Parte 7

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[Jisung's pov]

Suonò la sveglia, ma Minho non era nel mio letto. Spensi la sveglia e corsi subito a cercarlo. Scesi al piano di sotto e... stava facendo colazione con mia sorella.

"Voi due allontanatevi!" esclamai.

"Non iniziare di prima mattina" sbuffò Minho.

"Esatto!" fece coro mia sorella. Io sbuffai. "Pazzi siete! Pazzi!" esclamai.

Dopo colazione io e Minho ci vestimmo. "Perché dobbiamo andare a scuola anche di venerdì! Per solo 4 ore!" sbuffò Minho. "Pensavo ti piacesse andare a scuola!" esclamai. "A me piace prendere voti alti, non andare a scuola!" mi spiegò. Io annuì infilando libri nello zaino. "Saltiamo scuola" disse in punto in bianco. Io sobbalzai e iniziai a ridere. "Non pensavo di sentire una cosa del genere da te!".

"Quindi saltiamo o no?" insistette.

"Okay va bene!" esclamai.

"Però non saltiamo la lezione di matematica! Devi passare quest'anno" disse. Io mi portai una mano sulla fronte stile militari ed esclami "Sì signore!". Minho rise.

Uscimmo ma invece che andare a scuola passammo per un combini a prendere del cibo. Per poi andare nella libreria di mia zia.

 "Sempre qua ci ritroviamo!" sospirai. "Lo so!" rispose Minho mettendo apposto un libro e prendendo il secondo. 

"Finito in un giorno!" si vantò. Io gli feci un applauso. "Poi cosa vuoi di più? Paparazzi e fiori?" chiesi in modo ironico, per prenderlo in giro.

Lui mi diede una pacca sulla spalla e io misi di battere le mani. "Oh scusa non ti dovevo picchiare!" esclamò. "Ma no non dev-" venni interrotto. "La violenza sugli animali è illegale!".

Spalancai la bocca sorpreso. "Oh Minho! Te la sei cercata!" iniziai a rincorrerlo, però detto in modo sincero non sapeva correre bene, infatti dopo pochi istanti ci trovammo uno sopra l'altro caduti sul divanetto.

Avevo le mani sulle sue spalle e lui sui miei fianchi, ero sopra, ma la vista non mi dispiaceva.

Minho era così bello, ci guardammo, non seppi capire cosa dicessero i suoi occhi, ma mi ammaliavano. Diventammo rossi in viso.

Jang-Mi si schiarì la gola. "Niente amoreggiamenti nella mia biblioteca!" esclamò. Io mi alzai subito, pure Minho. Diventando ancora più rossi.

"Colpa tua!" esclamò Minho, dandomi una pacca sulla spalla.

"Ehi! Non avevi detto che picchiare gli animali fosse illegale?" esclamai.

Lui rise per poi sedersi su un divanetto. "Su siediti che mangiamo gli snack".

Io mi sedetti senza controbattere, solo gli stupidi potrebbero dire di no a una proposta simile!

[Minho's pov]

Iniziammo a mangiare, io naturalmente mi sporcai.

"Aspetta sei sporco" disse Jisung.

Prese un fazzoletto e mi pulì l'angolo della bocca. Quell'istante, che durò massimo un minuto mi parvero decenni, io sentì le farfalle nello stomaco, ma le ignorai.

Insomma diciamolo, uno figo come Jisung vuole una persona figa, non me! Io sono solo un nerd!

Dopo di che uscimmo, andammo a fare una passeggiata. Ci stava per fortuna un bel parco con un bel fiume.

"Che ne dici di fare il bagno?" chiese Jisung.

"Bagno?" risposi io.

"Sì oggi fa caldo non come gli altri giorni, poi qua non c'è nessuno" spiegò iniziando a togliersi la camicia scolastica restando in canottiera.

"Se proprio vuoi!" esclami, togliendo pure io la camicia.

Dopo di che ci buttammo dentro l'acqua. Lui mi schizzò. "Ehi!" risposi io muovendomi in modo strano, l'acqua era congelata! Lo schizzai pure io, così come bambini iniziammo a giocare.

Spinsi Jisung sott'acqua. "Questa me la paghi!" rispose lui, prendendomi i fianchi e buttandomi sotto acqua. "Brutto idiota!" risposi io spingendolo. 

"Se vado sott'acqua io vieni con me!" rispose, aggrappandosi al mio collo, così insieme finimmo sott'acqua, appena tornammo su tolsi le sue mani dal mio collo. "Mi hai quasi affogato!" esclamai indignato.

Continuammo a giocare per un bel po' di tempo per poi uscire dall'acqua e sdraiarsi sotto il sole.

"Ci ammaleremo!" esclami.

"Però ci siamo divertiti!".

"Sì ma ci ammaleremo!" risposi con ancora il fiatone.

Rimanemmo in silenzio per qualche minuto. Poi lui mise la sua mano sopra la mia, nessuno disse niente, nessuno si lamentò, io arrossì, una parte di me voleva tenergli la mano nei corridoi della scuola. Cazzo ero innamorato!

"Quella nuvola ti assomiglia!" esclamò Jisung indicando una nuvola.

"Ma che cazzo dici!" esclamai guardandolo. Lui rise. "Scusa!" disse alzando una mano, anche io risi.

"Quella ti assomiglia!" dissi io, indicando una nuvola. "No okay dovresti portare gli occhiali" disse Jisung. "Allora abbiamo capito che non capiamo una minchia sulle nuvole" sbuffai io.

"No la mia ti assomigliava sei tu che non capisci!".

"Ma che dici!".

"La principessina non lo ammette". Mi sedetti guardandolo in modo indignato, ma senza staccare la mia mano dalla sua.

"Allora, vuoi le botte o preferisci essere sgozzato?" chiesi. Lui rise.

"Non ti arrabbiare!" disse, io mi sdraiai di nuovo.

"Mi piace passare il tempo con te" mi disse Jisung, stringendo ancora di più la mano, ci guardammo, "sai è come se avessimo un mondo tutto nostro" aggiunse.

"Anche a me piace" risposi.

Restammo in silenzio a farci ammaliare dalle nuvole e dal bel cielo, il sole scaldava la nostra pelle e faceva brillare i nostri occhi. Era tutto così sereno e bello, stava andando tutto liscio e finalmente ero calmo con me stesso, avevo capito che Jisung mi piaceva e anche tanto. Sembrava che fossimo dentro una fiaba.

Beh cari lettori, tutto bene quel che finisce bene? No, ben presto arriverà un'ondata di sfiga per i nostri protagonisti, riusciranno a superarla? Non so, vi consiglio di continuare a leggere.

ANGOLO AUTRICE 

La storia sta per finire...

THE NERD TUTORING THE HOTTIE:A MINSUNG STORYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora