Capitolo 3

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La nave si avvicinava sempre di più al porto dell'isola. Il piano di Sirius consisteva nell'attraccare normalmente con la scusa di fare rifornimento e poi avventurarsi verso l fortezza. James e Sirius sarebbero andati insieme dentro mentre Barty ed Evan neutralizzavano le 5 guardie che si trovavano davanti al portone di uno degli ingressi sul retro. Mary, Lily e Marlene sarebbero rimaste sulla nave per non destare sospetti mentre Peter e Dorcas sarebbero entrati con James e Sirius ma poi invece di dirigersi verso la parte abitata sarebbero andati nei caveux dove si trovava il tesoro della famiglia Black. Sirius aveva descritto in modo molto dettagliato la strada per arrivare e ora erano pronti per attraccare.
La prima parte del piano andò a gonfie vele: James, Sirius, Peter e Dorcas riuscirono ad intrufolarsi senza essere visti nella fortezza. Al momento della separazione Sirius ripetè ancora una volta la strada per i due ragazzi e poi si salutarono dandosi appuntamento di nuovo davanti all'ingresso. James e Sirius cominciarono a correre per i corridoi tappezzati da quadri di gente che James non aveva mai visto ma che molto probabilmente erano appartenenti alla famiglia Black. Non c'erano dipinti di Sirius. James non se ne stupì. Per la sua famiglia Sirius era un traditore de suo sangue, scappato dalla regalità ed unitosi ad una nave pirata. Dovevano aver cancellato ogni sua traccia, come se non fosse mai esistito.
Corsero tra i labirintici corridoi di quel castello per almeno 15 minuti poi finalmente Sirius si fermò davanti ad un portone in legno di mogano. -La sua camera dovrebbe essere questa. Se non l'hanno spostata.-
-Sicuro di volerlo fare?- Chiese James un  ultima volta. Sirius annuì -Va bene allora- aggiunse James. La porta era elegante.Con degli intarsi che avevano varie forme che però James non conosceva. Si chiese se fossero simboli della famiglia e si ripromise di chiedere a Sirius una volta portata a termine la missione. James controllò la porta. Era chiusa a chiave. Sirius allora si mise all'opera togliendosi una forcina dallo chignon e iniziando a forzare la serratura. Mentre Sirius lavorava James non poteva fare a meno di essere in ansia. Controllava ogni secondo a destra e a sinistra che non ci fosse nessuno e nessuno arrivò. Dopo pochi minuti James sentì il clic della serratura che si apriva. Sirius aprì la porta e insieme si intrufolarono dentro. Se fuori il castello era maestoso nelle stanze non era da meno. Questa nonostante fosse arredata in modo semplice lasciava ben vedere il lusso. Un baldacchino era addossato ad una parete e oltre a quello di mobili c'era solo una libreria alta fino al soffitto, una scrivania e un armadio. Tutti fatti con lo stesso legno di mogano di cui era fatta la porta. All'inizio James non lo aveva notato troppo sopraffatto dal soffitto a volta e dagli arazzi che si trovavano sulle pareti ma seduto alla scrivania si trovava un ragazzo. Aveva i capelli biondo cenere ed era ricoperto di cicatrici. James poteva vederne molte nelle parti scoperte di pelle. Non era affatto come Sirius lo aveva descritto e questo lo portò a pensare che non si trattasse di Regulus. Il ragazzo aveva un espressione stupefatta in viso. Non era spaventato, solo molto sorpreso. Sirius, che era rimasto un attimo incantato davanti al ragazzo, si guardò intorno e poi riportò gli occhi sul giovane. -Chi sei tu?- Chiese il corvino -Io mi chiamo Remus, chi sei tu- ribadì il ragazzo. -Io sto cercando Regulus e tu decisamente non sei Regulus-
-Sono io Regulus.-

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Spazio autrice:
ecco il terzo capitolooooooo. fatemi sapere se vi piace nei commenti!

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