Capitolo 14 Un eroe in mare

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Non appena mi tuffai, notai subito che il fondo della vasca era sparito, mia zia era quasi davanti a me; ella stava sprofondando verso il fondo ad una velocità impressionante.

Nuotai più veloce che potevo, dovevo assolutamente raggiungerla, continuo ad andare sempre più giu; finché finalmente non affero zia Gen per le mai.

Lei era svenuta, tentai di trascinarla verso l'unica l'uscita, ma anch'essa si stava chiudendo; cosí decisi di aiutarmi con le mie ali nere.

Di colpo aumentai la velocità e appena in tempo riuscí ad uscire, da quell'immensità d'acqua, Elys non appena ci vide mi aiutò a tirare fuori dalla vasca mia zia; io caddi a terra sfinito.

"Logan non respira..." mi urla lei presa dalla disperazione, mi alzai di colpo, per poi farle il massaggio cardiaco; ma nemmeno questo aiutava zia Gen.

Preso dal panico, la baciai per iniziare a fare la respirazione bocca a bocca, non posso lasciarla andare; lei non può...

Ha ancora tutta una vita davanti a se...

Dopo il terzo tentativo, finalmente zia Gen aprì gli occhi, mi sputó direttamente in faccia tutta l'acqua che i suoi polmoni avevano aspirato.

Sorrisi ...

Era viva...

Guardai Elys, ma lei non mi degnó nemmeno di uno sguardo sembrava offesa, chi sa per cosa...

Forse perché non siamo riusciti a catturare Nasha e cosí continuerà ad uccidere.

Mi sdraiai di nuovo a terra, non riuscivo nemmeno ad alzarmi , mi sentivo male; gli occhi li tenevo aperti a malapena.

Prima di sprofondare in un sonno profondo, sentii la voce di Elys , ella mi chiamava e tentava di capire cosa mi stesse succedendo.

Punto di vista di Elys

Qualcosa l'aveva morso alla gamba, credo che lui non se ne sia neanche accorto, visto che era così preoccupato per quella stupida mortale di sua zia.

Sono arrabbiata ma allo stesso tempo preoccupata per lui, non capisco come può aver baciato sua zia, per noi Angels se stai una notte con un altro Angels significa che sono destinati a stare insieme e che soprattutto non possono baciare altre persone altrimenti sarebbe tradimento.

Lo portai in sala e lo appoggiai sul divano, sua zia era ancora sconvolta, ma anche lei mi diede una mano ad accudirlo.

Guardai la ferita...

Aveva perso molto sangue e in più la ferita si era infettata, lo medicai e in fine li misi una benda.

Spero che si riprenda presto ...

Abbiamo ancora due anime da salvare e tra queste c'è anche quella di sua madre...

Un Angelo CustodeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora