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jo si svegliò di soprassalto nel bel mezzo della notte. si tolse le coperte di dosso, sottraendosi all'abbraccio di luke, e sgusciò fuori dal letto.
tremava e le lacrime le scorrevano sulle guance.
era tutto così sbagliato.
si passò le mani sul viso, cercando di rallentare il ritmo del suo respiro.
amava luke, lo amava più di qualsiasi altra cosa, ma lei non era abbastanza per lui.
non lo era e non lo sarebbe mai stata."vattene jo" le suggerì una voce nella sua testa "perché devi rovinargli la vita? lui non ha bisogno di te."
si infilò una felpa di luke, un paio di jeans neri e le scarpe, tirò fuori da un cassetto della scrivania un pezzo di carta e una biro e cominciò a scrivere.
caro luke,
ho deciso di andarmene. non so ancora dove, ma ovunque andrò non sarò mai abbastanza lontana da te. per favore, dimenticami. sono sicura che senza di me sarai molto più felice. chi sono io per rendere la tua vita qualcosa di migliore?
ti amo.
jorilesse il biglietto una decina di volte prima di posarlo sul cuscino.
mise in tasca il cellulare e le chiavi della macchina poi si fermò davanti alla porta, guardandolo per l'ultima volta.
<ti amo.> mormorò.
corse giù per le scale e fuori, nella notte.
perché di notte la mente è troppo debole per raccontarsi delle bugie.
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scusatemi.
⌨
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Punk; ☹
Short Story“Non è finita finché non sei sottoterra, non è finita finché non è troppo tardi.” — Green Day @hugmepotato 2015