Capitolo 18 Una speranza in più...

51 2 1
                                    

Ero pronto a colpirla, ma proprio quando fu ad un centimetro da me qualcuno si mise in mezzo tra me e Luna, era Elys...
A mani nude aveva preso per il collo Luna e con voce ferma le disse
"Tu... Devi sparire!"
Luna non le rispose era troppo occupata a liberarsi dalla presa di Elys.

Di colpo Elys la lanciò contro la casa, per poi girarsi verso di me e guardarmi dritto negli occhi, anche lei stranamente era cambiata , i suoi occhi verdi erano diventati totalmente bianchi e le sue labbra erano ricoperte di sangue; d'improvviso mise le sue mani intorno al mio viso e poi con forza mi spinse contro un albero li vicino.

Feci una piccola smorfia di dolore , per aver sbattuto la testa contro quel possente albero, dopo di che Elys si avvicinó nuovamente a me e con determinazione mi prese per i capelli per poi dirmi "Un ultimo bacio prima di morire..." ; mi bació contro la mia volontà.

Sentivo la sua lingua entrare sempre di più nella mia bocca, quasi quasi mi raggiungeva la gola, cercai di ribellarmi tentando di colpirla con un coltello che avevo in tesca; ma non so come ella mi disarmó.

Sapevo che non era Elys...

Lei continuò ad attaccarsi sempre di più al mio corpo , a tal punto che quasi stesse entrando con fatica dentro di me, urlai dal dolore ormai era quasi riuscita ad impossessarsi del mio corpo e in quel momento sentivo ogni singolo osso del mio corpo rompersi al rallentatore; finché non arrivó la mia vera Elys.

Lei era davanti a me, preoccupata e presa dalla rabbia prese per i capelli Nasha, che così facendo riuscí a liberarmi dalla sua possessione; Nasha guardó in faccia Elys e con il sorriso sulle labbra le disse
"Ciao sorellona... sei venuta ad unirti alla nostra festa? Sai il tuo ragazzo ed io stavamo provando a fare una piccola fusione vuoi farla anche tu?"

" Non ci penso nemmeno Demone."

Di colpo le girò con violenza la testa e Nasha cadde a terra svenuta, Elys dopo questo suo gesto mi guardó e con le lacrime agli occhi mi chiese se stessi bene.

Un Angelo CustodeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora