universo

201 8 0
                                    

eravamo a casa sua, o almeno sembrava così, eravamo faccia a faccia e i suoi capelli illuminati dal sole solleticavano il mio viso
<mi sei mancato>
<pure tu mi sei mancata... Helena>
mi sorrise e mi accarezzò la guancia.
era tutto sfocato e quasi lontano, tutto era saturato ma allo stesso tempo sbiadito,
<vuoi qualcosa da bere?> mi chiese
<si grazie>
andammo in cucina e mentre aspettavo la vedevo allontanarsi sempre di più
<sam..>
<sam....>
<Helena?> domandai
<sam...> provai un brivido e in un momento, mi svegliai di soprassalto

il telefono vibrava rumorosamente sul comodino, guardai e vidi il nome di Calliope
<ciao dimmi> le dissi
<dove cazzo sei?> mi rispose molto infastidita
<eh?>
<sai che ore sono sam?>
<mh... le 10 di mattina?> domandai incerto
<no. sono le due del pomeriggio, dove cazzo sei finito? con chi cazzo sei che non mi rispondevi nemmeno ai messaggi?> alzò la voce, sentii immediatamente le tempie pulsare e darmi dolore
<scusa... stavo dormendo, se vuoi tra 10 minuti vengo alle piste e sciamo insieme>
<no. stai lì ciao> non ebbi nemmeno il tempo di rispondere che la chiamata si concluse.

non feci molto quel pomeriggio se non prendermi cura di me stesso, sara era in centro e sarebbe tornata verso l'ora di cena;
andai su spotify e misi la mia playlist, rigorosamente su 'riproduzione casuale' ed ecco che l'universo mi lancia in faccia un altro segno, 'strangers' di kenya grace;
feci finta di nulla e me ne andai in doccia, quando chiudevo gli occhi mi sembrava di vederla ancora vicina a me con il sole che la illuminava fiocamente. uscito dalla doccia mi misi una maschera e andai in camera accendendomi una sigaretta; passai il resto del tempo guardando Disincanto e mangiando orsetti gommosi, finché non sentii il telefono vibrare, erano circa le 6:30, lo presi in mano
<ma porcatroia è un complotto?>
<pronto?> domandai
<ei ciao... puoi venire un attimo in camera mia o sei in pista?>
<sono in camera, tutto ok?>
<si si mi serve una mano con questioni di scuola>
<oh.. ok arrivo, dammi 5 minuti che mi vesto>
<perfetto a dopo>
terminata la chiamata restai 3 minuti a fissare il telefono
<ma che cazzo?> iniziai a sclerare tra me e me, e mentre mi vestivo e finivo la terza sigaretta mi decisi ad uscire.

arrivai davanti la sua camera, bussai
<ei ciao> mi disse
<ei..> Helena si spostò e mi fece entrare, la sua camera era ordinata e sulla scrivania posavano carte su carte di scuola, andai verso la camera e notai il balcone, aveva una panoramica stupenda sulle piste
<sei fortunatissima ad avere una vista del genere> mi voltai e le sorrisi, cercavo di rompere il ghiaccio
<privilegi da professori nori> mi fece cenno di sedermi sulla sedia accanto alla scrivania
<dimmi di cos'hai bisogno> le chiesi mentre mi sedevo
<mi servirebbe un tuo aiuto sul programmare l'ultima uscita, nel paese qui vicino>
<ok si certo>
<bene allora, basta che vai dai tuoi compagni all'ora di cena e fai una specie di sondaggio su chi sarebbe interessato a vedere anche il lago>
annuii senza dire nulla e poi lei continuò
<poi mi fai una lista delle persone che vengono e me la porti quando hai finito, ti dispiace?> si voltò verso me con un foglio
<no tranquilla nessun problema, penso che per stasera glielo consegnerò, se nel caso, lei sarebbe in camera o glielo do un'altra volta...>
<sarò in camera, basta che bussi e siamo apposto>
<perfetto allora>
lei annuì
restammo in silenzio per un momento per poi esordire con <beh.. ci vediamo stasera allora. a dopo prof> andai verso la porta e mi voltai, lei mi fece un cenno di saluto e me ne tornai in camera.

erano quasi le 8 e la porta si aprì, sara finalmente era tornata
<SARA> le corsi incontro
<occristo che succede> notò il disordine in camera
<che hai fatto... NON DIRMI CHE LO HAI FAT-> mi puntò il dito contro
<NO SARA NON L'HO FATTO, HO SOLO SCLERATO MALAMENTE PERCHÈ HO SOGNATO HELENA POI MI HA CHIAMATO CALLIOPE MA ALLA FINE PURE HELENA MI HA CHIAMATO E STASERA CI DOBBIAMO VEDERE PERCHÈ LEI M-> andavo avanti e indietro, gesticolavo
<eeeeh aspetta, calmo un attimo chè non ho capito un cazzo, ripeti tutto> intanto si stava mettendo comoda dopo essersi tolta il cappotto
<ok allora, prima ho sognato Helena e il sogno non era nulla di che PERÒ comunque non è roba da niente, e tu dirai "si ok wow ma?" IL BELLO ARRIVA ORA- la guardai intensamente per poi continuare- mi sono svegliato perchè il telefono stava squillando, indovina chi era>
Sara alzò le spalle
<DAII> le risposi
<MA CHE NE SOOO? Calliope?> iniziai ad annuire meccanicamente
<SI ESATTO. vabbe comunque mi ha un attimo sclerato dietro perché ho dormito fino le 2 e le ho tirato buca ma vabbe dai>
sara rise e mi passò una sigaretta
<continua> mi disse alzandosi e indicandomi l'ora, dovevamo scendere a cena tra poco,
<okok mi sbrigo, vabbe poi nulla avevo fatto una doccia e stavo per i cazzi miei fin quando mi arriva una chiamata DA HELENA, sono andato in camera sua e adesso devo raccogliere i nomi delle persone che vogliono visitare il lago qui vicino e stasera le devo portare sto cazzo di foglio> lo indicai sprezzante immaginando fosse una cimice.

<ma che giornatina al di fuori del dramma che hai eh?> mi disse prendendo la giacca e avviandosi verso la porta
<dai muoviti che devi fare da schiavo ad helena> rise guardandomi infastidito ma allo stesso tempo divertito
<eh vabbe dai ma secondo me è l'universo che mi sta dicendo qualcosa> osservai
<sempre detto che l'universo ci ascolta> mi rispose
arrivati nella sala andammo a sederci con altre nostre amiche, la cena era andata molto normalmente apparte momenti leggermente imbarazzanti, nei quali vagavo per la sala per chiedere chi volesse visitare il lago e sentivo gli occhi si Helena addosso e ogni tanto incrociavo lo sguardo gelido di Calliope, ma quando vedeva che ero veramente dispiaciuto di averle dato buca, mi sorrise.
a fine serata me ne andai in camere con Sara, erano circa le 10 e mezza, il foglio contava 32 firme.

<amo io vado> le dissi mentre mi sistemavo i capelli allo specchio prima di uscite
<si amo, a dopo... spero> mi lanciò un'occhiata che significò più di qualunque altra raccomandazione.
mi presentai difronte la sua stanza e suonai.

la nuova professoressa d'italiano.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora