1×08 Squarcio

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CAPITOLO 8º

Nella splendida città libera di Culmuker, dove il fascino e l'affetto per le radici dei Dralisi e per la storia delle loro meravigliose creature, le Chimere, regnano sovrane, Daiene viene scortata con grazia da Clarissa attraverso i sontuosi giardini reali. È un momento di gioia e meraviglia, poiché la città intera si prepara a celebrare la festa delle Chimere.

Ecco che Angel, con voce affascinante, svela a Daiene il profondo attaccamento che i cittadini di Culmuker nutrono per le radici dei Dralisi e per le affascinanti creature che ne discendono. Questo annuncio colpisce profondamente Daiene, che si rende conto di quanto la casa Dralisi e le Chimere siano ancora amate e rispettate in questa città.

Daiene si sente rapita dallo spirito di questa città, dalla sua passione per la storia e dalla sua incrollabile fede nelle Chimere.

Mentre, Angel cortesemente invita Daiene a ballare, Luis intrattiene una conversazione con l'imperatore, il quale svela un segreto che renderà questa festa ancora più affascinante per i Dralisi. «questa celebrazione avviene ogni anno, sempre all'ultimo plenilunio d'estate, un momento in cui le mistiche Chimere emergono dalle profondità delle acque del sud. Tuttavia, negli ultimi dieci anni, queste creature non sono state avvistate, a causa dell'assenza di un membro potente e influente della famiglia Dralisi».

Con grande saggezza, Luis risponde all'imperatore, «in realtà, io e mia nipote abbiamo trascorso molto tempo nel continente del sud, attendendo con ansia ogni anno quel periodo affianco alle acque. Tuttavia, le Chimere non sono mai nate, poiché mancava la presenza vitale di una Chimera viva. Sfortunatamente, come ben sappiamo, tutte queste magnifiche creature sono ormai estinte».

Pertanto, Luis afferma con sicurezza «è altamente improbabile che nuove Chimere possano nascere, anche considerando la potenza della presenza della mia famiglia. La nostra energia, per quanto possa essere straordinaria, non è sufficiente a dare vita a queste creature leggendarie».

È giunto il momento, dopo aver brindato e gustato le delizie culinarie, che i cittadini di Culmaker, compreso l'imperatore e Angel insieme a Luis e Daiene, si radunino sulle rive del magnifico lago di Culmaker. I Dralisi e tutti gli altri sono stati in attesa per tanto tempo, ma ormai è giunto il momento,
Ma purtroppo nulla sembra accadere. I cittadini delusi stanno per allontanarsi, l'imperatore dà una pacca sulla spalla a Luis e dice «mi dispiace tanto» e se ne va anche lui.

Luis e Daiene rimangono seduti, sconsolati e dispiaciuti, quando all'improvviso sentono la terra tremare sotto i loro piedi. Un'enorme spaccatura si apre nel lago, dividendo le acque in modo spettacolare. Dal profondo emergono quattro figure, che sembrano delle maestose chimere, con i loro occhi verdi che brillano delicatamente. Sono appena nate, pronte a mostrare la loro grandiosità al mondo intero.

L'imperatore, Angel, e l'intero popolo di Culmaker si prostrano umilmente di fronte ai Dralisi, mentre i quattro adorabili cuccioli di chimera vengono amorevolmente accarezzati da Luis e Daiene, i quali non possono nascondere un sorriso di gioia contagioso.

A Ponente, nelle oscure prigioni sotterranee, gli Holdwin, tenuti in condizioni inumane (sporchi, affamati, assetati e soprattutto stanchi e afflitti), vengono finalmente liberati dalle loro catene da Ser Belton. Oliver, Mary e Giordan vengono condotti solennemente nel sacro tempio della Capitale, ove i tre saggi consiglieri dei 9 regni (Sence, Frais e Cafaldo), insieme al venerabile vescovo Adderley giunto appositamente dalla Santa Sede per questa causa, li giudicheranno con equità e saggezza, (o almeno quello che dovrebbero fare).

Nel frattempo, Margaret si sveglia -udendo strazianti grida- e si precipita fuori dal fienile. Da lontano, scorge gli uomini Berkel e Sonur, che ferocemente accoltellano Tino mentre Angelina piange disperata. Successivamente, anche viene ferita con un piccolo taglietto. Gli uomini, poi, osano addirittura tentare di violentare Angelina, ma Mirco, appena risvegliato, si affretta a impugnare il coltello che aveva sottratto a Tino, e da dietro, sgozza uno dei due soldati. L'altro soldato inizia a dare la caccia a Margaret e Mirco, ma Angelina, nonostante le ferite non gravi, decide addirittura di alzarsi e lanciare una pietra contro la testa del soldato. Nel momento in cui questi si volta, Margaret gli infligge il colpo di grazia con quella stessa pietra, che un attimo prima era stata scagliata da Angelina.

Angelina, ancora piangendo, abbraccia Margaret e si prostra in gratitudine anche di fronte a Mirco, visibilmente imbarazzata. Nel frattempo, il coltello che ha trafitto Tino rivela la sua letalità.

Angelina, prova un momento di profonda solitudine e smarrimento nella sua vita, Margaret allora dice «Angelina, vieni con noi se vuoi, ti prego». Angelina, distrutta dal dolore, accetta l'invito e tutti insieme rubano i cavalli dei soldati caduti per dirigersi ancora più a sud, verso il regno di Marfell.

A Ponente, dopo un lungo processo, celebrato davanti agli stessi dei, le decisioni sono ormai cristalline. Sence e Cafaldo votano per la condanna a morte degli Holdwin, seguendo la stessa scelta del vescovo Adderley. Tuttavia, Frais si schiera per la salvezza degli Holdwin. Gli Holdwin, consapevoli della loro sorte, vedono un accenno di sorriso sul volto di Mark, Seline e Yari, mentre Maëlys mostra totale indifferenza.

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