Parte 2

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[Minho's pov]

Il giorno dopo per grazia divina era sabato, ma la mia gioia finì in fretta. "Dove vai?" le chiesi, erano le 11 e mia sorella era già in piedi e si stava truccando. "Da nessuna parte" rispose lei.

"Ti sei svegliata prima di mezzogiorno, non è nulla di poco serio" insistetti io. Lei mi beatamente ignorò. 

"Ieri non mi hai neanche comprato un libro, mi devi delle risposte!" insistetti. "E' colpa di Jisung per il libro" sbuffò lei, uscendo dalla stanza.

 Bene, non mi vuoi dare delle risposte? Ti seguirò! Se esci con un maniaco dovrò saperlo e aiutarti.

Mi misi una giacca nera, gli occhiali da sole e la mascherina.

Lei prese il treno e scese poco dopo, io naturalmente la seguivo, entrò in un ristorante, si sedette con una ragazza...oh! Stava uscendo solo con una amica-QUELLA RAGAZZA LE HA DATO UN MAZZO DI ROSE E LE HA DETTO "GRAZIE DI ESSER VENUTA ALL'APPUNTAMENTO?" Perché mia sorella non mi ha detto niente? Avrei potuto aiutarla per sopportare il fatto di stare nascosta, cavolo, che figuraccia.

Feci per entrare dentro ma qualcuno mi prese il braccio e mi portò in una via buia.

"Che cazzo fai?" sbottai, togliendomi dalla presa, oh guarda Jisung. Lui mi tolse la mascherina e gli occhiali.

"Oh la principessina ora è anche uno stalker!" disse lui. Ripresi gli occhiali. "Che vuoi Jisung?" chiesi in modo acido.

"Beh stavi seguendo mia sorella!" rispose lui molto arrabbiato.

"Tua sorella esce con la mia?" dissi spalancando gli occhi, adesso capivo perché non volesse che io sapessi di loro, io avevo un brutto rapporto con Jisung e quindi aveva paura, che fratello brutto.

"Se non lo sapevi significa che il vostro rapporto fa schifo" suppose lui, per poi avvicinarsi e prendere il mio colletto, facendomi abbassare. "Segui o infastidisci mia sorella Hayon di nuovo e ti stacco le palle con un coltello molto affilato!" mi minacciò per poi staccare la presa. "Capito testa di cazzo?" continuò lui. Io terrorizzato annuì, lui mi guardò e dopo di che se ne andò. Che cazzo era appena successo?

[Jisung's pov]

[tempo dopo]

"Cazzo!" pensai guardando il voto che avevo preso, 4! Peggio della scorsa volta. "Ora che faccio? Devo prendermi un tutor!" pensai passandomi le mani nei capelli. A fine lezione di Matematica andai nell'ufficio dei professori a parlare con la prof di matematica.

"Cosa potrei fare per far salire la mia media di matematica? Vorrei passare l'anno" le chiesi.

"Potresti prendere un tutor, ma costano tanto sai, se no potremmo chiedere a un tuo compagno di classe, essendo sotto la tutela della scuola, il costo sarà la metà" propose lei.

"Oh mio dio! La ringrazio vorrei tanto fare la seconda opzione!" risposi. Volevo recuperare. Lei annuì e con il telefono chiamò qualcuno.

Cinque minuti dopo entrò qualcuno, l'unica persona che non volevo vedere, la principessina.

"Ho deciso di chiedere a Minho, lui è molto bravo" spiegò la professoressa, passandomi un foglio. "Qua sono gli orari scelti dalla scuola basta scegliere dove andare, se andare a casa di Jisung o Minho" aggiunse la professoressa.

"Da Minho" risposi svelto.

"Ah, perché?" chiese la professoressa, "Già perché?" fece coro Minho.

"Casa mia è sotto ristrutturazione" risposi inventando una scusa.

Firmammo il foglio e dopo di che uscimmo in corridoio.

"Pff" sbuffò Minho, "Perché a casa mia?" chiese, infilandosi le mani in tasca.

"Così non tocchi mia sorella" risposi a denti stretti, stringendo un pugno.

"Per favore calmati" sbuffò lui.

"No mia sorella non la tocchi".

"Ma non è neanche il mio tipo, ero andato a controllare mia sorella!". Gli mandai un occhiataccia.

"Mhm, ci credo guarda".

"Credimi! Sono omosessuale!" rispose lui esausto, per poi tapparsi la bocca con una mano, spalancando gli occhi. "Non dirlo a nessuno" continuò con ancora la bocca sulle mani per poi chiudersi in bagno. Rimasi un attimo sorpreso, non pensavo che lo fosse.

Beh, ovvio che non lo avrei detto a nessuno, non andiamo d'accordo ma non sono una persona di merda!

[Minho's pov]

Mi chiusi in bagno, mi sedetti sul water, le mie mani tremavano e non riuscivo a togliere la mano destra dalla bocca. Cosa avevo fatto? Che stupido!Stupido! Una prima lacrima rigò il mio viso.

Mi vennero in mente i ricordi dell'anno scorso, come venivo preso in giro.

"AHAHAHA!Come è conciato?" disse una ragazza, puntandomi il dito. Un ragazzo filmava tutto e un altro mi versava sporcizia addosso. "Così almeno non ci infetti con la tua malattia!" disse il ragazzo che filmava. I miei ricordi si fermarono lì.

Un fiume di lacrime iniziò ad uscire, non volevo esser preso in giro di nuovo. Perché sento come se il mondo c'è l'ha avesse con me?

Il giorno dopo entrai a scuola, mi aspettavo che tutti avrebbero bisbigliato mentre passavo, ma nessuno mi degnò d'uno sguardo, mi sedetti nel mio banco, nessuno mi parlò, come tutti i giorni, lui non lo aveva detto a nessuno?

Jisung mise una sedia davanti a me e si sedette. "Principessina, allora domani ci vediamo dalle 5 alle 6 a casa tua okay? Poi passiamo a mangiare qualcosa, ci sono combini vicino a casa tua?" disse, come se ieri non fosse successo nulla.

"Sì va bene e sì ci sono, ma non voglio mangiare con te!" risposi.

"So che domani cambierai idea, principessina, la cena dei campioni con ramen e birra è la migliore!" rispose lui alzandosi.

"Smettila di chiamarmi così!" insistetti.

"Okay... principessina" rispose lui ridacchiando, per poi prendere la sedia e iniziare ad andarsene, ma lo fermai.

"Non l'hai detto a nessuno?" chiesi.

"No, ovviamente, non sono cattivo quanto credi" rispose lui, io lasciai la presa del suo polso.

"Grazie Jisung" dissi.

"Di nulla principessina". Se ne andò.

Per la prima volta il "principessina" non mi diede fastidio. 

ANGOLO AUTRICE 

Buonissima la cena dei campioni.

THE NERD TUTORING THE HOTTIE:A MINSUNG STORYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora