Capitolo 10

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Siamo arrivati, questo è l'ultimo capitolo. Spero che il viaggio con James e Amanda sia stato piacevole.
Ci sentiamo nelle altre storie.

Buona lettura!

Era già da un'ora che Amanda guardava il soffitto. Si era svegliata nel cuore della notte e non era più riuscita a prendere sonno, troppi pensieri le si affollavano nella mente. I giorni che aveva vissuto erano stati intensi: prima le minacce di Rob, poi la convivenza con James e la nascita del loro amore, infine lo scontro al luna park e la convalescenza per la ferita alla spalla. Avrebbe avuto davvero molte cose da raccontare alla seduta di terapia che si sarebbe tenuta due giorni dopo.

Si voltò sul fianco e osservò il suo uomo che dormiva. Tracciò con lo sguardo i lineamenti rilassati del suo viso: la fronte liscia, il naso dritto e proporzionato, le gote dalla linea gentile, e le labbra, quelle estremità polpose che non si stancava mai di assaggiare, né di sentire sulla pelle mentre, voraci, tracciavano sentieri che si inerpicavano ovunque per farle scoprire piaceri inaspettati e appaganti. Guardò le palpebre chiuse che proteggevano le iridi bellissime, le quali avevano preso dimora nella sua anima dalla prima volta che le aveva viste. Quell'uomo così bello da non sembrare nemmeno vero, si era preso cura di lei come nessuno aveva mai fatto. L'aveva tenuta ancora con sé dopo che era uscita dall'ospedale, e con una dedizione che mai avrebbe sospettato prima di conoscerlo a fondo, le aveva medicato la ferita, l'aveva coccolata, si era impegnato con tutto il suo essere per tenere vivo il sorriso sulle sue labbra. James era l'uomo della sua vita, quello che aveva sempre desiderato.

Si rimise supina e sospirò. Era proprio per quello che non dormiva: il giorno dopo avrebbe dovuto lasciarlo, cioè, non lui, la sua casa e non le sembrava più possibile non averlo intorno tutto il tempo. Ma rimuginarci sopra era inutile, sarebbero stati insieme lo stesso; d'altronde era nel corso logico delle cose che prima o poi avrebbero dovuto riprendere la vita normale.

Guardò l'orologio, erano le quattro. Niente di strano per lei che si alzava sempre a quell'ora. Decise di farlo anche quella mattina, si sarebbe avvantaggiata nella preparazione del pranzo per la famiglia di James; già, perché l'uomo aveva deciso di invitare tutti a casa sua, visto che era domenica. Di solito, si ritrovavano nel villino della madre, ma quella volta lui intendeva riunirli lì per annunciare che lui e Amanda stavano insieme. Quando glielo aveva detto, era rimasta un po' interdetta; avevano già capito tutti quale fosse il rapporto fra loro, e l'idea dell'annuncio le pareva un po' ottocentesca, ma il bel vigilante le aveva spiegato quanto la madre desiderasse da tanto tempo vederlo accompagnato a una brava ragazza, e quanto lui volesse darle quella gioia in grande stile. Era un pensiero talmente tenero che non riuscì a opporsi. Naturalmente il suo uomo le assicurò che avrebbe ordinato l'intero pranzo da un servizio di catering che altre volte lo aveva soddisfatto in tutto, però lei non se la sentì. Aveva bisogno di ringraziare quelle persone meravigliose che si erano prese cura di lei, e il modo migliore per farlo era cucinare. Tanto più che anche la donna intendeva allargare la sua attività occupandosi di catering, ne avrebbe parlato con Sandy il giorno successivo, visto che finalmente sarebbe tornata al lavoro.

Si alzò sbadigliando e andò in cucina a fare il caffè, se ne concesse una tazza abbondante, poi si dedicò una lunga doccia calda. Dopodiché si vestì facendo meno rumore possibile e si recò a cominciare le sue preparazioni.

James aprì gli occhi a causa della luce che penetrava dalle fessure delle tapparelle. Detestava che nella stanza in cui dormiva non fosse completamente buio, ma ad Amanda piaceva di più che filtrasse un po' di chiarore, così l'aveva assecondata. Dopotutto, l'amore è anche compromesso, e per lei valeva la pena qualsiasi rinuncia. Si rotolò verso il suo lato per prenderla tra le braccia e darle il buongiorno con un bacio mozzafiato, ma con grande stupore non la trovò al suo posto. Provò un senso di vuoto; lui che per tanti anni aveva evitato in ogni modo di essere presente al risveglio delle donne con cui era andato a letto, non sopportava di aprire gli occhi e non trovare la sua ragazza accanto a sé. Si era proprio innamorato e rammollito, ma era felice, non sarebbe tornato indietro per nessun motivo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 17 ⏰

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