7. ELIANA

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- Puttaniere..- mormoro sottovoce facendo sì che Daniel non mi senta, ora siamo nella stanza da letto segreta nella loro sala giochi.

- Scusami?- lo sento dire.

Mi giro verso di lui e sollevo le sopracciglia, cercando di far finta di niente.

- Cos'hai detto prima?- domanda scrutandomi in viso.

C'è un momento di silenzio, dove contemplo se dirglielo o no.

- Nulla.- mento spudoratamente.

- E invece io ho sentito qualcosa.- protesta fissandomi con degli occhi taglienti.

Però il mio lato buffone si sveglia, non so come e nemmeno perché, di solito quando esce fuori questo mio lato, finisce sempre male.

- Forse dovresti lavarti le orecchie più spesso.- ridacchio sollevando le sopracciglia e sorridendo, ma prima che possa compiere un'altra azione o dire qualcos'altro, lui mi afferra dal polso e mi spinge sul letto.

- Ahi!- gemo quando atterro sul gomito destro.

Lui mi fissa e un ghigno si fa strada sulla sua faccia, poi mi rivolge un'occhiata sfuggente che non riesco a decifrare e si gira imboccando il corridoio che riporta alla sala giochi.

Roteo gli occhi al cielo e scendo dal letto, poi mi incammino anch'io verso l'uscita e mi ritrovo di nuovo nella sala giochi.

Per fortuna non credo qualcuno abbia notato che io me ne sia andata apparte Daniel, mi sto annoiando, i ragazzi stanno guardando la partita e io non so che fare.

- Guarda che se ti annoi dillo eh.- questa frase la pronuncia Alexander, il fratello di mezzo.

- Non..non sono annoiata.-

Lui restringe gli occhi in due fessure e mi fissa, poi fa una smorfia e sorride spegnendo la tv.

- Allora? Che vogliamo fare?- chiede Jaden con tono vivace.

Alexander mi si avvicina e mi prende la mano con delicatezza, poi ne bacia il dorso e fa una specie di inchino.

Il mio sorriso non può non spuntare, scuoto la e
testa e poi rimango in silenzio, sono più che sicura che tutti e tre vedranno che sono diventata rossa come un pomodoro, ma non credo mi importi.

- Ti ricordo che é mia moglie.- esordisce Daniel a braccia conserte, é in piedi appoggiato al dietro del divano.

- Beh non ancora, in più é solo per affari.- risponde Alexander con un ghigno malizioso sul viso, poi fa un giro intorno a me e mi posa una mano sulla spalla.

- Uffa non é giusto.- si lamenta Alexander

Jaden scoppia a ridere mentre Daniel fissa Alexander con uno sguardo tagliente, non so se c'é gelosia o disprezzo nel suo sguardo, ma credo sia più disprezzo. Non ha motivi di essere geloso.

- Perché a te capita la donna più bella di sempre a me ancora nulla? Possiamo fare a scambio?- domanda Alexander in tono scherzoso afferrandomi dalla vita, in quel momento delle farfalle mi attraversano lo stomaco, nessuno mi ha mai afferrata così prima.

- Ora basta Alex, non prenderci troppa confidenza.- rammenta Daniel ad Alexander, che un sorriso malizioso impresso in faccia mentre si morde il labbro e mi fissa, la sua mano destra é sul mio fianco, e ora come ora, mi sembra stia prendendo fuoco.

- Geloso? Di già fratellone?- lo stuzzica Alex, poi pero ad un certo punto Daniel comincia a camminare nella nostra direzione.

Non dice nulla, solo ci fissa e basta, quando arriva davanti a noi, prende la mano di Alex, quella che stava sul mio fianco, e la scaccia.

Però a quel gesto Alex scoppia a ridere, ma Daniel non ha un'espressione così scherzosa come lui.

- E va bene, dillo che sei geloso.- sentenzia Alex sorridendo mentre alza le mani in aria.

- No. Sono affari Alex, non dimenticare.- dice Daniel, poi senza dire nulla, si gira ed esce dalla stanza, lasciando me insieme ai suoi fratelli.

- Scusa per la figuraccia El.- si scusa Jaden rivolgendomi un sorriso disagiato, mi fa tenerezza.

- Ma non ti preoccupare, anzi.- lo rassicuro.

- Eliana!-

É mia madre a richiamarmi, saluto i ragazzi con un'abbraccio ed esco dalla stanza e scendo le scale trovando i miei genitori e quelli di Daniel all'altro capo.

- É stato un piacere immenso ragazzi.- contesta mia madre parlando con i Theodore, che hanno accanto il loro figlio maggiore, che non mi toglie gli occhi di dosso.

- Anche per noi.- dice July abbracciando prima mamma e poi papà, intanto Daniele si appoggia alla scalinata, continuando a fissarmi, e provo con tutte le mie forze a non farlo, ma gli faccio una smorfia arricciando il naso.

- Eliana andiamo?-

Giro il capo nella direzione di mia madre che ha pronunciato la frase, poi le rivolgo un mezzo sorriso e le vado incontro.

- Ma che fai?- mi chiede con una faccia scioccata.

- Cosa? Cos'ho sbagliato?- domando confusa non sapendo a cosa si riferisce, finché non mi indica Daniel.

- Non lo saluti?-

Guardo mia madre e poi le forzo un sorriso, Daniel si avvicina pian piano, così faccio anch'io, quando arriviamo uno davanti all'altro rivolgo un'occhiataccia ai miei genitori sorridenti e poi lo abbraccio.

Per farlo mi devo alzare in punta di piedi, le mie braccia al suo collo e le sue grandi mani intorno alla mia vita, ho avuto anche le mani di Alex lì, ma quelle di Daniel sembrano più...

Grandi.

- Ti odio.- sussurro al suo orecchio cercando di non farmi sentire troppo, in risposta ricevo una presa più stretta sulla vita, che quasi mi fa male.

- Non hai ancora visto niente muñeca.- posso sentire il suo respiro accelerato sul mio collo, poi dopo un po' mi stacco e gli rivolgo un sorriso finto, cosicché i nostri genitori pensino che andiamo d'accordo, e infine salutiamo tutti e usciamo da quella maledetta casa.

- Siete perfetti.-

Non appena entriamo in macchia. mia madre comincia a sclerare sul fatto che ci siamo già innamorati e che siamo una coppia perfetta, mentre papà la ascolta in silenzio mentre guida.

Per quanto ancora durerà questo circo?

Per quanto ancora durerà questo circo?

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