Parte 10

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CONTIENE SMUTT

[Minho's pov]

"Fate meno le drammatiche!" dissi arrossendo e iniziando a vestirmi.

"Dai che fate queste cose anche voi!" si aggiunse Jisung.

"Non è vero, non siamo pervertite!" disse Hayon, dando una pacca a Jisung.

"Beh, non è vero" rispose Jiwo a Hayon. "Anche tu però! Non farci scoprire!" sbuffò Hayon per poi girarsi verso Jisung, "Però almeno prova ad essere quello che sta sopra!" si lamentò.

Iniziammo a ridere.

"Okay basta ne stiamo facendo una crisi di stato!" disse Jisung alzando le mani.

"Va bene, andiamo amore" disse Hayon, prendendo la mano di Jiwo e portandola in camera.

"Tua sorella vorrebbe che tu stia sopra, ma sai, penso che tu preferisca che io stia sopra" dissi a Jisung facendo un occhiolino. Jisung afferrò il mio polso e mi fece sedere affianco a lui.

"Basta parlare di sopra e sotto!" sbuffò poggiando la sua testa sulla mia spalla.

"Esatto... dovremmo riprendere" dissi, sbottonando la mia camicia.

"C'è mia sorella in casa" disse Jisung, "non farò nulla di rumoroso, posso?" risposi.

"Sì".

Una sensazione di eccitamento mi persuase, sentivo di voler far provare a Jisung piacere, come se il suo piacere fosse il mio.

Presi la sua faccia e gli diedi un bacio a stampo, poi appoggiai le mie labbra sul suo collo e iniziai a succhiare, lui infilò le mani nei miei capelli e si aggrappò leggermente, sentì una sensazione di piacere, Jisung fece un verso e in quel momento mi sentì in paradiso, vorrei poter sentire quel suono tutta la notte, mi staccai, avevamo entrambi il fiatone.

"Dove hai imparato?" mi chiese, avevamo entrambi le guance rosse.

"Ho avuto qualcuno con cui sperimentare" risposi, facendo spallucce.

"Il nerd alla fine non è così innocente, mi sorprendi Minho!" esclamò.

Sorrisi, poi abbassai lo sguardo. "Quindi siamo fidanzati?" domandai.

"No siamo amici che si succhiano a vicenda, ma che domanda è?". Iniziammo a ridere.

"Vero hai ragione pure te!".  Ci baciammo.

[Jisung'spov]

La mattina dopo il segno si era schiarito, ma comunque dovevo coprirlo, presi una cosa che assomigliava a un pennellino e un altra cosa che mia sorella si passa sotto gli occhi, non ci capivo nulla di make-up. Lo coprì, beh, ero soddisfatto.

Andai a scuola.

A fine giornata avevamo le prove quindi rimasi a scuola di più. Bangchan si avvicinò e mi sussurrò: "Cosa hai sul collo?".

Io appoggiai una mano sul collo a coprire il succhiotto.

"Niente, ho sbattuto-emh- una zanzara" risposi spalancando gli occhi.

"Ah le famose zanzare primaverili" rispose sorridendo.

"Eccomi! Scusate il ritardo!" esclamò Minho entrando. Mi passò un bubble tea. "Tieni" disse.

"Oh! Grazie non dovevi!" risposi iniziando a bere, da quando ero svenuto Minho mi portava cibo o bevande in modo che non mi sentissi male e che mangiassi.

"Perché eri in ritardo?" chiese Bangchan.

"Mia sorella aveva bisogno di una mano con matematica" rispose Minho, non sapendo che Bangchan sapesse.

"Ah pensavo che fossi impegnato ad essere una famosa zanzara primaverile!" esclamò, per poi girarsi verso gli altri e parlare con Felix.

"Cosa?" borbottò Minho.

"Io ho provato a coprirlo ma se tu sei un affamato non è colpa mia!" esclamai. Minho rise.

"Scusa, allora non te li faccio più!". Afferrai la sua mano.

"Non osare!" esclamai. Dopo di che facemmo delle normali prove.

La sera stessa tornai a casa ma non sapevo che lui fosse lì. Mio padre era lì.

"Sì dovremmo guardarlo quel film, un bel film d'amore!" esclamò Minho. Io gli diedi un bacio sulla guancia. "Basta che dopo non piangi!" dissi ridendo. "Ciao ragazzi" disse una voce bassa. Feci cadere le chiavi a terra, perché era qui?

Minho si parò davanti a me, pronto a far di tutto pur di proteggermi, ma io non avevo paura, non volevo sentire o vedere quel coso che ero obbligato a chiamarlo papà. "Jisung non hai risposto alle mie chiamate" disse mio padre. "Come se tu rispondessi" risposi, una lacrima iniziò a rigare il mio viso. Mio padre provò a dire qualcosa ma Minho afferrò la mia mano. "Vieni, ho casa libera" disse uscendo da casa mia, io mi feci trasportare da lui.

Arrivati lì, c'era Jiwo e sua madre che stavano preparando qualcosa. "Non mi hai detto che avevamo ospiti! Potevo sistemare casa!" esclamò sua madre, era una donna bassa e con un'aria gentile. "Non ti preoccupare" risposi sorridendo, Minho mi indicò una sedia e io mi sedetti. Iniziammo a mangiare il cibo era squisito e la compagnia di più.

"Suoni gli strumenti non ci credo!" esclamò la madre di Minho, Molan. "Pure il padre di Minho suona la chitarra! Mi fai sentire come se tornassi giovane!" aggiunse sorridendo.

"Sua sorella è migliore" si intromise Jiwo.

"Su questo dovremmo discuterne!" rispose Minho.

"Ragazzi non litigate! Ci sono gli ospiti!" disse Molan, io risi a crepapelle.

Quella sera stessa rimasi a dormire da Minho, il giorno dopo non avevamo scuola. Appoggiai la testa sul suo petto.

"Grazie per quello che fai per me" dissi. Lui mi accarezzò la testa.

"Dobbiamo dare ad entrambi qualcosa, l'amore non è composto da un lato solo" rispose.

"Sì ma io non sento di darti lo stesso" risposi.

"Tu mi hai dato fiducia in me stesso, una gruppo di amici e amore, tutto quello che chiedo".

Sorrisi in quel momento mi sentì amato, sapevo di poter contare su Minho e io sapevo che avrei dato sempre la mia spalla su cui piangere a Minho.

"Ti amo" dissi.

"Anche io ti amo".

Ci addormentammo. 

ANGOLO AUTRICE 

Vi piace la storia? Belli loro no? E la coppia Hayon-jiwo?

THE NERD TUTORING THE HOTTIE:A MINSUNG STORYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora