Capitolo 17 Una strada solitaria

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Ash abitava in piena campagna, a tre ore di viaggio da casa di zia Gen, ormai era passata quasi un ora da quando ero partito; lasciando in mezzo alla strada la ragazza a cui ho donato il mio cuore.

Non ho voluto che venisse con me perché lei non capirebbe...

D'altronde da quanto ho capito viene da un altro mondo, non se è mai stata un umana prima di diventare un angels, ma dalla scenata che mi ha fatto per quel bacio credo proprio di no...

Alla fine non so a che cosa sto andando in contro di preciso, ma non posso lasciare che Ash muoia a causa della mia famiglia e dei loro segreti.

Lui è stato l'unico amico a starmi vicino da quando avevamo cinque anni e non intendo abbandonarlo proprio adesso.

Mi fermo ad una stazione di servizio, per fare rifornimento di benzina, intanto che aspetto che il tipo mi riempa il serbatoio mando un messaggio ad Ash, ma lui non mi da alcuna risposta; inizio subito a preoccuparmi così provo a chiamarlo ma parte subito la segreteria telefonica.

E se Nasha fosse già da lui...

E se lui fosse già...

No non può essere, di sicuro starà bene, non avrà sentito il cellulare come al solito; pago subito il benzinaio e poi riparto per il mio viaggio.

Ero quasi a metà strada, la città svaniva man mano che mi diriggevo verso casa di Ash, improvvisamente iniziai ad addentrarmi verso una stradina nel bosco.

Di colpo rimasi impantanato in mezzo al fango, scesi dalla macchina...
purtroppo avrei dovuto proseguire a piedi, inziai a camminare in mezzo a tutto quel fango; le mie scarpe spofondavano in esso ad ogni mio passo.

Ero quasi arrivato a casa di Ash, ma non appena raggiunsi i gradini di casa sua, c'era già qualcuno che mi aspettava.

Luna...

Era completamente cambiata, il suo dolce viso era ricoperto di sangue, non aveva più gli occhi ; sembrava che qualcuno le li avesse tolti con la forza e i suoi bellissimi capelli sono stati tagliati in malo modo.

"Luna... i tuoi occhi..." le dissi io angosciato, lei mi rise in faccia per poi rispondermi con un " Li ho mangiati, li rivuoi?" E dopo quella frase vidi dalla sua bocca uscire uno dei suoi occhi, non riuscivo a credere a ció che stavo vedendo, lei non era così.

Sputó l'occhio, ed esso arrivò proprio davanti ai miei piedi , disgustato la guardai in faccia ; ma dopo due secondi ella si preparò ad attaccarmi.

Un Angelo CustodeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora