Capitolo 11: Coffee (not) date

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Ora che il mistero della scomparsa di Negan era stato risolto, Rick si ritrovò ad avere a che fare con un nuovo problema. Pensava di aver risolto tutto, di aver capito le regole del grande gioco mentale che era Negan. Lo credeva davvero, fin quando il ragazzo non ha stravolto di nuovo tutto. 

...hai una cotta per me."
"...sarei molto felice di aiutarti a scoprirlo.”

Le parole marchiate a fuoco nella sua mente. Riusciva ancora sentirle sussurrate vicino alle sue orecchie, come se sapesse cosa bramava davvero Rick. Il sorriso che sfoggiava fiero, consapevole, sicuro di se. E quello sguardo. Riusciva sentire come i suoi occhi nocciola scavassero sotto la sua pelle, per vedere cosa tutto Rick potesse nascondere. Scavavano senza fine, perché non ne aveva mai abbastanza. 

E poi dopo una serie di eventi -per l'esattezza tre- che erano successi tra loro due, il mondo di Rick si fermò. Iniziò a mettere in discussione tutta la sua verità, tutto il suo essere.

Non riusciva più a capire come funzionasse lui stesso, ormai.

Ma Rick era troppo stanco per quello. In quel momento la sua testa era appoggiata sul cuscino, il braccio sotto di esso, e si lasciò facilmente trascinare dal sonno mentre chiudeva gli occhi.

Dannazione, ne aveva davvero bisogno. 

Era così stanco che non riusciva più a pensare a niente. Nemmeno a cosa era successo, a cosa poteva ancora succedere.

___________

I primi due eventi successero lo stesso giorno, esattamente la mattina dopo.

La sveglia sul comodino suonò alle 7:50, segnando l'inizio di una nuova settimana di scuola. Rick rimase ancora qualche secondo a godersi la morbidezza e il tepore delle lenzuola, prima di allungare il braccio per spegnerla. 

Si alzò dal letto e senza neanche pensarci due volte si diresse in bagno per farsi una doccia. Dopo aver afferrato il bordo della maglietta e averla sfilata, i suoi occhi catturarono la sua immagine riflessa sullo specchio del lavello. Si guardò e sorrise leggermente. Ricci disordinati, occhi che facevano fatica a rimanere aperti, spalle rilassate e bocca secca. Questi erano i segni di una meritata notte di riposo. 

Finì di togliersi il resto dei vestiti e si infilò sotto il getto d'acqua, uscendone come un uomo nuovo dopo qualche minuto. Finalmente si sentiva in pace, mentalmente e fisicamente visto che il sonno aveva portato via tutta la tensione sui suoi muscoli.

Ritornò in camera per vestirsi per la giornata e poi si precipitò in cucina a preparare il caffè. Rick inspirò l'odore che arrivò non appena mise sul fornello la caffettiera. Amaro e dolce allo stesso tempo. Sorrise.

"Forse avevi ragione Rick, il tuo caffè è imbattibile."

Rick si girò verso la voce alle sue spalle e vide Morgan che si strofinava gli occhi per la stanchezza. In risposta, spense il fornello e riempì una tazza per il suo compagno di stanza. Morgan l'accettò molto volentieri, portandosela alle labbra e godendosi la fragranza e il sapore che emanava. Il ragazzo rialzò lo sguardo su Rick “Come mai sei di buon umore oggi?” 

In effetti lo era. Si sorprese lui stesso un paio di volte ad avere un sorriso sulle labbra mentre preparava il caffè “Immagino di aver solo dormito bene. Era da un po’ che non succedeva.”

“Come mai?”

La domanda fece bloccare Rick sul posto per mezzo secondo. Guardò le sue mani che reggevano la tazza di caffè e poi davanti a se. In quel momento non si ricordava minimamente del motivo delle sue notti in bianco. Forse il riposo della notte prima aveva portato via anche tutte le sue paranoie. Fissò il liquido scuro all’interno della tazza e alzò leggermente le spalle “Non me lo ricordo.”

𝑾𝑯𝑬𝑹𝑬 𝑰𝑻 𝑨𝑳𝑳 𝑺𝑻𝑨𝑹𝑻𝑬𝑫 [Rick x Negan]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora