciso, era stato avvelenato.

In seguito, quando Joe morì, decisi di mantenere il silenzio, anche di fronte all'accusa che mio padre, Mark Casterio, lanciò contro gli Holdwin. La mia motivazione era proteggere Yari, che consideravo più importante degli Holdwin e, quindi, più importante per la nostra sopravvivenza in una situazione così delicata.»

Jessica rimane sbalordita dalle parole di Seline, le sue emozioni in tumulto, e con voce carica di accusa, dice: «Seline, non posso credere a ciò che sto sentendo. Se solo avessi avuto il coraggio di parlare, di dire la verità, forse Joe e la famiglia Holdwin non sarebbero mai stati coinvolti in questa tragedia. Mi dispiace ma hai il peso di un'intera famiglia sulle tue spalle!»

Seline, con un'espressione contrita e il rimorso nei suoi occhi, risponde con voce calma e misurata: «Jessica, hai ragione. Il mio silenzio ha portato dolore e sofferenza a molte persone, ma...»

Seline, con lacrime agli occhi e voce tremante, cerca di spiegare a Jessica la complessità della situazione: «Jessica, forse non conosci la relazione che c'era tra Yari e Mark. Mio padre, Mark, odiava profondamente Yari. Lo vedeva come un figlio ribelle, sempre in contrasto con lui, che non ascoltava mai. Se avesse scoperto la verità, avrebbe fatto qualcosa di terribile!»

Seline  distrutta, cerca di avvicinarsi a Jessica, ma questa si allontana.

Allora Jessica, con l'espressione ancora severa e delusa, decide di mantenere un certo distacco e con voce risoluta dice: «Seline, capisco che la situazione era complicata, ma il silenzio non ha mai portato nulla di buono. Non importa quanto fosse difficile la verità, nasconderla ha causato dolore a troppe persone!»

Mentre Jessica si allontana da Seline, quest'ultima la guarda con le lacrime agli occhi.

A Calack, nel silenzio cupo della notte, il vescovo Adderley cerca riposo nei suoi aposenti, dopo aver ceduto al peccato con la sacerdotessa Marianne. La sua camera, spoglia e modesta, è illuminata da candele che proiettano danzanti ombre sulle pareti scialbe. Nonostante l'apparente serenità, un senso d'inquietudine lo pervade.

Mentre le ore notturne avanzano silenziose, l'atmosfera tranquilla è improvvisamente sconvolta da passi appena percettibili. Gradualmente, quei passi furtivi si fanno più vicini, dirigendosi verso la porta della camera da letto del vescovo. Una sottile sensazione di pericolo si diffonde rapidamente attraverso il suo essere, facendo accelerare il suo cuore.

L'atmosfera diventa elettrica, mentre i passi, come sospesi nell'aria notturna, si placano proprio davanti alla pesante porta chiusa. Il vescovo Adderley rimane immobile, conscio di essere stato scoperto o seguito. Il suo corpo è teso come una corda d'arco, e il solo pensiero di chi si trovi dall'altro lato della porta gli fa rizzare i capelli sul collo.

Un suono leggero e inquietante, come un richiamo nella notte, echeggia attraverso la porta, facendo risuonare nell'oscurità del suo animo una sinistra melodia di paura. Le picchiate sulla porta diventano più definite, insistendo con una cadenza inesorabile, come se l'ignoto visitatore cercasse un'entrata nella sua stanza e nella sua mente.

Il vescovo Adderley, con il cuore che gli batte furiosamente nel petto, alla fine decide di aprire la porta, rivelando un'inaspettata visita notturna. Di fronte a lui si staglia Margaret.

Con un sorriso affabile e un tono affettato, il vescovo tenta di mantenere la calma, chiedendo gentilmente cosa abbia portato la dolce fanciulla nella sua camera a quell'ora tarda. Addirittura, avanza l'indecente proposta di divertirsi insieme, cercando di toccarla con una mano tremante.

Tuttavia, l'atteggiamento di Margaret è tutt'altro che compiacente. In un movimento rapido e inaspettato, estrae una spada, puntandola minacciosamente alla gola del vescovo. Con fermezza, lo costringe a stare in ginocchio, imponendogli un silenzio rigido.

Senza pronunciare una parola, Margaret chiude la porta alle sue spalle.

Jessica, dopo aver appreso la scioccante verità da Seline, ritorna nelle sue stanze a Ponente. Il cuore pieno di dubbi e incertezze, decide di compiere una mossa che teme da tempo: scrivere una lettera ad Oliver. La tensione si fa sentire, poiché sono passati lunghi anni da quando i due si sono separati, senza un vero saluto, senza chiarezza.

Ma la coscienza di Jessica, la sua volontà di fare la cosa giusta, prevalgono sulle paure e i timori. Prende la penna, inizia a mettere su carta le parole che hanno sconvolto il suo mondo. Racconta la storia che ha scoperto da Seline, con ogni dettaglio, cercando di essere sincera e onesta, nonostante la paura delle conseguenze.

Una volta terminata la lettera, Jessica sa che deve essere trasmessa a Oliver in modo sicuro, senza destare sospetti. La scelta cade su Frais, l'uomo che ha appreso la verità grazie a Jessica. Per evitare guai a lei, Frais decide di utilizzare una delle sue spie, il misterioso individuo che in passato aveva salvato Oliver dall'ira dei Casterio. Con l'aiuto di questo passaggio segreto, la lettera viene mandata verso il suo destinatario, portando con sé la verità che potrebbe cambiare tutto.

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