Part 5

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Nonostante quello che successe davanti alla libreria della zia di Jisung non si parlarono ma presto dovettero.

[Minho's pov]

Entrai a scuola e tutti mi guardavano con fare curioso, cosa volevano da me? Un gruppo di ragazze timidamente si avvicinò a me.

"Sei il fratello di Jiwo?" mi chiese una. Io annuì, cosa aveva fatto mia sorella?

"E' vero che si è fidanzata con la sorella di Jisung?". Quasi mi strozzai con la mia stessa saliva. Come lo sapevano?

"Chiedetelo a lei!" risposi secco, andandomene. Presi il telefono e chiamai mia sorella ma non rispondeva, così fui costretto a chiedere a Jisung.


"Jisung" dissi. 

"Oi principessina!" esclamò lui, gli afferrai il braccio. "Per favore ora non chiamarmi così, è serio, la gente sa riguardo le nostre sorelle!" spiegai. 

"Mhm lo so, le ho spinte io a dirlo a tutte, sono così carine, spero che loro possano tenersi per mano nei corridoi, Ah! Domani a cena a casa mia, mia sorella vuole tipo fare una "cena di famiglia" ci sarai?" disse. Io lasciai la presa.

"Oh! Bene, avevo paura che qualcuno le avesse esposte, comunque per quella cena va bene, basta che non mangiamo la cena dei campioni" risposi, sbuffando sulla "cena dei campioni".

"Va bene principessina! A domani" rispose lui dandomi una pacca sulla spalla, per poi andare dai suoi amici.

[Jisung's pov]

"Quindi tu e la tua principessina avete chiarito?" mi chiese Bangchan.

"Sì ma non chiamarlo principessina", non seppi perché ma sentivo come se fossi l'unico a poterlo chiamare così.

"Ah!" esclamò Seungmin. "Quindi ti piace?" aggiunse. Io lo guardai storto.

"No" risposi. "Però solo tu puoi chiamarlo principessina..." mi stuzzicò Chanbing.

"Sì ma è per scherzare tra me e lui" sospirai.

"Però ti piace il fatto che non ti strisci ai piedi come gli altri" sospettò Felix. Io sbuffai.

"Smettetela, andiamo a lezione!" naturalmente non smisero.

Quella sera stessa arrivarono Jiwo e Minho a casa mia. Avevo preparato naturalmente la cena dei campioni.

"Oh no! Di nuovo questo!" sbuffò Minho.

"Di nuovo?" chiese mia sorella.

"Ogni volta che facciamo lezione insiste nel mangiare questa cena dei campioni" spiegò Minho. "Ehi!" esclamai io. "Se non ti piace non mangiare" aggiunsi, non si tocca la cena dei campioni.

Minho rise. "Calmo" rispose. Dopo la cena le due fidanzatine vollero andare a fare un giro, lasciando me e Minho da soli, sicuramente lo facevano per farci stringere più amicizia, anche se era solo mio tutor.

"Quindi" disse lui, ammirando le mie chitarre. "Quante ne hai?" chiese. Ci eravamo spostati in camera mia.

"Cinque, ma ne vorrei una sesta" risposi, vantandomene un po'.

"Anche io ne vorrei una, so suonare il piano, ma la chitarra è figa".

"Beh, il piano è elegante" risposi, sedendomi sul mio letto. Lui si sedette a fianco a me.

"Come la senti questa cosa?" chiese.

"Quale cosa?" domandai confuso.

"Le nostre sorelle sono fidanzate ma io sono solo il tuo tutor e tu il mio allievo" spiegò.

"Potremmo essere amici, sai abbiamo anche bisogno di un altro membro nel nostro gruppo, Woojin se ne è andato" dissi, appoggiando la mia testa sulla sua spalla.

"Veramente?" chiese sorpreso. "Come mai se n'è andato?" aggiunse.

"Cose" sospirai, troppe cose. Lui non chiese di più.

"Quando fate le prove?" domandò.

"Ogni lunedì, mercoledì e venerdì nella palestra della scuola" spiegai.

"Bene ci sarò" rispose lui. Dopo di che si alzò facendo quasi cadere la mia testa, le fidanzatine erano tornate. "Beh, ciao Jisung, ci vediamo domani" salutò Minho, per poi correre al piano di sotto.

[Minho's pov]

Ero uscito da casa di Jisung con mia sorella, era tardi e l'aria era frescamente pungente.

"Quindi cosa avete fatto tu e Jisung?" chiese mia sorella.

"Parlato, niente di particolare" risposi. "Comunque" aggiunsi subito, sospirando e appoggiando un braccio sulla spalla di mia sorella.

"Dovevi dirmelo" dissi, "Anche se Jisung e io non eravamo in buoni rapporti sei mia sorella, starò dalla tua parte in qualsiasi caso, poi ultimamente le acque si stanno calmando".

Lei mi diede una pacca sul petto. "Ehi! Per una volta che ero gentile!" sobbalzai, togliendo il braccio dalla sua spalla.

"Dovevi dirmelo prima! Mi sono fatta troppe paranoie! Vaffanculo Minho!" mi disse.

"Ehi! Non si parla così ai più grandi!" esclamai.

"Mhm-Mhm se no cosa mi fai?" rispose ridacchiando, per poi iniziare a correre via.

"Jiwo! Maledizione a te!" esclami, iniziando a correre dietro di lei. "Sai che non so correre!" urlai.

"Meglio per me!" mi rispose lei.

Dopo questa inutile corsa, decisi di andare nella mia solita libreria, quella della zia di Jisung, presi un libro e mi sedetti al mio solito posto. Presi pure una bibita calda, abbastanza calda da farmi scordare l'aria pungente di prima.

Iniziai a leggere pensando di non trovare nessuno invece...

"Non trovo Jisung, ma trovo uno sfigato!" sbuffò qualcuno, tolsi gli occhi dal libro, rimanendo sorpreso.

"Joseph, che minchia vuoi?" chiesi.

"Quella di Jisung" rispose.

Quasi stavo per soffocare, come si fa ad oggettificate qualcuno così tanto, quella era la volta buona che lo uccidevo....

ANGOLO AUTRICE 

"quella era la volta buona che lo uccidevo" CI FARESTI UN FAVORE.

THE NERD TUTORING THE HOTTIE:A MINSUNG STORYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora