Capitolo 2

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Questo capitolo è molto duro. C'è una parte che potrebbe turbarvi. Leggete con cautela.

Buona lettura!

Amanda aveva osservato a lungo James dopo che era uscito. Aveva seguito il percorso che aveva fatto fino alla sua auto, l'aveva guardato mentre prendeva posto alla guida e aveva atteso che sfrecciasse via per potersi rilassare. Non si sentiva bene, quel no che, inevitabile, aveva posto tra sé e le avances di lui, le era costato tantissimo e non lo sentiva giusto, anche se le aveva permesso di restare fedele alla promessa che si era fatta due anni prima di non fidarsi mai più di nessun uomo. Fino ad allora le era stato facile scrollarsi di dosso i corteggiatori, ma con lui era diverso: sentiva un'attrazione forte e, cosa pericolosissima per lei, aveva la sensazione di essere al sicuro in sua compagnia; questa era la ragione che più di altre la obbligava a tenerlo lontano, temeva di abbassare la guardia, cosa che l'avrebbe resa vulnerabile, e chissà che sarebbe potuto succedere. Eppure... quanto tempo era che un uomo non la toccava? Il sesso era un lontano ricordo, soprattutto dopo quello che aveva vissuto, e l'amore era una fantasia ormai sfumata, lei non si illudeva più.

Fece un sospiro e tolse dalla vetrina i vassoi mezzi vuoti, poi dispose negli appositi contenitori la roba avanzata che avrebbe lasciato alla mensa dei poveri. Non buttava via niente, sapendo bene che c'erano delle persone affamate e sole al mondo. Ogni sera, caricava in macchina i dolci e il pane del giorno che, anche se buoni, non avrebbe potuto vendere l'indomani, e li portava alle suore che si occupavano di sfamare i senzatetto; se aveva tempo, dava anche loro una mano nel servizio, ma quella sera si sarebbe limitata a consegnare il cibo, era stanca e non vedeva l'ora di andare a casa per riposarsi.

Finalmente poteva chiudere. Girò il cartello sulla porta del negozio da "OPEN" a "CLOSED" e si portò in cucina per impastare i lievitati. Aveva scelto una vita dura, i prodotti panificati richiedevano un gran lavoro notturno, ma lei aveva sempre adorato avere le mani in pasta e negli anni del suo matrimonio trascorrere il tempo a preparare pane e dolci l'aveva aiutata a non impazzire, così, nel momento in cui si era trovata a doversi inventare un lavoro, le era venuto spontaneo pensare di continuare su quella strada. Si sentiva orgogliosa della sua attività e della vita che si era ricostruita. Finalmente, era libera e non si sarebbe più fatta mettere in gabbia da nessuno, nemmeno se aveva gli occhi nocciola più intriganti che avesse mai visto.

Amanda chiuse le palpebre e non poté fare a meno di rimembrare i muscoli di James, facilmente intuibili dai lembi di pelle che sfuggivano al nascondimento della stoffa della divisa e le sue labbra dall'apparenza morbida, piegate in un sorriso sfacciato e dolce allo stesso tempo, e poi il modo in cui la brezza marina faceva muovere i capelli che gli ricadevano sulla fronte e che lui ravviava infastidito; perché lei lo osservava sempre la mattina, quando appoggiato alla sua auto attendeva l'apertura del panificio. Si sentì avvampare e quando tornò alla realtà, col cuore a mille che avrebbe ripreso un battito regolare a breve, trovò le mani immerse nell'impasto delle brioche, ad accarezzarlo come avrebbero fatto su certe parti del corpo di un uomo. Mollò la pasta e bevette un bicchiere d'acqua; si disse che, forse, era ora di rispolverare il suo vibratore, mai usato, per la verità: trovava avvilente ricorrere a un attrezzo di gomma per un po' di piacere fine a se stesso. In effetti, quando l'aveva acquistato non era stato per quella ragione, ma per non dimenticare mai che non aveva bisogno di nessun uomo per sentirsi felice e realizzata, e aveva perseguito quell'ideale con una fermezza assoluta. Il suo cliente speciale, però, le aveva ricordato che c'erano cose per le quali un uomo sarebbe stato utile. Non ne avrebbe mai preso in considerazione uno di carne, ma con quello di gomma, per una volta, avrebbe potuto trovare un compromesso.

Concluse tutte le incombenze che le avrebbero permesso di lavorare speditamente all'alba del giorno successivo e lasciò il panificio.

Mentre andava verso la mensa per i poveri, l'acqua iniziò a scrosciare, non vedeva niente, i tergicristalli facevano quello che potevano per tenere il vetro pulito, ma era comunque impossibile avere una visuale chiara della strada. Per fortuna, Amanda conosceva il percorso a memoria e, a passo d'uomo, raggiunse la struttura dove le luci erano accese e i volontari erano già in fermento. Si maledisse per non aver ancora imparato a portare un ombrello con sé e riparata solo dal suo abitino lilla senza maniche, scese dall'auto e trasportò dentro i contenitori pieni di cibo con l'aiuto, anche, di alcuni ragazzi che facevano servizio lì.

Security Brothers: JamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora