Capitolo 8

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«Amanda!» Sentiva sussurrare il suo nome all'orecchio mentre dei baci le venivano depositati sul viso e delle dita passavano tra i suoi capelli «Piccola, devi svegliarti.»

Aprì mezzo occhio e il volto bellissimo di James che la guardava, le diede il buongiorno.

«Se mi chiami "piccola" non credo che ti darò retta» bofonchiò assonnata. Lui scoppiò a ridere, poi le schioccò un bacio in mezzo alle scapole, visto che si trovava a pancia sotto ed era ancora nuda.

«Vorrà dire che ti chiamerò "dolcezza".»

Amanda si ruotò fino a mettersi supina e si stiracchiò, facendo scivolare all'altezza della vita il lenzuolo che la copriva.

«Non ci siamo proprio, puoi fare di meglio.» Lui non riuscì a rispondere, le sue pupille erano perse nell'ammirare le mammelle esposte che gli suscitarono una gran fame, ma non di cibo. Deglutì e distolse lo sguardo.

«Copriti, o perderò il lume della ragione.»

Lei, furba, scalciò via tutte le coperte per non celare più niente alla vista dell'uomo.

«E se fosse quello che voglio?» disse, maliziosa. James si abbassò a incontrare le sue labbra, poi si staccò ma le restò a un centimetro dal viso.

«Sei una peste, e non immagini quanto vorrei accontentarti, ma devo fare un salto in agenzia, i miei fratelli vogliono parlarmi.» Si allontanò da lei e le diede una maglietta che la donna, prontamente, infilò.

«Credi che abbiano scoperto qualcosa su Rob?»

«Non ne ho idea, ma al mio ritorno potrò risponderti.» le porse la mano «Dai, vieni che la colazione è pronta.» Incredula all'idea che lui avesse preparato da mangiare, lo seguì e restò a bocca aperta quando vide il tavolo apparecchiato con i piatti pieni di waffle e frutta fresca.

«È opera tua, tutto questo?»

«Beh, i waffle li ho ordinati dalla caffetteria, ma il resto sì, me ne sono occupato io.» Amanda gli prese il viso e lo baciò languidamente.

«Hai idea di quanto sia dolce questo pensiero?» Lui le sorrise.

«È solo l'inizio. Ho intenzione di viziarti in tutti i modi possibili.» sorrise anche lei, e di nuovo si baciarono. Poi, James le scostò la sedia dal tavolo «Accomodati, ti verso subito il caffè.» La donna obbedì, e per la prima volta nella sua vita si sentì una principessa, con il suo uomo che la ubriacava di attenzioni.

***

«Buongiorno!» disse James appena varcata la soglia dell'agenzia, poi offrì il consueto fiore a Beth, depositandole un bacio sulla guancia.

«Toh, guarda chi si rivede!» lo schernì Anthony.

«Ti trovo bene, fratello, più... rilassato. A te non sembra rilassato?» domandò Deacon al fratello maggiore, che annuì.

«È fresco come una rosa, eppure dovrebbe essere stanco. Che Amanda l'abbia mandato in bianco?»

James alzò gli occhi al cielo e sbuffò spazientito.

«Mi avete fatto venire qui per prendermi in giro o perché avete qualcosa da dirmi?» I due fratelli si fecero seri.

«Abbiamo delle notizie su Ferguson.»

Si chiusero nell'ufficio di Anthony, e lì misero James a conoscenza del fatto che Rob era ricercato per omicidio. Il cadavere della donna che lo aveva incastrato, grazie alle registrazioni, era stato ritrovato sepolto nel suo giardino.

«Oh, mio Dio!» commentò il bel vigilante.

«Già, ora sappiamo che è davvero capace di tutto, quindi dovremo fare ancora più attenzione» aggiunse Deacon.

Security Brothers: JamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora