Quando tornai a casa diedi la bella notizia ai miei genitori. Mio padre, ex fiorettista poiché ai tempi non esisteva la sciabola, era contento di vedermi andare nuovamente al campus estivo, poiché era rimasto più deluso di tutti dal mio secondo posto al campionato. Infatti lui essendo ex schermidore capiva i miei errori, e non importava dove fossimo che ci teneva a farmeli notare.
'Guardia troppo larga', 'passi troppo lunghi', 'alzi il braccio quando tiri, 'affondo troppo corto'.
Per lui era semplice parlare, aveva smesso di fare scherma da almeno trent'anni a causa di un infortunio e ora faceva un lavoro d'ufficio, mentre mamma la maestra delle elementari.
Non ce la cavavamo malissimo, ma il campus se non vieni convocato, viene a costare poco più di 3.000 euro, cioè quanto i loro stipendi combinati.
Arriva un messaggio che mi fa distrarre la mente dai miei pensieri, nonostante la musica nelle orecchie.
"Ho saputo da Albert, ci sono anche ioo!!" Marie Lee, la mia unica amica vera che ho. Si perché di amiche a scuola ne ho, ma non mi fido di nessuna di loro, parliamo certo, ma non parliamo come io parlo con Marie.
A differenza mia, Marie poteva permettersi tremila euro di spese per il campus, il padre era proprietario di un'azienda e la madre non c'è più da almeno cinque anni. Lei dice che è morta, ma non è vero, in realtà è fuggita con il suo amante, a quanto pare il matrimonio con il padre non era un matrimonio d'amore.
Le mando un cuore, e ovviamente le chiedo di farci mettere in stanza insieme, lei ovviamente risponde di si, altrimenti non sarei sopravvissuta.
Spengo il telefono poiché domani ho l'ultimo giorno di terzo superiore, ancora non ci credo che l'anno prossimo mi tocca cercare un università, onestamente non ho idee per il mio futuro, avevo sempre pensato che sarei andata a avanti con la scherma, magari entrata nella squadra nazionale del Michigan...Ma rimarrà sempre un sogno nel cassetto a quanto pare.
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La campanella suona e finalmente esco dall'edificio con Marie al mio fianco, non frequentiamo le stesse classi anche perché segue quasi tutti i corsi avanzati a differenza mia.
"Hai preparato la valigia? Domani si parte" mi dice euforica. Io e Marie eravamo gli opposti, lei sempre solare e socievole con tutti e io con pochi.
Sole e Luna.
"La preparo stasera, tu cosa ti porti?" le domando, ma me ne pento subito quando inizia a parlare di tutte le sue tre valigie e la quarta che non è ancora terminata.
"Gesù cosa ci devi fare con quattro valigie?" ovviamente la risposta la sapevo già.
"Sempre essere pronta alle evenienze" diciamo all'unisono.
"Ho saputo- comincia a parlare Marie- che ci sarà un welcome party e anche un goodbye party e noi - indica prima me poi sé stessa- non possiamo assolutamente mancare, quindi portati il tuo vestito migliore abbinato con tacchi e borsa". Aggiungere i tacchi al mio metro e settantacinque farebbe sentire i ragazzi più bassi di me invidiosi, per questo li avrei assolutamente messi.
Parlando del più e del meno ci avviamo verso la macchina di Marie, io avevo il motorino ma Marie si era offerta per darmi un passaggio, e una proposta così non si rifiuta.
"Hai saputo che Elijah Reyes e Juliette Hall si sono lasciati, lo sapevi?" solo a sentire il nome di quella ragazza la mia testa scoppiava di ricordi e di delusione verso me stessa, ma soprattutto perché aveva fatto quello che aveva fatto? e a pensare che era la mia migliore amica, forse anche più di Marie. Marie notando il mio silenzio abbassa il capo sospirando.
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roomates:the fencing game
Storie d'amoreZaira, seconda classificata al campionato dello stato del Michigan femminile di sciabola dell'ultima stagione, nonostante sia sempre stata prima per 4 anni di fila ed Elijah campione di sciabola maschile. Vengono convocati per uno stage a Detroit pe...