Parallelo

Capitolo 2

Dopo aver parlato con Sirius, James scese nuovamente sotto coperta per svegliare i suoi compagni e avvertirli dell'imminente arrivo. James non aveva ben capito quale fosse il piano, aveva lasciato a Sirius completa libertà comprendendo l'importanza che questa missione aveva per lui. Dovevano però ritrovarsi tutti insieme prima di attraccare per rivedere bene il piano. James giunse al corridoio delle cabine. Ogniuna di essere aveva una targhetta dorata con sopra scritto il nome di uno dei suoi compagni. Le prime due cabine, una a destra e una a sinistra appartenevano a Pandora ed Evan, i due gemelli. Andando avanti c'erano Peter e Mary, Lily e Marlene, Barty e Dorcas ed infine James e Sirius. James bussò alla porta di Barty ma non ricevendo risposta decise di prendere l'iniziativa e apre la porta di legno che si schiuse cigolando. Dentro era il caos più totale, c'erano vestiti sparsi dappertutto, e anche un paio di pantaloni appesi al lampadario. James non aveva nessuna intenzione di sapere come ci erano finiti. Barty era ancora profondamente addormentato, coperto solo per metà dal lenzuolo dato che l'altra metà era sul pavimento insieme alla coperta. Neanche la luce del sole sembrava dargli fastidio. James provò a scuoterlo ma quello non si svegliava. Dopo almeno 5 minuti di richiami e scosse James is pazientì, prese la caraffa dell'acqua dal comodino e gliela gettò addosso. Solo in questo modo Barty si al alzò imprecando come James non aveva mai sentito. -Siamo arrivati Barty, dormirai dopo ora ci dobbiamo riunire per parlare del piano. Puoi svegliare anche Marlene e Dorcas?- Barty farfugliò qualcosa che James non comprese ma che probabilmente era un insulto. Nonostante questo però annuì alla domanda di James di svegliare le due ragazze. James gli fece un sorriso e gli diede una pacca sulla spalla che tolse immediatamente quando sentì una specie di ringhio uscire dalla gola di Barty. -Beh ci vediamo di sopra tra 5 minuti amico.- Detto questo uscì dalla cabina di Barty e tornò sopra coperta beandosi nuovamente dell'aria frizzante del mattino e dei pochi schizzi di acqua salata che gli arrivavano sul viso. Era una bella giornata, il sole era alto nel cielo e non c'era neanche una nuvola in vista. Una giornata perfetta. James se ne rallegrò, odiava saccheggiare città con la pioggia, rendeva il tutto più difficile. James sapeva che quello che stavano per fare era forse la missione più pericolosa di tutta la sua carriera in pirateria ma se quello era il volere di Sirius James non poteva dirgli di no. Sapeva che Sirius ne aveva bisogno e avrebbe fatto di tutto per aiutare il suo migliore amico.
Man mano che si avvicinavano all'isola il castello arroccato si faceva sempre più grande. -Ha un aria altamente impenetrabile.- disse Marlene che dopo essersi svegliata si era vestita e ora portava una spada dall'elsa argentea attaccata alla cintura. I capelli biondi volavano da tutte le parti mossi dal vento. Sirius a quell'affermazione si voltò in direzione del castello. Alzò un sopracciglio forse rendendosi anche lui conto solo ora di quanto fosse suicida quella missione. -Non è completamente impenetrabile. Si sarà difficile e molte cose potrebbero andare storte ma...-
-Tutto potrebbe andare storto- lo interruppe Mary. Sirius la guardò molto male ma lei non distolse lo sguardo. -Si Mary, tutto potrebbe andare male come sempre d'altronde. Ma ora non pensiamo a cosa potrebbe andare storto. Pensiamo al piano.-
-Ah, c'è un piano quindi.- Lo interrompe di nuovo Barty. Sirius sembra esausto, prende un respiro profondo e poi dice -Si, certo che c'è un piano Barty. Non ci butteremo in una delle fortezze più protette dell'Inghilterra senza un piano, mi hai preso per un folle?!- Barty non rispose ma fece uno sbuffo come a dire che forse Sirius era un po' un folle. Sirius espose il suo piano senza più nessuna interruzione. -Allora, che ne pensate?- chiede dopo aver finito di raccontare. -Moriremo tutti.- disse James. Sirius sorrise.

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Questo è il secondo capitoloooo. Ditemi cosa ne pensate.
Alla prossima bellissimi❤️