buon anno

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arrivò finalmente la mattina del 31, i giorni precedenti erano stati molto normali tra una fuga e l'altra, in camera sua; con Helena non ci parlavo praticamente più se non per motivi scolastici e quando succedeva eravamo entrambi molto professionali, non entrava più nella questione di riprovarci.
la sveglia suonò alle 7:40, dopo poco iniziai a capire in quale universo mi trovavo e così, pure Sara.
dopo esserci preparati scendemmo per la colazione con gli altri, arrivati nella sala vidi Calliope con i suoi colleghi e senza accorgermene un sorriso si fece largo sul mio viso
<dai muoviti che ho fame> disse sara
<ah? si si pure io>
durante colazione arrivò una professoressa di un'altra classe al nostro tavolo, era molto gentile, ne sentivo sempre parlare dalle mie amiche delle altre classi
<buongiorno ragazzi, oggi potete scegliere se continuare ad andare sugli impianti o venire insieme alla mia classe e a quella della prof di storia, nel paese qua vicino, c'è un mercatino nel centro. dopo una breve visita e il pranzo lì, dovremmo tornare intorno le 6 di sera, nulla di troppo stancante per la serata che si prospetta tranquilli>
io e le mie amiche ci scambiammo uno sguardo per capire cosa volevano fare
<va bene noi veniamo> dissero sara e le altre
<perfetto, tu nori?> mi chiese la prof
<no no haha l'ho visto già troppe volte quel paesino, bellissimo perchè è bellissimo ma vorrei godermi la neve che è scesa in questi giorni> lo dissi in tono gentile e la prof subito capì che non era un rifiuto dato dal disinteresse, infatti se ne andò sorridendomi.
con la coda dell'occhio notai Calliope ed Helena che mi guardavano, la prima era infastidita, la seconda sembrava quasi indifferente.

non sapevo cosa aveva scelto di fare Calliope quel giorno, e non glielo chiesi perchè tanto la sera avremo cenato insieme, arrivai davanti la seggiovia e non la vidi, evidentemente era con le altre classi.
arrivato in cima le mandai un messaggio
da sam:-sei in pista?-
subito mi rispose
da Calliope:-eh beh se ti girassi-
era lì, accanto a me, a due metri di distanza
<chissà se non ti avessi messaggiato eh> le dissi un po' serio
<magari avresti sciato con la tua nuova fiamma> rispose lei tirandomi un'occhiata
ero confuso e lei se ne accorse
<la prof di stamattina> sembrò sollevarsi vedendo che non mi ricordavo nemmeno della sua esistenza, ed era effettivamente così
<ahhh nah preferisco un'altra persona> mi avvicinai a lei
<vogliamo sciare oppure restare qui fermi> le chiesi

Calliope alle 4 mi disse che quella era la sua ultima discesa perchè poi sarebbe andata un po' in camera a riposare, e così feci pure io
alle 4:30 ero in camera pronto per andare in doccia, dopo mi addormentai sul letto con ancora l'accappatoio addosso.
il risveglio fu piuttosto traumatico dato che sara aveva deciso di farmi, secondo lei, il più bel risveglio gli sempre...
mi prese per le caviglie e mi trascinò di scatto quasi per terra,
<oh ma sei scema in culo> mi svegliai in due secondi
<ma buongiorno fiorellino> disse lei divertita
<il fiorellino sai dove te lo metto> mi alzai con ancora la tachicardia,
comunque ci mettemmo a ridere e mi spiegò che aveva visto quella mossa su youtube e serviva, sempre secondo lei, ad eliminare ogni traccia di sonno. in effetti aveva funzionato ma penso sia perchè il sonno era ormai stato sostituito da un infarto.

alle 8 ero pronto,
da sam:-sei pronta?-
da Calliope:-si, scendi che tra 2 minuti sono fuori-
ci trovammo fuori dall'hotel, oramai non c'era più nessuno poiché stavano tutti cenando
<sei bellissima> le dissi, aveva un vestito lungo color viola e sopra un cappotto nero
<pure tu> sorrise e ci incamminammo al ristorante, dopo cinque minuti eravamo arrivati.
dopo aver salutato il direttore, ci fece accomodare nel tavolo che avevo fatto prenotare insieme alla sala.
<wow è un posto incantevole sam> mi sorrise appoggiando il viso sulla mano destra, la guardai sorridendo a mia volta
<sono felice che ti piaccia, è il mio ristorante preferito, amo questo stile, questo ambiente... così intimo, non so come spiegarlo> mi appoggiai pure io sulla mano,
<pensavo fossi un tipo da luoghi simili> mi disse inclinando la testa
<come mai> le domandai divertito
<detta schietta schietta?> mi chiese, e annuii, così lei continuò iniziando a pensare un dito sul bordo del calice con del vino rosso al suo interno
<beh... diciamo che, quando ti ho visto a lezione ho subito pensato che fossi uno di quegli studenti arroganti ai quali non puoi insegnare niente perché tanto sanno già tutto; invece dopo un po' ho iniziato a capire che hai come due lati, se non tre...> la guardai colpito, ci scambiammo uno sguardo e lei continuò
<il primo è quello che prevale per i contesti sociali, come a scuola, dove ti comporti in modo estroverso tendendo ad essere quello studente che 'è bravo ma non si applica' oppure quell'amico che è sempre lì per una chiacchierata e per sollevare l'umore non facendo vedere i propri problemi o rimpicciolendoli e semplificandoli per spiegarli agli altri...> intanto erano arrivati gli antipasti, per un paio di minuti parlammo del cibo finché non riportai il discorso sui binari
<il secondo lato?> le domandai dopo un breve sorso del mio drink
lei sorrise e continuò
<il secondo lo mostri quando ci sono situazioni serie o si presentano persone più grandi di te, mi spiego meglio; quando parli con una professoressa o con una figura adulta, tendi ad assumere una postura più composta, un espressione determinata quasi, e tendi a mettere in gioco le tue competenze... tendi a cercare di essere una figura di riferimento o su cui fare affidamento...> arrivò il primo e nel mentre pensavo a quanto mi avesse osservato per notare tutti questi dettagli "chissà se pure Helena aveva notato"
Calliope bevve dopo aver finito la portata e continuò
<e per ultimo abbiamo il terzo lato, quello che non mostri mai a nessuno, o quasi, perché ne sei sempre stato spaventato. è il lato di te che prevale quando interagisci con qualcuno che ti piace... diventi ossessivo anche se eviti di dirlo e di farlo trasparire, sei geloso come lo è un animale con il suo cucciolo e lo si nota dalle piccole espressioni che lasci trasparire, dal come ti distruggi le dita impiantandoci le unghie... ma questo lato ha un punto che tutt'ora fai fatica ad accettare, cioè la voglia di essere sottomesso> sgranai gli occhi e lei continuò imperterrita
<così facendo ti senti protetto, libero da qualsiasi responsabilità, leggero, ti senti voluto e utile. vuoi essere coccolato per sentirti amato come un bambino ma allo stesso tempo vuoi provare dolore per tutto ciò che non riesci ad esternare; ma tutto ciò fai ancora fatica a farlo perchè ti senti come se dovessi interpretare sempre la parte di chi prende le decisioni e ciò ti frustra portandoti a volere ancora di più la sottomissione, ma tranquillo... ci sono qui io>
mi prese la mano iniziando ad accarezzarla sopra il tavolo

<il mio bambino...> sorrise in modo dolce
<che ne pensi della mia analisi?> mi chiese
<a dir poco perfetta... non so come tu abbia fatto ma, mi sento sollevato a sapere che mi stai capendo...> le sorrisi finendo anche la seconda portata seguito da lei
<vabbe comunque... siamo qui a cenare... a capodanno, solo noi e mi chiedevo cosa significa per te tutto ciò> iniziai ad accarezzarle la mano aspettando la sua risposta
<non voglio negarlo il fatto che mi piaci, lo stare insieme ora mi sembra un po' affrettato ma a mio parere siamo due persone che si stanno frequentando; per te invece?> restai colpito dalla risposta, non credevo possibile una cosa del genere da lei
<lo stesso vale per me Calliope> ci prendemmo la mano

in lontananza si sentiva un countdown
<10...>
<9...>
io e Calliope ci alzammo dal tavolo e andammo alla vetrata che lasciava una vista spettacolare sul paese illuminato
<4...>
<3...>
io e Calliope ci guardammo, eravamo l'uno di fronte all'altra
<2...>
<1...>
<BUON ANNOOO>
Calliope mi prese e mi baciò come non aveva mai fatto, era un bacio lento, sembrava una confessione... dopo ciò che parvero giorni se non anni passati all'ombra di un albero durante una giornata primaverile particolarmente soleggiata, Calliope si staccò restando con la fronte appoggiata a me
<iniziamo questo anno insieme> mi disse,
come risposta la baciai e capendolo sorrise.
tornati al tavolo mangiammo il dolce e dopo aver fatto un giro in centro, tornammo in hotel

in ascensore Calliope mi spinse contro la parete baciandomi con una passione mai vista prima
<vieni da me ti prego> portò le mani sui miei fianchi, stringendoli
<si...> ci staccammo appena due secondi prima dell'apertura delle porte, fortuna che non c'era nessuno nè davanti l'ascensore nè per il corridoio.
arrivammo davanti la porta della sua camera, io ero appoggiato sul muro aspettando che aprisse e appena lo ebbe fatto, Calliope si girò verso di me
<entra sam...> si spostò per farmi passare e appena chiuse la porta si lanciò ancora su di me spingendomi contro la porta; si staccò per prendere aria
<sei bellissimo> mi accarezzò I capelli

mi prese per mano facendomi sedere a bordo del letto e mettendosi sopra di me, iniziò a baciarmi il collo
<sai che è il mio punto debole...> le dissi cercando di tenere sotto controllo il respiro
<lo so piccolo> mi morse il collo per poi sussurrare lentamente al mio orecchio
<non lo faremo come il solito... sei pronto bimbo?>
annuii
lei mi alzò il viso dolcemente e mi guardò
<dillo bene...>
<si.. sono pronto> le dissi afferrando i suoi fianchi
<bravissimo>

la nuova professoressa d'italiano.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora