Punk; ☹

ten; home

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erano quasi le sette del mattino quando jo scese dall'auto, le guance rigate di lacrime e gli occhi gonfi.

aveva viaggiato per circa quattro ore in silenzio e aveva stretto le mani così forte sul volante da farsi sbiancare le nocche.

di lì a poco luke si sarebbe svegliato e avrebbe trovato il suo messaggio. aveva bisogno di un posto in cui nascondersi, almeno per un po' di tempo, e le era venuto in mente solo lui. ma probabilmente lui si era dimenticato di lei.

le luci della casa erano tutte spente e la cassetta della posta era piena, come al solito. c'erano ancora i fiori blu ai lati del vialetto di ghiaia che portava all'ingresso e l'albero con l'altalena in fondo al giardino.

quel posto le era mancato anche se non aveva mai avuto il coraggio di ammetterlo.

il telefono le vibrò in tasca un paio di volte ma lei lo ignorò e aprì lentamente il cancelletto dell'abitazione.

percorse il viale con il cuore in gola e una volta davanti alla porta di accorse che era di nuovo sul punto di piangere.

prese fiato e bussò.

silenzio.

per un attimo pensò che lui se ne fosse andato, ma era tutto troppo uguale, troppo immutato perché qualcun altro avesse preso il suo posto e bussò di nuovo.

stavolta dall'interno si sentì un rumore di passi attutiti e la porta si spalancò.

il ragazzo posò lo sguardo su di lei e sgranò gli occhi.

<ciao ashton.> mormorò jo.

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mi dispiace di aver postato davvero così tardi, soprattutto l'ultimo capitolo e mi dispiace perché avevo intenzione di farlo più lungo ma questo è tutto ciò che riesco a fare al momento.

ho detto che ci sarebbe stato un sequel e lo farò, spero fra poco.

ho amato scrivere questa storia e amo farlo tuttora.

love u all⌨