Capitolo 3: My good boy

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Il motore si spense e il camper si fermò, i ruggiti dei non morti che si facevano sempre più forti man mano che si avvicinavano. Rick rimase seduto immobile per tutto il viaggio. Non sapeva dove l'altro uomo lo aveva portato, ma era sicuro che qualunque posto sarebbe stato di gran lunga meglio che stare nella stessa stanza con lui. La figura allampanata di Negan si alzò e si avvicinò a quella seduta di Rick, che nel frattempo aveva lo sguardo perso nel vuoto. Si sedette vicino a lui, il viso a pochi centimetri dall'orecchio di Rick. In un'altra situazione, quel momento sarebbe stato un allettante invito a sussurrare le cose più sporche che poteva promettere all'altro uomo per quando si sarebbero visti la volta successiva.

Ma Negan decise di non affrettare le cose. Aveva intenzione di riconquistare l'uomo, ma l'avrebbe fatto con calma, godendosi il brio della caccia. Avrebbe riacquistato la sua fiducia, la sua anima, il suo cuore. Se c'era riuscito una volta in passato allora era sicuro che ci sarebbe riuscito di nuovo. D'altronde... sapeva i punti deboli dell'impavido leader di Alexandria..

Guardò Rick, il modo in cui i riccioli scompigliati gli ricadevano sulla fronte facendolo sembrare ancora più distrutto e vulnerabile.

"Tu sei mio." gli disse, ma Rick continuava ad evitare il suo sguardo. Gli mise delicatamente due dita guantate sulla guancia e gli spinse il viso per guardarlo dritto negli occhi "Lo sai questo, vero Rick? Sei mio. Quelle persone laggiù sono mie. Questa..." impugnò l'ascia con l'altra mano, facendola volteggiare in modo che la lama si trovasse vicino allo zigomo di Rick "Questa è mia."

Con le lacrime che minacciavano di uscire, Rick riuscì a mantenere il contatto visivo. Negan rise leggermente, notando quanto fosse diventato obbediente e silenzioso, e infine si alzò. Si diresse vicino alla porta e lanciò l'ascia sopra il camper. Si girò verso il più giovane con un sorriso sul volto "Hey, Rick... va a prendere la mia ascia. Facciamo pace."

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Nel momento in cui il corpo di Rick atterrò sul terreno, i vaganti gli si stavano già avvicinando. Si alzò velocemente e ne spinse alcuni, l'odore fetido di morte che gli inondava le narici non appena se li ritrovava faccia a faccia e i loro ringhi affamati che gli facevano venire i brividi lungo la spina dorsale. Si liberò dell'ultimo e cercò la scaletta al fianco del camper, iniziando a salire e spingendo a calci le mani di quelli che cercavano di riportarlo giù.

Una volta raggiunto il tettuccio, si sdraiò accanto all'ascia e respirò profondamente per calmare il battito accelerato che gli rimbombava in gola. Guardò il cielo, la leggera foschia che copriva gli alberi e i gruppi di vaganti che camminavano attorno. Si prese un momento per pensare, per rimettere insieme tutta la sua merda e cercare di capire come comportarsi.

Come era potuto succedere? Come era possibile che in meno di un'ora avesse perso due dei suoi migliori uomini, due dei suoi amici... per colpa di uno stronzo.
E proprio quello stronzo, l'uomo ancora all'interno del camper. Quello era il fattore che mandava fuori di testa Rick. Tra tutte le persone, tra tutti quelli la cui apocalisse ha corrotto l'anima facendoli diventare dei mostri peggiori di quelli che cercavano di strappare loro la carne, tra tutti... perchè doveva essere proprio Negan? Sembrava uno scherzo del destino. Uno scherzo crudele. Ancora non riusciva ad accettarlo. O forse non voleva.

Sì, forse era proprio così. Non voleva accettare l'idea di vedere Negan così, come il mostro che aveva appena fatto a pezzi la testa dei suoi amici a colpi di mazza, ridendo mentre lo faceva.
Si era lasciato Negan alle spalle con un bel ricordo, forse il migliore della sua vita... e ora tutto era andato in frantumi. Quel sorriso splendente che prima ricordava come una dei più belli e dolci che qualcuno gli avesse mai rivolto, ora era macchiato dal sangue di Abraham e Glenn.

𝑾𝑯𝑬𝑹𝑬 𝑰𝑻 𝑨𝑳𝑳 𝑺𝑻𝑨𝑹𝑻𝑬𝑫 [Rick x Negan]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora