déjà vu

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prendemmo gli ultimi due posti a sinistra, proprio in un angolo cieco della nostra nuova classe. alla prima ora entró una prof... la sostituta di helena, era sulla trentina, bionda alta circa 160 e con la voglia di insegnare. si vedeva che non aveva esperienza.
si sistemó sulla scrivania, ci guardó tutti e fece un largo sorriso rivolto alla classe <buongiorno ragazzi! io sono chiara de villa, laureata in lettere e vengo da qui vicino anche se non sono molto pratica di queste zone. comunque spero vi troviate bene con il mio metodo di insegnamento>, io e sara ci guardammo e sotto voce mi domandó <ma quindi tra te ed helena come è finita?> le risposi continuando a guardare davanti a me <non è finita, semplicemente siamo andati avanti. adesso sto con calliope ed è meglio così no?> chiesi retorico; sara mi guardó un po' in pensiero <mmmh secondo me non ti tratta molto bene ma, contento tu contenti tutti>.

aveva ragione, ultimamente, durante le vacanze soprattutto calliope mi rispondeva dopo vario tempo oppure quando stavamo insieme era infastidita.
alla seconda ora comunque tornó la prof di scienze dell'anno scorso, simpatica ma troppo pesante. non ci ho mai sviluppato un rapporto, poi alle ultime ore a parte supplenza arrivó la prof di matematica: letteralmente una mamma che spiega (smash). alta circa 165, castana con i capelli lisci fino le spalle poco più, corporatura media e un sorriso gentile, buffo; l'ho sempre trovata simile a laura pausini, soprattutto nel modo di fare.

alle 13:05 suonó la fine della prima giornata, tornai alla macchina insieme a sara e ad altre due amiche dirette verso il McDonald's lì vicino. mentre stavamo guidando arrivarono due messaggi da parte di calliope dove mi diceva che non vedeva l'ora di torturarmi un po' domani durante la lezione e che quindi mi intimava di studiare più che potevo. tornai a casa per le cinque di pomeriggio, mi feci una doccia e poi subito sul divano, verso la fine delle vacanze riiniziai "la casa di carta", solo per la trama ovviamente, ovvero Najwa Nimri. alle 2 di notte mi addormentai sul divano e fortuna che alle 7 sara mi chiamó per chiedermi se passassi a prenderla, sennó ciao ciao secondo giorno.

arrivati in classe Calliope era già sulla cattedra, emanava un'aria potente, intimidatoria, il suo solito chignon "legato" con una matita e dei ciuffi che le ricadevano sulle spalle coperte da una camicia di lino verde salvia. quando suonó la campanella delle 8:05 si alzó dalla sedia e si mise davanti la cattedra, appoggiata ad essa e si rivolse a tutta la classe
<allora, dato che quest'anno sono la vostra coordinatrice, e avete la maturità, mi aspetto un livello superiore di rispetto e determinazione nei vostri confronti in primis, e nei miei perché mi sto impegnando già da oggi ad organizzare la gita che si terrà a marzo.> un fremito percorse la classe, <mi aspetto poi un impegno enorme da parte dei rappresentanti> e indicó me e sara <sia per avere una media che rappresenti in senso positivo la classe, sia per aiutare me e la segreteria nell'organizzazione della gita e delle varie programmazioni delle simulazioni d'esame che faremo durante il corso di quest'anno>.
io e sara annuimmo e calliope iniziò subito a spiegare, ogni tanto mi guardava ma stranamente non mi torturó, fortunatamente dato che non avevo studiato.

il primo mese passó molto tranquillamente, ottobre tuttavia portó la prima ondata di interrogazioni e verifiche. vidi solo una volta calliope e metà del tempo passato insieme fu a discutere su come raggiungere i miei obiettivi. nelle prime interrogazioni andai bene, a dicembre il mio registro segnava una media totale dell'8. durante le vacanze di natale io e calliope passammo una settimana nella mia casa in montagna, tra giornate a sciare e nella spa lì vicino, il tempo sembró velocizzato. passammo il secondo capodanno insieme, sul balcone di casa mentre guardavamo i fuochi nel cielo notturno.
la neve cadeva lenta e poco a poco si stratificava mentre noi, abbracciati a letto, la osservavamo in un silenzio pieno di complicità.
<sono felice che tu abbia deciso di passare il capodanno con me e le tue vacanze> le dissi accarezzandole i capelli
<ne sono felice pure io, mi sembra ieri quando ci dovevamo incontrare di nascosto in quell'hotel> mi sfioró il viso guardandomi negli occhi che sorridevano.
<sei felice di stare con me?> le chiesi
<si perché?> mi strinse più a sè
<non so, certe volte magari penso che tu voglia qualcuno di più maturo o alcune volte sembra che ti crei fastidio> guardai fuori dalla finestra per non incontrare il suo sguardo serio
<non voglio nessuno se non te. scusa se pensi che mi crei noia, è che mi creo ansie durante il giorno e me le porto dietro quando non dovrei, scusami; fidati che io amo stare con te> mi bació dolcemente tenendomi il viso.

la nuova professoressa d'italiano.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora