Capitolo 2: Years

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Dopo che quello stronzo ha mantenuto la sua parola, pestando a morte due del gruppo di Alexandria finchè il terreno non diventava dello stesso colore della sciarpa che portava al collo, Rick si sentiva perso.

Il sudore che colava dai suoi capelli e raggiungeva la macchia di sangue sul suo zigomo. Il sangue di Abraham, uno dei suoi migliori soldati anche se alcune volte poteva essere un vero coglione, ora marchiava la sua pelle. Quando la mazza di Negan, Lucille, oscillò verso l'alto dopo aver distrutto la testa di Abraham, il sangue volò sul viso di Rick. Quando lo colpì, una voce nella sua testa gli diceva "Guarda. Guarda dove ci hai portati, come ci hai fatto finire", e ovviamente quella voce aveva lo stesso suono di quella di Abraham. Sentì le stesse cose anche quando Negan colpì violentemente il cranio di Glenn, facendogli saltare un occhio fuori dall'orbita.

Negan continuò a farsi beffe della situazione, di come Lucille fosse assetata di sangue e di come fosse una mazza vampira. Il suo tono tornò serio chiedendo se la battuta che aveva appena fatto fosse davvero così male, giusto per rallegrare la situazione dal suo punto di vista.

A quel punto, Rick lo guardò e iniziò a parlare, dando voce ai suoi pensieri.
"Io ti ucciderò." disse semplicemente, senza riuscire a controllare le parole prima che gli uscissero dalle labbra.

Negan si piego al suo livello. "Cosa?" Il viso a pochi centimetri da quello di Rick. "Non ho capito bene. Devi alzare la voce."

I loro occhi si incontrarono di nuovo, stavolta più vicino e Rick sentì di nuovo quella strana sensazione allo stomaco che aveva provato tanto tempo fa.
"Forse non oggi... Forse non domani... Ma io ti ucciderò."

Lo sguardo nocciola di Negan squadrò l'uomo più giovane, passando dai suoi suoi occhi azzurri, contornati di una leggera sfumatura di rosso, fino alle sue labbra rosee. Rimasero diversi secondi in silenzio mentre Negan continuava a studiare il viso di Rick. A rompere quel momento, è stato lo stesso Negan che chiedeva a Simon che arma si era portato il capo di Alexandria. Tornò a guardare divertito Rick non appena ha sentito che aveva solo una misera accetta.

Quando Negan si alzò, Rick sospirò silenziosamente di sollievo, solo per sentirsi soffocato pochi secondi dopo dalla mano di Negan che lo afferrava da dietro per il cappotto e la maglietta e lo trascinava come un cane dentro il camper.

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Lontano dagli occhi di tutti, Negan lanciò Rick sul pavimento e chiuse la porta. Si girò a guardare l'uomo che cercava di rimettersi in piedi e lo riafferrò per il bordo della maglietta, facendolo sbattere contro il muro e lasciarla cadere per l'ennesima volta.
Piantò l'ascia di Rick sul tavolo e andò a sedersi al posto del guidatore.
"Andiamo a fare un giro" disse accendendo il motore della macchina.

Rick era ancora nascosto nel buio accovacciato, una mano appoggiata sul sedile per non cadere di nuovo. Osservava il tavolo dove era piantata l'ascia e la sagoma di Negan, temendo che l'uomo cambiasse idea e si voltò per ucciderlo subito con la sua stessa arma.

Ma non successe. Negan uccise solo il silenzio che si stava creando all'interno di quel piccolo spazio. "Wow." disse "Che pezzo di merda..." I suoi occhi fissarono Rick dallo specchietto retrovisore. "Io ti ucciderò... mi prendi in giro?" rise per la situazione in cui si stavano ritrovando.
"Cazzo... quanto tempo è passato, Rick? 30 anni? Forse di più, forse di meno?" gli domandò continuando a guardarlo "Sai, quando mi hanno detto che uno stronzo di nome Rick aveva ucciso tutto il mio dannato avamposto... mi sono ricordato di te. Pensavo che fosse impossibile, che fosse solo uno stronzo qualunque con un nome comune. E invece..."
Il motore del camper continuava a scoppiettare finché non partì e Negan posò le mani sul volante. "Dopo tutto quello che abbiamo passato, dopo anni e anni... l'unica cosa che hai da dirmi per celebrare il nostro ritrovo è una stramaledetta promessa di morte?"

Rick rimase in silenzio. La mente che lo riportava al passato e lo stomaco che bruciava per il disgusto di ciò che stava provando in quel momento. Non riusciva a rispondergli. Forse perchè era ancora spaventato dopo ciò a cui aveva appena assistito, o forse perchè non aveva veramente nulla da dire davanti a Negan.
E' stato scioccante rivedere il viso dell'uomo. Rivedere quello sguardo penetrante che si mangiava ogni centimetro di Rick senza nemmeno nasconderlo alle persone che aveva intorno. Pensava fosse una caratteristica, insieme al suo atteggiamento arrogante, che aveva solo da giovane, quando si erano conosciuti per la prima volta tanto tempo fa, nei corridoi del college. Pensava che l'uomo sarebbe cambiato nel corso degli anni... e mentirebbe Rick se dicesse che non ha passato la maggior parte di quegli anni a pensarci, una volta che si erano detti addio e visti per quello che credevano sarebbe stata l'ultima volta. Invece... il carattere provocatorio e la lussuria che vagava nello sguardo nocciola erano ancora lì, anche se coperti da cicatrci, rughe e uno strato di barba sale e pepe.

"Hai visto cosa è successo? Cosa ho appena fatto?" disse all'improvviso Negan, riportando la mente di Rick al doloroso presente in cui si trovava. E sì, Rick purtroppo aveva visto tutto.
"Tu hai..." sospirò, la delusione nella sua voce. "L'unica cosa che puoi fare... è alzarti, prendere quell'ascia e infilarmela nella nuca. Vedi come va."
Rick guardò l'ascia, non riusciva veramente a credere a quello che stava succedendo. La voce dell'uomo più grande continuò a provocarlo. Era sempre tutto una dannata sfida con Negan, un gioco per la quale voleva uscirne vincitore. Gli piaceva distruggere quel piccolo frammento di sanità mentale nelle persone, ciò che le bloccava dal diventare un pasticcio di emozioni che portavano alla pazzia. Voleva provocarli a tal punto dal far uscire fuori il loro vero io. "Continua a fare il duro. Forza... prendi quella cazzo di ascia-"

E così Rick fece.

Scattò in avanti afferrando il legno dell'ascia, staccandola dalla superficie del tavolo con facilità, e si lanciò per piantarla nella testa di Negan. Il battito che accellerava e il sangue che gli ovattava le orecchie.
In quello stesso momento, Negan si alzò dalla sua postazione e si voltò in direzione di Rick con una mitra tra le mani. Rick aveva ancora il braccio alzato pronto per scagliare il suo colpo mortale quando abbassò lo sguardo sull'arma da fuoco. Negan gli sorrise leggermente e Rick lo riconobbe: il tipico sorriso che usava quando le persone cadevano nella sua trappola mentale.

Bastardo, pensò Rick, avrei dovuto prevederlo. Non avrebbe mai detto quelle cose a meno che non avesse un piano per salvarsi la pelle. Come ha sempre fatto.

"Mettila giù" ordinò Negan, inclinando la testa mentre lo fissava. Rick mollò la presa sull'ascia e quella cadette rumorosamente accanto ai suoi stivali. Successivamente, l'unica cosa che sapeva è che Negan lo colpì con il retro del mitra nello stomaco, facendolo piegare in due, e che affondò nuovamente la lama dell'ascia sul tavolo accanto. Più forte, in modo che risuonasse nelle orecchie di Rick come un avvertimento di cui non si sarebbe dovuto scordare.

"Ma tu guarda..." Negan lasciò che il suo sguardo vagasse fuori dal finestrino e poi si concentrò di nuovo su Rick "Il sole sta sorgendo. Un bel giorno tutto nuovo, tesoro."
Rise e si voltò per tornare al sedile mentre Rick lentamente si alzava e faceva dei respiri profondi.
"Voglio che pensi a cosa sarebbe potuto succedere... pensa a quello che è successo, e pensa a quello che può ancora succedere."

Il dubbio si insinuò nella mente di Rick. Guardò in direzione di Negan solo oper catturare il sorriso civettuolo che rifletteva nello specchietto.

A cosa si stava veramente riferendo Negan?

𝑾𝑯𝑬𝑹𝑬 𝑰𝑻 𝑨𝑳𝑳 𝑺𝑻𝑨𝑹𝑻𝑬𝑫 [Rick x Negan]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora